Curiosità dal Mondo & Misteri — 24 Maggio 2016
Editoriale di Guido Botteri per Meteoservice.net – Alla domanda “credi alle scie chimiche?” La prima reazione che mi viene in mente è fare quest’altra, fondamentale domanda:
“Cosa sono le scie chimiche?”.. Perché, se devo giudicare l’esistenza di qualcosa, voglio sapere di cosa stiamo parlando.

Se dico che quelle scie che si vedono in cielo non sono chimiche ma sono di condensa, qualcuno potrebbe, giustamente, obiettare che anche l’acqua (di cui è fatta la condensa) è “chimica”.
Ma coloro che parlano di scie chimiche non si riferiscono a questa, e allora lasciamo a loro la definizione di quello in cui, loro, credono.

Purtroppo le persone che dicono di credere alle scie chimiche (d’ora in avanti, per brevità, “i credenti”) si dimostrano molto evasive su questo e altri punti.
Chi, tra credenti spesso in lotta tra di loro può essere preso come fonte autorevole per la definizione di quello che “loro” considerano “scie chimiche” ?
Sinceramente non lo so.
Per brevità prendo la definizione da un sito, ma se altri credenti ritenessero di non sentirsi rappresentati da questa, scrivano pure il loro punto di vista.
Ma nelle mie discussioni con i credenti ho spesso sentito questi argomenti, e quindi mi sembrerebbero abbastanza rappresentativi di quel modo di pensare.
http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/index.php?option=com_content&task=view&id=350
da cui
// Le scie che possiamo vedere tutti i giorni, però, sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. Non servono titoli di studio particolari per rendersene conto: è sufficiente alzare lo sguardo al cielo. Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell’aria addirittura per molte ore. Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono “a tratti”. Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo. In alcuni giorni si possono contare nell’arco di un’ora decine e decine di scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo. Queste scie sono state avvistate anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale. //
Beh, questa non è quella che io chiamerei “definizione” ma mostra parte del pensiero dei credenti.
Incominciamo ad occuparci di questo, perché comunque queste sono obiezioni ripetute continuamente, e quindi a cui va data una risposta.
Vediamo dunque queste affermazioni.
1. // sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. //
chi lo stabilisce che sarebbero “diverse” dalle scie di condensazione?
La scienza dice che quelle sono scie di condensazione, e quindi questa affermazione non può essere accettata. Chi l’ha fatta la dovrebbe dimostrare, altrimenti va considerata arbitraria e gratuita.
Naturalmente non viene fornita, né qui, né altrove, alcuna dimostrazione di questa affermazione.2. // Non servono titoli di studio particolari per rendersene conto //
I credenti sono spesso nemici della scienza, una posizione che non può essere condivisa, è la teoria della superiorità dell’ignoranza e dell’incompetenza (specifiche, cioè riguardo all’argomento in questione) sullo studio e sulla competenza di chi lavora nel campo.
Dovessimo prendere per buona questa idea dovremmo chiudere tutte le scuole e le università.3. // è sufficiente alzare lo sguardo al cielo. //
cioè l’idea è che se uno guarda, automaticamente diventa scienziato e capisce quello che vede.
Purtroppo insegna Silvan che non è vero.
Questa gente si sente in grado di giudicare su cose che non ha studiato (“Non servono titoli di studio particolari”) e di cui nel caso particolare vede solo gli effetti, e cioè la formazione o meno e la forma della scia. Ma non vede i fattori (in quota, non a terra dov’è l’osservatore!) che ne condizionano la formazione. E soprattutto non è in grado di misurarne i valori. Non vede la pressione, né la temperatura, né l’umidità (né sa cosa sia la temperatura di rugiada, né cosa sia l’UR, né sa cosa voglia dire sovrassaturo rispetto al ghiaccio, né cosa sia il wind shear ecc.). Insomma si pretende che qualsiasi persona, senza alcuna preparazione o competenza possa valutare un fenomeno condizionato da fattori che non vede e che non può misurare.4 // Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell’aria addirittura per molte ore. //
questa affermazione equivale a dire che la persistenza non sarebbe possibile nelle scie di condensa. Questa affermazione è falsa in quanto smentita dalla scienza.
Qui la NASA
http://science-edu.larc.nasa.gov/contrail-edu/
da cui
// Persistent contrails can last for hours to days, and spread over thousands of square kilometers, becoming indistinguishable from naturally occurring cirrus clouds. //
(per inciso, le scie di condensa sono cirri, originati dal passaggio di un aereo)
Qui la DLR tedesca
http://dimitrxe.pp.fi/pub/pol/chem/tracking/chemtrails/Schumann_Contrails.pdf
da cui
// Contrails evapo- rate quickly if the ambient air is dry; they persist, evolve into more extended cirrus clouds and grow in particle size by deposition of ambient water vapour on the ice particles in the contrails if the ambient air is humid enough. //5. // Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri //
Chi ha dovuto guidare nei banchi di nebbia, come me per anni, non trova per niente strano che le condizioni di umidità, temperatura e pressione possano cambiare anche bruscamente anche a breve distanza.6. // Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo. //
altra affermazione arbitraria basata sul fatto che “Non servono titoli di studio particolari”
Questa gente quando si ammala si fa curare dall’edicolante o dal rigattiere?7. // In alcuni giorni si possono contare nell’arco di un’ora decine e decine di scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo. //
sempre per la stessa competenza (“Non servono titoli di studio particolari”) questi si autonominano esperti di traffico aereo e si stupiscono forse se le città e gli aeroporti non sono tutti in fila in un mondo monodimensionale? Emoticon grin
chi vuole avere un’idea del traffico e delle rotte aeree dia un’occhiata qui
http://www.md80.it/approfondimenti-2/la-cospirazione-delle-scie-chimiche/scie-chimiche-5-accuse-e-smentite-2/

8. // Queste scie sono state avvistate anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale. //
Che esistano aerei militari, lo scopriamo ora grazie a loro Emoticon grin
Sulle quote però consentitemi di dubitare, a meno che non si riferiscano a aerei di altre nazioni (in Siberia in certe giornate d’inverno ci sono posti freddini dove gli aerei fanno la scia fin dal decollo, per esempio)

Mi fermerei qui, per ora, ma non abbiamo ancora esaminato cosa pensano che ci sia nelle scie, e perché e come farebbero questo, e come sia possibile che governi in guerra tra di loro concordino su questo punto.

Guido Botteri per www.meteoservice.net

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(1) Reader Comment

  1. Ivano Censi

    ??????

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