Editoriali — 29 Giugno 2015

Lo sfilare nel cielo di sottili velature o comunque di poco organizzati banchi nuvolosi a medio-alta quota è il segnale di qualcosa che sta cambiando sull’Italia. L’aria calda africana si trova proprio entro quelle nubi, per il momento presente dunque soprattutto in quota. Ma l’aria calda che si accumula in quota innesca un processo fisico che tende a far dilatare lo spessore della colonna d’aria sottostante. Nasce così un vistoso promontorio di alta pressione con asse disposto grossomodo lungo il meridiano di Greenwich, fautore dell’ondata di caldo da più giorni annunciata e che ora inizia a concretizzarsi.

L’Italia dunque non verrà investita direttamente dalla lingua calda, ma dalle correnti di ritorno, quelle che, a valle del promontorio, tendono ad uscire dalla circolazione di alta e che in questo caso provengono da nord-ovest. Le regioni settentrionali, più vicine all’asse di sviluppo dell’anticiclone, risentiranno maggiormente dell’aria calda, che inizialmente sarà anche piuttosto asciutta (proprio grazie alla posizione defilata dell’asse di promontorio), ma che con il passare dei giorni si arricchirà di umidità, sia per il fenomeno della evapo-traspirazione (immissione locale di umidità per evaporazione della superficie), sia per il lento avvicinamento dell’asse di promontorio da ovest (caldo afoso).

Quest’ultimo particolare, unitamente al disegno sinottico che contempla la presenza della classica “omega” ci suggerisce un’evoluzione lenta, che necessiterà di almeno una settimana – 10 giorni per risolversi. La particolarità di questo evento non sarà da ricercare nei picchi di temperatura, che si prevede possano attestarsi intorno ai 35-36°C inizialmente solo sulle pianure del nord e in parte anche nelle zone interne delle centrali tirreniche, quanto nella persistenza su queste regioni di temperature superiori alla media fino a 6-7°C.

cartaSolo in un secondo momento, ovvero quando una depressione al momento presente sull’Europa dell’est, che blocca la progressione delle figure sinottiche verso levante, anche le nostre regioni meridionali potranno venire interessate da questa situazione di caldo. Ma questa sarà probabilmente materia di discussione della prossima settimana.

Per ora basti tenerci a mente i seguenti particolari: sino al weekend tempo per gran parte soleggiato su tutto il Paese, a parte un po’ di instabilità residua sulle regioni ioniche sino a domani (martedì) unitamente ad una ventilazione fresca settentrionale. Nelle ore pomeridiane e serali possibile qualche spunto temporalesco lungo le Alpi. Temperature in aumento al nord, sui versanti tirrenici e in Sardegna, con qualche punta massima di 35-36°C nelle zone interne. Clima più gradevole lungo le coste per le brezze, che però tenderanno a spegnersi con il passare dei giorni. Afa in amento a partire dalla val Padana.

Luca Angelini per Meteoservice.net

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