Il tanto urlato episodio freddo in corso non è altro che uno dei tutt’altro che rari episodi che, soprattutto ad inizio primavera, si verificano. Sussiste anche un utilizzo fuori luogo della parola gelo che ha ben poco senso. Non abbiamo e non avremo nessun gelo. Abbiamo e avremo diminuzioni termiche con minime che, in pianura ed in collina, non andranno a zero o sotto zero se non in casi sporadici. E non capisco come mai la meteorologia, che dovrebbe essere trattata come una cronaca pacata ed oggettiva, ad ogni episodio leggermente fuori dalle righe di uno standard perfetto, debba diventare motivo di megafonate da mercato e sparate di fuochi d’artificio. Detto questo e venendo a parlare con senso corretto di quanto sta avvenendo e di quanto avverrà diciamo che è, dunque, in atto un regresso stagionale moderato e per nulla eccezionale sostenuto da una disposizione negativa nord-est/sud-ovest in allungo sino al mediterraneo occidentale ed a gibilterra. Le ultime emissioni ci raccontano, in proposito, che molto sta avvenendo secondo quanto già previsto nei giorni scorsi ma con i segni di una minore ciclogenesi a largo e, invece, con una evoluzione ciclogenetica a giro più stretto e più confinata. In questo modo piuttosto che una estesa circolazione depressionaria iberico-mediterranea è molto probabile lo sviluppo di una meno estesa vorticità alle basse latitudini del mediterraneo centro-occidentale, passante per il tirreno centrale o centro-meridionale ed in graduale spostamento verso levante. Ovvio, pertanto, un peggioramento destinato maggiormente ad isole e meridione ed ovvio anche il corso di alcuni giorni con temperature sotto media, in alcuni casi in modo marcato. Visto il contesto, meridiano o relativamente retrogrado, difficile che l’evoluzione verso un ritorno della piena primavera possa essere rapida, ma è altrettanto vero che la stessa evoluzione appare più rapida di quanto potesse sembrare nei giorni scorsi e che, al netto del fatto che soprattutto le temperature notturne non potranno risalire tanto in fretta, la primavera sembra decisa a riaffermare i suoi valori con una certa decisione nel corso della settimana. Si intravedono infatti un graduale spostamento verso levante della falla mediterranea ed una buona risposta azzorriana che possono, sia pur con molta moderazione, ripristinare, più o meno temporaneamente o in modo duraturo, il corso stagionale. Il disegno, che mostra la situazione prevista in quota tra i giorni 23 e 24, mostra anche la saccatura dell’episodio freddo oramai ad est della penisola balcanica e mostra l’incipiente azione anticiclonica atlantica che tende ad estendersi verso levante. Il supporto della simbologia, a sua volta, serve a mettere a confronto la situazione degli stessi giorni (isoipsa rappresentata dalla freccia viola) con quella prevista tra i giorni 28 e 29 (simbologia di colore rosso), tutta improntata ad una buona affermazione azzorriana…
Pierangelo Perelli

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