Guardare le carte del medio e lungo termine ci dà l’idea di uno scacchiere in cui i punti di forza si contendono spazi nell’ambito di un gioco meteo davvero interessante ma anche inquietante sul piano della possibile persistenza della siccità. La pioggia che non arriva e che speriamo arrivi il più presto possibile trova una spiegazione nella evoluzione che le medesime carte ci raccontano e nelle quali la metaforica partita a scacchi continua a non favorire le benefiche aperture atlantiche. Nel contempo tendono a non affermarsi neanche eventuali destabilizzazioni prodotte da infiltrazioni settentrionali o orientali, in ragione di un quadro nel quale si osserva la persistente prevalenza di muri e di consolidamenti anticiclonici. A volte le stesse carte, opportunamente spiegate con adeguata simbologia, sono eloquenti e chiare anche per chi la lettura delle stesse carte non è così semplice. E questo è proprio il caso di quanto la modellistica ci offre per il medio-lungo termine, assolutamente chiara da leggere nel suo modo di presentare gli elementi in gioco ed il loro grado di protagonismo. Il disegno si riferisce alla situazione prevista a 500 hPa intorno ai giorni 22/23 e mostra il modo di come il polo freddo dell’est e la circolazione ciclonica sull’atlantico iberico si guardino a distanza senza tendere ad entrare in fasatura a causa di un campo barico a detto matrimonio ostile. La depressione ad ovest, frutto di una derivazione del grande flusso che preferisce correre lontano verso nord-est sull’alto oceano, finisce per impantanarsi e consumare energia in rotazione, mentre la sacca fredda continentale trova, a sua volta e di conseguenza, ostacolo e difficoltà a progredire in senso retrogrado. La presenza di valori barici relativamente elevati e di una vera e propria cellula sul nord-europa è, generalmente, favorevole a destabilizzazioni alle basse latitudini, ma in questo caso appartiene ad un profilo omega in chiave di moderato blocco che tende a rendere distanti ed estranee le due circolazioni negative menzionate. E con la simbologia voglio rendere ulteriormente più chiaro il disegno di una situazione generale che vede il grande getto muovere in oceano verso nord-est e produrre solo una infiltrazione secondaria sull’atlantico iberico, in un contesto di profilo anticiclonico ad omega e di persistenza di valori barici anticiclonici relativamente di ostacolo alle infiltrazioni destabilizzanti. Naturalmente stiamo parlando di una linea tendenziale di medio-lungo termine, sempre suscettibile di revisioni e che, vista la grave siccità in atto da tempo, ci auguriamo possa essere smentita o rivista…
Pierangelo Perelli

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