Dal punto di vista delle onde di calore della clemenza del mese in corso parlano in pochi. I titoli prevalenti sono quelli ancorati al solito stucchevole luogo comune dell’anticiclone africano e del caldo. Ma che un pò di caldo a metà luglio faccia notizia mi sembra alquanto grottesco; per non parlare di come il termine di anticiclone africano ce lo ritroviamo anche nel piatto del quotidiano. Dovrebbe invece fare notizia il fatto che luglio ha visto e vedrà il corso di una estate normale e, persino, con qualche disturbo. Ma non la fa perché, forse, sarebbe informazione poco attraente. Destreggiarsi nella informazione di oggi, di tutti i campi, che popola i media, internet, i social, è assai complicato. Molti la legittimano o la giustificano considerandola l’espressione di uno stato di democrazia e massima libertà in cui tutti dicono la loro o possono dire la loro. Sul piano teorico questo non fa una piega. Peccato che finisca, però, per corrispondere ad un bombardamento stordente, fatto molto spesso di riempimento o di inutile se non di falso o di ridicolo, ed in cui appare evidente la smania di attirare piuttosto che l’obiettivo di fare informazione seria. Pazienza. L’estate in corso da tempo e che sarà anche nei prossimi giorni è quella di un sub-tropicale presente ma non associato ad invadenze eccessive e tali da produrre ondate di caldo come quella di giugno; ed è quella di una corrente canadese o del nord-atlantico che coinvolge le latitudini medio/alte del continente lambendo, a tratti, parte della penisola. Dal punto di vista sia climatico che di struttura meteo nulla di più classico e di più assimilabile ad una stagione in linea con gli standard. Non può essere che il sub-tropicale non presenti rinforzi sul nord-africa e che non tenti, tra il transito di una saccatura ed un’altra, di espandersi e di coinvolgerci con promontori. Ma detti atteggiamenti tendono a rientrare nell’ambito di un quadro che vede questi promontori come onde mobili e che vede i massimi di pressione in quota distribuirsi non troppo verso le nostre latitudini oppure ad ovest. Una delle configurazioni cicloniche attualmente in transito sul continente è quella destinata all’europa orientale ma anche in grado di lambire l’adriatico e di orientare temporaneamente le correnti in quota da nord-ovest. A seguire è da mettere in conto il fisiologico rialzo barico di dette situazioni mobili ma anche la fase di attesa di un nuovo sistema depressionario atlantico che potrebbe coinvolgere almeno il nord-italia tra fine seconda ed inizio terza decade, in un contesto di alternanza tra fasi più calde e fasi un pò disturbate e più mitigate destinato, forse, a proseguire ulteriormente. Il disegno riferisce la situazione generale prevista in quota intorno ai giorni 19/20 e, con il supporto della simbologia, chiarisce il senso di una fase in tutto e per tutto estiva ma con componenti di flusso da estate classica o senza eccessi di caldo…
Pierangelo Perelli






























