Un aggiornamento work in progress riguardo la perturbazione che abbiamo previsto giungere ad “allietare” la nostra domenica del Primo Maggio. Per evitare qualsiasi fraintendimento, tengo a sottolineare fin d’ora che trattasi di una normale fase di maltempo di tipo primaverile, quelle che sono mancate nel corso del mese di aprile il quale, come abbiamo più volte ribadito, proprio per questo si è rivelato un mese decisamente anomalo.
Dunque dopo il “freddo della Liberazione” arriva la perturbazione del Primo Maggio, nessun uragano, nessuna emergenza, nessun nome strano tant’è che l’Università di Berlino l’ha battezzata “Viola”, giusto per rimanere in tema squisitamente primaverile.
Le immagini satellitari che ci arrivano dal Meteosat mettono in luce il lungo e articolato sistema frontale, che procede dall’Atlantico verso l’Europa ed il Mediterraneo, separando l’aria temperata che lo precede (freccia rossa) con quella polare marittima che lo segue (freccia blu). In particolare vi faccio notare entro il tratteggio rosso quel corpo nuvoloso sfrangiato che precede il fronte freddo sulle Spagna (linea blu): è il settore dove si raccoglie l’aria mite noto appunto come “nastro trasportatore caldo“. Sarà proprio dalla sovrapposizione tra questo corpo nuvoloso e il fronte freddo, che scaturiranno i fenomeni più intensi.
Da notare anche il minimo di bassa pressione ben evidente sulla Francia centrale, che nelle prossime ore andrà a “cozzare” contro l’arco delle Alpi occidentali staccandosi dalla saccatura madre, ad opera di un processo noto tecnicamente con il nome di “cut-off”. Sarà proprio questo vortice che, una volta lasciato al suo destino dalle correnti portanti, attraverserà tutta l’Italia generando l’ondata di maltempo che abbiamo annunciato.
Dunque tutto confermato: la giornata di sabato è iniziata come da previsione, con tempo buono o discreto, ma non facciamoci ingannare: tra pomeriggio e sera il sodalizio tra le masse nuvolose che abbiamo descritto porterà inevitabilmente al guasto e alle prime piogge.
Luca Angelini per Meteoservice.net

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