Editoriali — 12 Gennaio 2016

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4 GENNAIO 1985: IL RECORD A FUSINE, NEL TARVISIANO: -21;GELO DAL FRIULI A NAPOLI

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LE TEMPERATURE SONO SCESE AI MINIMI STAGIONALI IN TUTTE LE REGIONI ITALIANE

SI STRINGE LA MORSA DEL FREDDO

IL RECORD A FUSINE, NEL TARVISIANO: -21; DAL FRIULI A NAPOLI IERI MATTINA TERMOMETRO A PICCO – NELLA PIANURA PADANA BANCHI DI NEBBIA ( VISIBILITA’ ZERO NEL BRESCIANO), DOVUNQUE L’INSIDIA DEL GHIACCIO RENDE DIFFICILE LA CIRCOLAZIONE SULLE STRADE – IN TOSCANA NEVE SULLE COLLINE DELL’ELBA, MA NON ALLABETONE – IN BASILICATA ANCORA FRANE IN MOLTI CENTRI, PER I DANNI DELL’ALLUVIONE CHIESTO L’INTERVENTO DEL GOVERNO

LA STAMPA 4 GENNAIO 1985 ( RIFERIMENTO 3 GENNAIO 1985)

Si accentua la morsa del gelo sull’Italia, le temperature toccano i minimi stagionali nella maggioranza delle città.
Ai disagi del freddo si aggiungono in alcune regioni quelli provocati da forti venti da Nord: è il caso della Sardegna, con punte da 100 chilometri/ora e della Sicilia.
Al Sud la situazione rimane grave in Basilicata, anche se il sole ha permesso ieri una più organica e diffusa opera di soccorso nelle zone colpite prima dai nubifragi, poi dalle nevicate.
Su tutte le strade del Nord la polizia stradale consiglia di evitare per quanto possibile di mettersi in viaggio a causa della nebbia.

MILANO – Alle gelate notturne si sono aggiunti vasti banchi di nebbia.
Nel Bresciano alle 8 ieri mattina la visibilità era nulla.
Alcune minime sempre alle 8 di ieri mattina: Milano Linate -7, Brescia -7, Bergamo -8.
La tendenza prevista è quella di un ulteriore abbassamento con l’aggravarsi delle condizioni di visibilità.

VENEZIA – Forti gelate notturne: Padova -5, Vicenza -5, Venezia, Treviso e Verona -6, Belluno -7.
Difficoltà sulle strade, traffico ridotto.
Sui passi dolomitici temperature fra i -12 e i -14.

TRIESTE – Nel Tarvisiano, una delle zone più fredde d’Italia, ieri mattina -21 gradi a Fusine, record stagionale.
Alcune altre minime: -10 allo Zoncolan, -13 a Sella Nevea, -10 a Forni di Sopra, -5 a Udine.
A Trieste dopo tre giorni di bora, è tornata la calma.

FIRENZE – Cielo sereno su quasi tutta la Toscana.
Alle 11 a Pisa 0 gradi, 2 a Firenze, 3 a Grosseto.
Nella notte la neve è scesa sui monti dell’Isola d’Elba, mentre nel Pistoiese, all’Abetone, la neve manca.
Piste aperte invece sull’Amiata.
Circolazione difficile sopra i 600 metri per il ghiaccio.
Nessun problema sull’Autosole nel tratto appenninico.

NAPOLI – Ieri alle 8 nel capoluogo termometro a 0 gradi.
Forti nevicate nella notte sul Sannio.
Sul Monte Taburno ( 1200 metri ) mezzo metro di neve, isolati l’ostello e le casermette della Forestale.
Ghiaccio sulle strade del Beneventano: sono gelati alcuni tratti della superstrada Caianello – Benevento e della stratale Appia sette che collega il capoluogo sannita con Napoli.
Nevicate nel Casertano: sulle strade del Matese sono necessarie le catene, soprattutto tra il passo del Perrone e ,la Bocca della Selva, verso Campobasso.
Disagi nell’Irpinia per la neve e il gelo.
Avellino stamane era ammantata di bianco, 40 centimetri di neve sull’Altipiano di Laceno.
Intermittenti black – out nelle zone confinanti con Basilicata e Foggiano.

