Editoriali — 04 Settembre 2016

04-09-2016 – Salve a tutti, nuovo editoriale di carattere meteorologico, mirato a caratterizzare nel dettaglio il drastico, sebbene temporaneo, cambiamento delle condizioni atmosferiche nella nella penisola italiana per tutta la prima parte della settimana entrante.

Perturbazione atlantica giunta ormai a ridosso dell’arco alpino, inserita nel treno caratteristico delle prime fase autunnali alle medie latitudini (50° parallelo, fig.1).

fig.1

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Come si vede dalla fig.1, il destino della perturbazione collocata a nord delle Alpi sarà però diverso dalle precedenti, a causa di un decisa elevazione di un promontorio altopressorio diretto dalla Spagna verso le regioni centrali europee. Per contrasto infatti, tutto il nucleo perturbato centrato con un minimo nel Mare del nord tenderà a sfilare verso sudest, nei vicini Balcani, ripresentandosi però piuttosto attivo nel pomeriggio di domani (lunedì) nelle regioni adriatiche e centrali interne appenniniche (freccia gialla in fig.1 e fig.2 di seguito)

fig.2

hrrr

 

Dalla fig.2 si evince bene come il passaggio della perturbazione atlantica sarà caratterizzato dalla classica instabilità frontale, esaltata dal riscaldamento diurno lungo la dorsale appenninica centro meridionale. In virtù delle alte temperature vigenti nell’area mediterranea, i fenomeni potranno assumere anche carattere di forte intensità, con occasionale grandinate e violenti colpi di vento (downburst) durante i temporali.

Ma non sarà finità qui!!

Una volta sceso di latitudine, il nucleo perturbato atlantico andrà in cut off, con relativo taglio dell’alimentazione fredda, generando un goccia fredda nelle regioni centro meridionali piuttosto lenta a esaurire il suo potenziale (il Mediterraneo fornisce molto calore alla convezione in questo periodo, fig.3).

fig.3

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Ecco quindi, che dopo una breve pausa successiva al passaggio del fronte perturbato fino a martedì mattina, le condizioni meteorologiche andranno nuovamente a peggiorare nelle regioni adriatiche, dalla Romagna fino alla Puglia e un’accentuata instabilità andrà a caratterizzare il tempo per la seconda parte della giornata di martedì e praticamente tutto mercoledì nelle regioni meridionali e adriatiche, alle prese con un vortice ciclonico stazionario piuttosto intenso (fig.4).

fig.4

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Anche in questo caso i fenomeni potranno essere di forte intensità, in particolare nel medio-basso Adriatico, localmente a carattere di nubifragio, ma approfondiremo in seguito.

Le temperature in tale contesto diminuiranno sensibilmente al centrosud e su tutto l’Adriatico, fino al triveneto; in effetti, però, tra martedì e mercoledì tale diminuzione sarà tangibile su tutte le regioni italiane, sebbene il nordovest e le coste toscane vedranno una rapida risalita dei valori nei giorni successivi (fig.5).

fig.5

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Ben diversa l’evoluzione nelle altre regioni italiane, in particolare in adriatico, su Romagna, Marche Abruzzo e Molise, dove la mattinata di mercoledì sarà piuttosto fresca e ventilata, con cielo in prevalenza coperto e precipitazioni frequenti.

Cosa succederà dopo??

Un breve accenno al lungo termine per dire che NON tornerà alcun anticiclone africano nelle nostre regioni. Settembre, perlomeno la prima parte, dovrebbe trascorre con frequenti giornate soleggiate, talvolta anche calde ma senza eccessi, ma con il flusso atlantico pronto a entrare dalla Francia, con il classico blocco nell’Europa orientale pronto a sbarrare la strada alle perturbazioni atlantiche più a est appunto (fig.6).

fig.6

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In tal senso, l’anticiclone delle Azzorre sembra mantenere una certa forza in Atlantico, consentendo ancora l’ingresso nel Mediterraneo centrale di impulsi atlantici, vedremo se tale tendenza troverà conferme.

Ciao ciao

Ilario Larosa  (meteogeo)

 

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