A forza di chiamarlo e di nominarlo, anche quando non c’è, il nostro bravo promontorio del sub-tropicale, ramo africano, alla fine arriva. Su siti e pagine se ne parla da maggio; non esiste sito, pagina, bollettino, TG che non parli, da oltre un mese, di caldo africano e di anticiclone africano. In alcuni casi anche con toni da situazione eccezionale o estrema. Ma la realtà vista fino ad oggi, e che ci accompagnerà almeno sino a metà settimana, non è stata quasi mai o mai, quella di una vera e marcata espansione di un promontorio africano. E’ stata quella di una fascia sub-tropicale relativamente alta in latitudine o moderatamente invadente, così come, nel contempo e però, relativamente sensibile a modeste infiltrazioni, e che ha prodotto gli effetti di una seconda parte di giugno con temperature quasi sempre moderatamente sopra media. Fino a metà settimana continueremo ad avere questa situazione; ovvero quella di una fascia sub-tropicale priva di eccessive cadute in oceano, relativamente solida sul mediterraneo occidentale, e lambita, oltre le alpi, da un vivace flusso oceanico instabile talora in grado di affondare sul nord-italia o di sganciare deboli o modeste gocce fredde. A seguire o in dirittura del fine settimana, e per come accennato, il sub-tropicale proverà a sviluppare un’area più marcata tra africa, iberia e baleari, e ad espandersi verso nord, così da determinare, stavolta si, un vero e proprio promontorio africano. E questo non potrà mancare di produrre un rialzo termico ulteriore, soprattutto sul lato occidentale della penisola. A conferma di un inizio di stagione, tuttavia, in cui alta pressione in oceano e flusso zonale sulla medio-alta europa, tendono a mantenere le posizioni e a non cedere completamente, detto promontorio andrà rapidamente ridimensionandosi, mantenendosi in loco ma con valori barici in quota meno elevati, così da rendere l’ondata di calore tendenzialmente non trascurabile ma anche non così estrema e persistente. Dopodiché sarà da vedere se, per come dicono alcuni modelli, l’inzio di luglio saprà ridare fiato all’anticiclone oceanico, ridurre ulteriormente l’influenza del sub-tropicale ramo africano, fino, addirittura, a proporre qualche motivo di disturbo. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 27/28, mostra l’inizio del rialzo barico in quota sopra indicato, assimilabile ad un promontorio dinamico di matrice africana (freccia grande), ma mostra anche, nel contempo, un anticiclone delle azzorre (frecce piccole) ancora presente ed esteso sin alla media europa occidentale, nonché un flusso in quota sulla penisola mediamente nord-occidentale, sintomatici di un contesto estraneo, per il momento, ad avvezioni calde nei bassi strati, anche se, destinati, per qualche giorno, a lasciare il campo ad un quadro con rialzi termici, più o meno apprezzabili…
Pierangelo Perelli

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