POTENZA – Ieri è tornato a splendere il sole, ma la situazione è difficile dopo le abbondanti nevicate nel Potentino, in Val d’Agri, nel Lagonegrese, nell’alto Materano.
Ieri sulla A3 Salerno – Reggio Calabria, code di chilometri a Lagonegro Nord per l’Uscita di strada di auto senza catene.
Numerosi tamponamenti.
Situazione di emergenza per frane e smottamenti su molte strade della provincia di Matera.
Pesante il bilancio dei danni provocati dal maltempo nel Metapontino: duemila ettari allagati, distrutte le colture orticole, gli agrumeti, i pescheti, sconvolti 300 chilometri di strade interpoderali, decine di contrade in pericolo per frane e smottamenti.
Gli amministratori della regione chiedono l’intervento dello Stato.
I danni ascendono ad alcune decine di miliardi.

BARI – Condizioni migliori su tutta la puglia.
La neve permane soltanto sulle strade del subapennino dauno.

REGGIO CALABRIA – Neve sulla Sila e sull’Aspromonte al di sopra dei 700 metri: obbligatorio l’uso delle catene sulla A3 nelle zone montane.
Difficoltà per gli automobilisti sulle strade costiere per le raffiche di vento.
Numerose le interruzioni di energia elettrica nelle contrade rurali.

PALERMO – Pioggia mista a neve in molte zone dell’isola.
Nevicate su Madonie, Nebrodi, Peloritani e anche nella Valle del Belice (Trapani).
I collegamenti marittimi con le isole minori sono interrotti per il vento da nord.

LA STAMPA 4 GENNAIO 1985: SARDEGNA, VENTO A CENTO ALL’ORA E DOPO 25 ANNI NEVE AD ALGHERO

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LA STAMPA 4 GENNAIO 1985

SARDEGNA, VENTO A CENTO ALL’ORA
E DOPO 25 ANNI NEVE AD ALGHERO

 

CAGLIARI – La Sardegna è stretta in una morsa di freddo che ha interessato anche le zone costiere.
Ad Alghero ieri mattina è scesa la neve: non accadeva da 25 anni che nella località balneare nevicasse.
Il fenomeno molto probabilmente si ripeterà in serata perché la temperatura non si discosta molto dallo zero.
Alcuni voli sono stati aboliti allo scalo di Fertilia.
Il freddo intenso è alimentato da un forte vento di maestrale che lungo la Sardegna settentrionale ed in alcune parti di quella orientale soffia con raffiche che raggiungono i 100 chilometri orari.
Ad Arbatax (Nuoro) il vento ha impedito l’attracco del traghetto della Tirrenia partito da Cagliari e diretto a Genova.
I passeggeri in attesa di imbarcarsi per il capoluogo ligure, poco più di un centinaio, hanno raggiunto Olbia in Pullman dove si sono imbarcarti sull’altra nave.
Il vento ha creato ostacoli anche ai collegamenti con l’isola dell’Asinara e le navi al largo della Sardegna settentrionale hanno cercato riparo sotto costa.
Costretta nei porti la flottiglia da pesca mentre le navi all’ancora hanno rafforzato gli ormeggi.
All’aeroporto di Alghero – Fertilia i voli sono condizionati dalla forza del vento.
Diversi voli sono stati cancellati.
Altri disagi sono stati causati dalla neve caduta copiosa nel Nuorese e, in alcuni casi, anche lungo la costa.
I passi più alti del Nuorese e le strade che conducono ad Aritzo ed a Fonni sono transitabili solo con le catene.
Neve anche sull’altipiano di Campeda con problemi per il traffico.
Polizia e carabinieri sono intervenuti ripetutamente nel Nuorese per aiutare automobilisti e pastori in difficoltà a casa della neve e del gelo.
Nel pomeriggio la situazione delle zone interne si è aggravata per le persistenti nevicate anche al di sotto dei 500 metri.
I passi di Correboi e Tascusi nel Nuorese sono chiusi.
L’elenco delle strade transitabili con catene si è allungato interessando i centri di Fonni, Lanusei, Desulo, Aritzo, Calangianus, Macomer, Seui e Tempio Pausania.

