Editoriali — 29 Settembre 2015

29-09-2015 – Salve a tutti; evoluzione meteorologica nel bacino del Mediterraneo che entra nel vivo di una settimana caratterizzata da un cospicuo alternarsi di figure depressionarie. Infatti, sebbene nella parte centrale della settimana sia previsto l’arrivo del peggioramento più organizzato, da parte di un perturbazione mediterranea (erroneamente definito ciclone), una marcata instabilità è già presente nelle regioni meridionali e nel basso Tirreno in genere, frutto della confluenza tra afflussi freddi continentali dai Balcani e aria calda umida preesistente nel Mediterraneo (fig.1).

fig.1

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Nella fig.1 in effetti, sono presenti tutte le figure bariche che caratterizzeranno la settimana in corso. Con un p0′ si attenzione possiamo individuarne tutte le tappe, andiamo per gradi:

1) Nel meridione è ben visibile la linea d’instabilità che sta generando rovesci e temporali lungo le coste orientali delle isole maggiori.

2) Dal bassopiano russo è altrettanto ben visibile la lunga colata fredda di origine artica, il cui nucleo più intenso, segnalato con la sigla B2, giungerà domani sera, mercoledì, a ridosso dell’arco alpino

3) Con la sigla B1 è visibile il vecchio nucleo artico, che sta interagendo con la depressione mediterranea, segnalata con B, che si va intensificando e invorticando spostandosi verso est, contrastando sempre più con l’aria artica in arrivo.

Partendo da questi presupposti, procediamo nell’analisi di ciò che potrebbe accadere.

Ecco nelle ore centrali di mercoledì il nocciolo artico (B2) giungere al nordest, la perturbazione mediterranea avanza verso la Sardegna, dove il tempo peggiora fortemente (fig.2).

fig.2

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Tra la serata e la nottata di mercoledì il nocciolo artico attraversa le nostre regioni settentrionali, in movimento sincrono e in opposizione con il “ciclone” mediterraneo, ostacolato però nella sua avanzata dal blocco altopressorio nell’Europa centrale, peggiora anche nell’estremo sud, per correnti di scirocco e in tutto il Tirreno, fino alle coste, ancora maltempo nella Sardegna (fig.3).

fig.3

Recm481

Dopo 24 h, nelle ore serali di giovedì, l’evoluzione è bloccata a est dall’alta pressione, la perturbazione è intrappolata nel Tirreno, può solo shiftare leggermente verso nord, peggiora sulla Corsica, golfo ligure ed estremo nordovest, ancora maltempo nel Tirreno (fig.4).

fig.4

Recm721

I modelli a scala locale rispecchiano perfettamente la tappe evolutive descritte finora, ecco il maltempo nella Sardegna mercoledì, con accumuli fino a 200 mm/24 h lungo la costa Smeralda, settore nordorientale (fig.5).

fig.5

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A seguire, ampio coinvolgimento di tutto il bacino tirrenico, fino alle coste però, e delle regioni ioniche, nubifragi possibili in tutti i settori tirrenici e ionici esposti (fig.6).

fig.6

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L’ulteriore evoluzione del peggioramento, al momento, vede quindi la risalita degli ammassi nuvolosi e del minimo a suolo verso nord, fino al mar ligure, con nubifragi in possibile trasferimento all’estremo nordovest entro venerdì (fig.7).

fig.7

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Evoluzione estremamente articolata e pericolosa quindi, prestare attenzione a situazioni di criticità idrogeologica e ad alluvioni lampo (flash flood) su Sardegna orientale innanzitutto, a seguire anche Sicilia e, forse, Calabria ionica, Corsica tutta, coste tirreniche tutte e, per finire, Liguria e Piemonte, settori occidentali soprattutto.

Aggiornamenti da seguire con attenzione nelle prossime 48 h; nel frattempo, con un po’ di calma, si monitorerà in futuro il comportamento dell’anticiclone delle Azzorre (breve parentesi), in Atlantico, sempre in spinta verso nord (fig.9).

fig.9

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Ma questa è un’altra storia, per adesso attenzione puntata nel medio termine nel Mediterraneo, importante peggioramento in arrivo.

Ciao ciao

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