La fase instabile groenlandese/islandese continua a fornire la penisola ed il mediterraneo di apporti depressionari forieri di variabilità con step perturbati ma secondo un processo che, nelle prospettive di medio/lungo termine, promette di allentare la propria incisività. Intanto è da registrare, guardando ai segnali di inizio prossima settimana, una certa provvisoria tendenza a breve frenata dello stesso flusso per sua frammentazione con deviazione di un ramo secondario verso sud se non in senso retrogrado. Il fatto è ben individuabile dall’esame del jet stream, che, nel disegno riferito alla situazione prevista in quota per lunedì prossimo, è simboleggiato dalle frecce blu. Nella medesima simbologia si nota il ramo secondario suddetto che scivola in direzione dell’atlantico a ovest o sud-ovest dell’iberia e che, minacciosamente, rifornisce l’area di una stagnazione ciclonica potenzialmente capace di suggerimenti invitanti al ramo afro-mediterraneo del sub-tropicale. A seguire poi, però, in considerazione della provvisorietà di tale evento, è da tener presente un trend a supporto di una ricompattazione del grande flusso occidentale, prima lungo una direzione ondulata nord-ovest/sud-est e poi lungo una direzione più lineare e ben zonale con localizzazione di tale flusso alle latitudini dell’europa centrale. Alla luce di una tal evoluzione si possono dedurre un percorso ancora di relativa variabilità e di incertezze con influenze nord-atlantiche fino a fine seconda decade, ed una fase successiva, per come indicato dal jet stream simboleggiato dalle frecce viola, più stabile e nel segno delle azzorre (vedi anche linea rossa quale rappresentazione sintetica dell’ipotetico profilo azzorriano possibile per quei giorni)…


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