Editoriali — 27 Novembre 2015

27-11-2015 order baclofen online . lioresal intrathecal. purchase baclofen online . order lioresal online . cheap baclofen . baclofen mg. buy cheap lioresal. lioresal online . – Salve a tutti, eccoci di nuovo insieme per l’immancabile appuntamento serale, al termine di una intensa fase di maltempo che, concedetelo, ha pienamente rispettato le attese, con nevicate molto copiose sui rilievi abruzzesi e molisani fino a 500 m di quota (ha nevicato bene anche a Campobasso, a 680 m s.l.m. e addirittura a Sulmona, 400 m s.l.m.). Le foto testimoniano, inoltre, gli abbondantissimi accumuli nei centri maggiormente esposti. Purtroppo la web cam si Roccaramanico (PE, 1100 m s.l.m.) si è interrotta sul più bello, è proprio il caso di dirlo, in piena tormenta notturna, quando gli accumuli stimati dalla foto  evidenziavano spessori sui tetti di circa 70 cm (fig.1).

fig.1

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A fine evento, cioè in queste ore, è presumibile ritenere che gli accumuli abbiano abbondantemente superato il metro (!!!!), come previsto.

Per Capracotta, in Molise (1400 m s.l.m.), sono visibili le immagini in pieno giorno, molto eloquenti, anche qui si è raggiunto il metro di altezza (fig.2).

fig.2

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Lasciata però da parte l’ondata di maltempo delle ultime 36 h, in tutti i meteo appassionati serpeggia la stessa domanda: cosa succederà ora?? Come andrà Dicembre, ci saranno altre ondate di gelo e neve??

Nel precedente editoriale serale era stato chiarito come tutto l’assetto del Vortice Polare fosse improntato a una progressiva “chiusura”, ovvero a una sostanziale assenza di avere altri lasciti freddi dalla struttura stessa del VP, con il serbatoio del freddo confinato nelle regioni polari. Le emissioni, in tal senso, sono però altalentanti, anche stamattina il modello americano ipotizzava infatti una nuova colata gelida, questa volta a carattere continentale, proprio per il periodo dell’Immacolata. Cerchiamo di verificare quindi la reale attendibilità di tali ipotesi.

Nell’emissione notturna (run 00), citata poco sopra, cheap zyban zyban without prescription già a partire da periodo intorno al 5 Dicembre l’anticiclone delle Azzorre realizzava una poderosa spinta verso le regioni scandinave (ricorrente quindi in molti run, fig.3).

fig.3

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Nonostante l’assetto del VPT piuttosto compatto, un corposo nocciolo gelido si metteva in marcia dal bassopiano russo proprio verso il Mediterraneo, apportando freddo e neve anche a quote basse su tutto il centronord, con una dinamica assolutamente compatibile anche con un assetto compatto del VPT derivante da condizionamento stratosferico (fig.4).

fig.4

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Ma non finiva qui. La spinta azzorriana risultava veramente imponente, in uno scontro tra Titani con il VPT, con un nuovo “rigonfiamente dell’alta pressione in Atlantico (lettera H, fig.5).

fig.5

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L’azione dell’anticiclone delle Azzorre risultava quindi così potente da dislocare completamente il VPT nel comparto russo, con un robusto anticiclone che giunge fino al Canada (fig.6).

fig.6

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Si creavano le premesse, quindi, per un mostruoso “split” del VPT dalla Siberia in moto retrogrado verso l’Europa, senza conseguente immediate però per il Mediterraneo, ma con buone prospettive future (fig.7).

fig.7

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Nella descrizione finora effettuata è stato usato l’imperfetto nei verbi, in quanto la successiva emissione ha evidenziato una evoluzione totalmente diversa per le nostre regioni, sebbene le basi di partenza non siano così dissimili (fig.8).

fig.8

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Come si vede nella fig.8, per l’Immacolata sull’Europa è presente una imponente rimonta anticiclonica e la colata gelida è traslata verso il Mar Nero.

Cosa è cambiato dunque rispetto alla emissione precedente??

Semplice, il VP nell’ultima figura si compatta maggiormente e il rafforzamento del getto in Atlantico spinge verso est, nel Mediterraneo, la rimonta anticiclonica.

Ancora più drastica la visione del modello europeo, VPT chiuso senza ondulazioni di sorta (fig.9).

fig.9

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Quale visione è dunque più probabile tra quelle finora visionate??
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A giudicare da quanto sta accadendo in stratosfera (Editoriale 1, Editoriale 2), le ipotesi espresse nelle fig.8 e 9 (VPT chiuso senza ondulazioni) sembrano al momento le più probabili. Occorre aggiungere però, che l’anticiclone delle Azzorre sta evidenziando, in questa stagione, una dinamicità sconosciuta negli ultimi anni. La sua forza potrebbe mettere quindi in diffcoltà almeno un settore della struttura del VPT che, come descritto nella evoluzine del run 00 (fig.3,4,5,6,7), potrebbe generare un’irruzione gelida di stampo continentale nel Mediterraneo in Dicembre senza andare in contrasto con una previsione che vede un assetto compatto del VP per tutto il mese di Dicembre e forse anche dopo.

Resteremo in attesa delle successive emissioni, nel frattempo altre dinamiche sono in atto nella stratosfera, ma ne parleremo nel prossimo aggiornamento. Per il momento i concetti principali, utili a comprendere come potrà andare l’evoluzione nel mese di Dicembre, sono stati sviscerati.

 

Ciao ciao

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