Editoriali — 23 Ottobre 2015

“Sono state scritte tante falsità, non ho mai curato il Papa: l’ho incontrato solo una volta e non credo si ricordi di me”. Il neurochirurgo giapponese Takanori Fukushima rompe il silenzio e in una telefonata con l’ANSA, dalla casa americana di Raleigh, in Nord Carolina, esprime stupore per “l’inattesa sovraesposizione mediatica”. “Non parlo italiano – aggiunge – forse l’equivoco è nato dall’operazione al cervello che io ho fatto su una persona di fattezze e di età simile a quella del Pontefice, con un nome che suonava simile. Il Papa è una persona molto buona, semplice. Non so perché – conclude Fukushima – sia accaduto tutto questo, ma capisco che la sua è una posizione di grande importanza”.

Fukushima conferma all’ANSA le due visite in Vaticano, descritte peraltro nel suo blog a ottobre 2014 e gennaio 2015, aggiungendo che gli spostamenti in elicottero e aereo erano a sue spese . Dice che l’obiettivo della sua missione è fare il possibile per salvare il maggior numero di pazienti (“opero anche persone indigenti”, sottolinea), ricordando gli interventi su 3 prelati, motivo del riconoscimento avuto dall’allora Papa Benedetto: la pergamena con ritratto papale con “benedizione apostolica”.

A stretto giro di posta Qn ribatte:  mai detto Fukushima medico curante Papa 
“Il professor Fukushima ha impiegato tre giorni a smentire una notizia che non abbiamo mai dato. Il Quotidiano Nazionale ha riferito che è stato chiamato in Vaticano per un consulto, non per una visita, e questo non fa certo di lui il medico curante del Santo Padre”: ha detto il direttore di Qn, Andrea Cangini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte Ansa

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