L’inverno sta decidendo, finalmente, di fare l’inverno, con modi che si confanno perfettamente ad una delle più classiche delle situazioni della stagione. Tale situazione, che maturerà gradualmente nel corso proprio dei giorni intorno al natale, forse non sarà tale da enfatizzare chissà quali estreme fantasie freddiste, ma, di sicuro, servirà a proporre qualcosa che con l’inverno ha parecchio a che fare. Lo sviluppo, su scala continentale, di un rex-blocking, non è qualcosa, comunque, che, per il mediterraneo, definisce un solo contesto meteo. Ne definisce vari ed a seconda di tanti parametri, di carattere dinamico, termico ed in relazione alla disposizione degli stessi centri barici. In questo caso definisce, oltre che, certamente, il tipico contesto con alta pressione di blocco tra vicino oceano e scandinavia e fascia depressionaria balcanico-mediterranea, la misura di un afflusso freddo quanto meno moderato e di matrice orientale. La faccenda è bene fissata dal disegno della situazione prevista proprio nel giorno di natale, frutto del prolungarsi di una ampia saccatura groenlandese sino sull’iberia, simboleggiata dalla freccia grande, con associato moderato polo freddo in quota, e frutto della contemporanea rimonta di alta pressione dinamica a costituire il menzionato blocco. Tipici, allora e come avviene in questi casi, l’apparente rotazione antioraria dell’asse della saccatura e lo split, a determinare la chiusura ad ovest e lo sviluppo di depressione mediterranea capace di richiamare aria fredda dai balcani e dai quadranti orientali del continente. Vista la situazione depressionaria è certamente da mettere in conto anche un corrispondente quadro di instabilità o di tempo variabile o perturbato, variamente distribuito ma, probabilmente, più presente sul centro-sud e sui settori adriatici. C’è poi anche da dire che situazioni bloccate come questa, in consolidamento nei giorni successivi al natale, non sono facili ad evolvere o a cambiare. Sono, infatti, abbastanza bloccate e tendono a persistere per almeno un pò di giorni, con poche variazioni, al netto, naturalmente, dei piccoli eventuali spostamenti o delle piccole modifiche della circolazione depressionaria. E comunque come detto contesto evolverà nel corso dei giorni di fine anno ed a seguire non è ancora ben definito, anche se si può senz’altro ammettere la non bassa probabilità che il quadro rimanga ad impronta di segno orientale o settentrionale, per un bel pò di tempo…
Pierangelo Perelli






























