Riportiamo integralmente questa interessante Analisi di Robyp
Il breve periodo di stasi atmosferica che sta favorendo, in pianura e nelle vallate alpine, la formazione di un sottile e freddo strato inversionale, è ormai agli sgoccioli, poichè è atteso, già nel brevissimo termine, un nuovo sussulto dei primissimi piani della troposfera, con il rimescolamento pressochè totale dello strato limite planetario, ancora una volta per opera del flusso settentrionale, di riflesso a una sinottica maggiormente attiva che interessa la parte orientale del vecchio continente.
L’erosione dello strato inversionale (ancora non ha avuto il tempo di consolidarsi e già alza i tacchi) si concretizzerà in due principali fasi, la prima, debole, attesa in serata, e la seconda più decisa, irruenta, a cavallo del weekend, in cui si assisterà al debellamento pressochè totale dello straterello freddo creatosi a seguito dalla sedimentazione dell’aria fredda, di estrazione artica-continentale, giunta l’ultimo giorno giorno del 2014, Mercoledì 31 Dicembre.
Il primo episodio favonico si reggerà su un divario barico S-N alpino decisamente inferiore a quello del classico favonio, di tipo convenzionale, perciò si tratterà più propriamente di vento da Nord, a regime di brezza o poco più, accompagnato da effetti favonici.
Principalmente interessati dal fenomeno, ed in maniera irregolare, il comparto pedemontano. Localmente, in misura minore, anche la fascia settentrionale.
E’ lecito aspettarsi, peraltro con una buona probabilità, che qualche località pedemontana rileverà la temperatura massima odierna dopo il calar del sole, in concomitanza all’ingresso dei venti settentrionali.
Per gli amanti del classico favonio non c’è niente da temere! E’ sufficiente attendere la giornata di Domenica 4 Gennaio per vederlo nuovamente in azione, accompagnato nelle sue caratteristiche più consone, tempestosità e turbolenza.
Essenzialmente per quanto concerne l’aspetto avvettivo, il secondo episodio sarà sostenuto da un gradiente termico orizzontale che è l’esatto opposto del primo, in quanto sarà supportato da un’avvezione fredda (non è un caso che la differenza di pressione prevista tra due versanti alpini S-N sia dell’ordine dei 9-12 hPa, circa quasi il doppio di differenza rispetto al primo (5-7hPa) ).
fonte:meteoforum.com

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