La rottura estiva di metà mese, ampiamente preannunciata e descritta, si conferma in modo deciso e prospetta un cambio climatico davvero significativo. Da considerare l’impatto, che, in una configurazione meridiana con l’alta pressione in spinta sin sulla scandinavia a determinare un progressivo nucleo scadinavo, può rappresentare la causa di fenomeni anche intensi o violenti. Il disegno si riferisce alla situazione generale del week end e mostra la fisionomia da anafronte freddo nonché da fronti caldi attivi, tuttaltro che buonista. La configurazione risulta, peraltro, evolutiva e destinata ad un relativo rapido sfondamento, con totale variazione della situazione da un disegno sud-occidentale stabile a quello di un flusso occidentale ben più fresco ed instabile. Poiché non esiste break estivo che possa causare la decadenza definitiva della stagione l’estate avrà modo di ripendersi poi a partire da inizio decade, e soprattutto al sud, ma, per come si nota dalle proiezioni che ci portano sino a fine mese, in una fisionomia semi-oceanica, con poche o temporanee influenze sub-tropicali africane, e con ondulazione zonale in grado, specie sul centro-nord, di caratterizzare una decade sostanzialmente variabile e senza eccessi di caldo…

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