La Stampa 4 Gennaio 1985, l’intero Piemonte prigioniero dell’ondata di gelo

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L’INTERO PIEMONTE PRIGIONIERO DELL’ONDATA DI FREDDO POLARE

UNA LASTRA DI GHIACCIO SUL PO
PREVISIONI? ANCORA GELATE

ANCHE LE FONTANE SONO GHIACCIATE – SCOPPIANO NELLA NOTTE BOTTIGLIE E TUBATURE DELL’ACQUA

LA STAMPA 4 GENNAIO 1985

Continua la corsa a ritroso della colonnina di mercurio.
In questo rigido debutto dell’85, il termometro è sceso ieri a meno 8 in città, meno 10.5 a Caselle, meno 16 alla centrale del Moncenisio ( quota 2000), mantenendosi sotto lo zero anche in pieno giorno.
Questa situazione di “gelo continuo” sta provocando una serie di inconvenienti, grandi e piccoli.
Centinaia di bottiglie di acqua minerale sono esplose la scorsa notte su decine di balconi; un colpo secco, poi una cascata di frammenti hanno annunciato l’improvvisa solidificazione di ettolitri di Fiuggi, Sangemini e San Bernardo.
Guai anche per gli impianti di riscaldamento, che almeno in questi frangenti dovrebbero funzionare: in corso Grosseto 117/8 lo sbalzo di temperatura ha lesionato una tubazione che porta acqua ai termosifoni.
Dal soffitto dell’appartamento di Francesco Ribaudo e Rosaria Zarbo è cominciata a prima a scendere una sorta di pioggia, poi sono caduti addirittura pezzi di intornaco.
Molte proteste verso lo IACP, colpevole, secondo gli inquilini, di manutenzione sommaria, e molta paura di restare al freddo proprio in questi giorni.
Malumore per l’irregolare funzionamento di caldaie anche a Venaria, a Grugliasco, in strada del Drosso e in altre località.L’aspetto più spettacolare dell’ondata di gelo è rappresentato dal ghiaccio, che, nei pressi di Moncalieri, ha interamente coperto il po.
La crosta era in alcuni punti di circa tre centimetri, in grado persino di reggere il peso di un uomo ( ma gli esperimenti sono da sconsigliare: un tuffo nel fiume a queste temperature, potrebbe persino essere fatale).
Erano anni che non si verificava un fenomeno di questa entità.
Ghiacciati, in città, fontane, laghetti e toret.
Anche centinaia di rubinetti ( soprattutto nei cortili e nelle cantine) hanno smesso di buttare acqua.
Il freddo durerà? All’ufficio meteo di Caselle sono pessimisti: “Cambiamenti a breve termine sono da escludere.
Gli impulsi d’aria fredda proveniente da Nord Europa si susseguono, mantenendo la temperatura su valori molto bassi.
Fra due o tre giorni questi impulsi potrebbero attenuarsi in conseguenza di due possibili soluzioni: o un campo di altre pressioni con il ritorno della nebbia o l’arrivo di una perturbazione atlantica dalla Spagna con nevicate.

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Meteo Sincero

(3) Readers Comments

  1. Fabio Fornara

    cosa si aspetta di trovare? calcio?

  2. Davide Gambato

    Avete rotto I cojoni co Sta neve ..pioggia etccc. Basta!!

    • parliamo di meteo, mica di calcio o altre idiozie varie.

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