La fisionomia generale del tempo rimane, sostanzialmente, quella che vede l’alternarsi di saccature atlantiche e di promontori, in un contesto, però, tutt’altro che lineare. Infatti non siamo nell’ambito del classico tempo variabile, fatto di definite azioni depressionarie e di fasi più stabili che si alternano regolarmente. Non siamo, però, neanche nell’ambito di qualcosa che ha a che fare con blocchi o significative azioni meridiane bloccate. La fase molto perturbata su toscana ed emilia-romagna dei giorni scorsi è da ascrivere ad una saccatura orientata da nord-est a sud-ovest, piuttosto frenata, e, comunque, quale depressione di chiusura di una precedente fase marcatamente variabile zonale. La fase che è subentrata è quella di un promontorio destinato a coinvolgerci alcuni giorni, in attesa di una nuova sacca atlantica tutta ancora da decifrare in termini di evoluzione verso levante. Ecco perché l’allontanamento verso est della depressione dei giorni scorsi ed il subentrare di una alta pressione non può fornire apporti freddi maggiori di una semplice e temporanea sbuffatina di correnti orientali. E’ vero che la temperatura diminuirà, ma, come detto, moderatamente e molto temporaneamente, giacché non sussistono le condizioni bariche, soprattutto in quota, capaci di produrre una vera fase da inverno tardivo. Mai dire mai ma, in questo momento, i modelli ci segnalano il classico corposo intervallo che, al suolo e lungo il fianco orientale della cellula di alta pressione, tende a muovere aria dell’europa orientale da nord verso sud e, quindi, da est verso ovest e verso la penisola. In tal senso la situazione generale illustrata nel disegno e prevista a distanza di circa 36/48 ore è eloquente. Si nota come lo stesso flusso di aria più fredda vada già decentrandosi verso sud-est e come l’alta pressione tenda ad inglobarci maggiormente; e si nota come in quota prevalga la sostanza di un promontorio ben definito, tra la sacca fredda molto spostata ad est ed una saccatura atlantica che, nel corso dei giorni, sia pur frenata, potrebbe non mancare, con le correnti sciroccali che la precedono, di guadagnare più o meno terreno verso levante…
Pierangelo Perelli

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