Editoriali — 27 Maggio 2016

27-05-2016 – Salve a tutti; riprendiamo l’aggiornamento mattutino con alcune interessanti considerazioni in merito all’imminente peggioramento in arrivo nel week end su alcune regioni, correlando però il tutto, come sempre, alla evoluzione generale a scala emisferica e a quelle che potrebbero essere le tendenze di inizio estate. Si tratta, in effetti, di letture che richiedono un minimo di attenzione in più rispetto alla semplice previsione nel breve termine, ma che, si spera, riescano da fornire anche un contributo costruttivo alla comprensione delle dinamiche che potrebbero caratterizzare il tempo delle prossime settimane nel comparto mediterraneo ed europeo.

Iniziamo da quanto sta accadendo ora nelle regioni italiane, con la splendida immagine dal satellite (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-westernEurope (2)

 

Sempre più imponente la cupola africana nel Mediterraneo centro occidentale, apportatrice di caldo  nelle nostre regioni, che sta raggiungendo ora la massima espansione, estendendosi fino all’Europa centrale, ma fornendo i massimi effetti proprio nelle nostre regioni meridionali. Da sottolineare comunque, come riferito spesso in questa sede, come finora le temperature non abbiano raggiunto valori particolarmente elevati, stante il preesistente afflusso fresco nei giorni precedenti nei mari italiani. Mentre si scrive infatti, nessuna località in Italia raggiunge i 30° C alle ore 11:00 locali (massima Catania con 29° C). Sicuramente tale valore verrà superato in gi0rnata nelle due isole maggiori, ma per adesso ondata di caldo assolutamente nella norma (fig.2).

fig.2

temp_it (1)

 

 

In aggiunta a quanto riferito, occorre ricordare come l’onda calda sarà rapidamente allontanata dal’arrivo della perturbazione Atlantica nella giornata di Domenica. In tal senso, un ruolo di grande rilevanza verrà esercitato dalla depressione (goccia fredda) ben delineata in fig.1 a ovest della Spagna, ora responsabile del caldo, ma a partire da Sabato sera artefice del peggioramento in arrivo nelle regioni nordoccidentali, inizialmente, in estensione a tutto il nord e parte del centro Domenica (fig.3).

fig.3

gfsnh-0-72

 

Facciamo ora un po’ di attenzione in merito a quanto esposto in fig.3; si vede bene come il getto polare (jet stream) entri letteralmente nel Mediterraneo, mettendo da parte l’alta pressione, relegata al sud Domenica sera. In tale frangente, la goccia fredda (lettera B sulla Francia), risulta in parte collegata al flusso portante atlantico (seconda B) tramite una leggera alimentazione anche in quota (il jet stream le unisce).

Passiamo ora alla figura successiva, la numero 4, di seguito riportata (fig.4).

fig.4

ECH1-96

 

In fig.4 è riportata la stessa carta ma riferita alle 24 h successive, Lunedì notte.

Cosa è cambiato??

In effetti, non è più presente il collegamento tra le due figure depressionarie (europea e atlantica) in quanto l’anticiclone delle Azzorre si è frapposto tra le due con un promontorio altopressorio (freccia nera) ed ha isolato la goccia fredda proprio nell’Europa centrale, consentendo una leggera apertura a una alimentazione artica dalla Russia.

Cosa significa quanto esposto finora??

In sostanza, l’isolamento della goccia fredda europea consente una maggiore persistenza del maltempo e una sua maggiore penetrazione nel Mediterraneo, anche a latitudini inferiori. Ecco perchè tutta la prima parte della settimana prossima trascorrerà all’insegna di una marcata instabilità, soprattutto pomeridiana, su molte regioni italiane, in particolare il centronord.

Ecco quindi la domanda successiva: che tipo di fenomenologie sono da attendersi?? 

La presenza di una bassa pressione a tutte le quote (vortice) nella stagione calda favorisce lo sviluppo di nubi temporalesche soprattutto nelle ore più calde e soprattutto nei settori interni, ma non solo ovviamente; nella giornata di Domenica infatti, è prevedibile l’arrivo di una vero e proprio fronte perturbato, soprattutto nelle regioni settentrionali, con temporali anche di forte intensità nelle regioni prealpine e in molti settori della pianura Padana (fig.5).

fig.5

gfs_mslp_pcpn_frzn_eu_11

 

I fenomeni potrebbero estendersi in  maniera più irregolare anche al centro, in particolare lunedì e martedì, con temporali localmente forti, più diffusi nelle aree appenniniche. Fenomeni presenti anche al sud, ma al momento più sporadici e concentrati sui rilievi. Le temperature, in tale contesto, diminuiranno di parecchi gradi ovunque, ma con effetti più marcati al centronord.

Fino a quando potrebbe durare il periodo instabile??

Anche in merito a tale argomento, è possibile fare oggi delle considerazioni molto interessanti. Nelle fig.3 e 4 è stata sottolineata, nonostante la stagione avanzata, la suddivisione in due lobi distinti del VP (canadese, LC e siberiano, LS).

Attenzione ora al passaggio successivo: nelle due figure (3 e 4) i due lobi sono in equilibrio, nessuno è prevalente e l’anticiclone delle Azzorre ha strada libera verso nord in Atlantico, il tempo può peggiorare nel comparto centrale europeo. Vediamo ora cosa succede nel finale di previsione del modello americano (fig.6).

fig.6

gfsnh-0-384

 

 

In fig.6 il lobo canadese è visto divenire nuovamente dominante, come lo è stato spesso nel semestre freddo e il cavo d’onda del getto polare di sposta in Atlantico (dove prima era presente la spinta azzorriana). Ecco quindi, che può tornare il caldo in Europa e nel Mediterraneo, con un promontorio altopressorio di stampo tipicamente africano, come risposta al cavo d’onda presente in Atlantico.

In questo caso si tratta solo di un esempio, allo stato attuale è probabile cambino nuovamente le previsioni del lungo termine, ma la discussione finora esposta può servire a far capire quali siano le figure dominanti del tempo a scala emisferica, come in una scacchiera. Dal controllo di tali dinamiche, infatti e dalla corretta interpretazione dei movimenti delle figure bariche descritte, potremo forse capire l’evoluzione meteorologica del mese di Giugno, restate sintonizzati su queste frequenze….

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi