Intanto ribadiamo l’evoluzione in tre step proposta ieri nell’Editoriale Modelli:
1. Maltempo Nord-Atlantico. 15-18 marzo. In fase di attuazione.
2. Tregua altopressoria subtropicale. 18-21 marzo. Probabilità alta.
3. Maltempo artico. Dal 21 marzo in poi. Probabilità medio-alta.
In questa flash modelli vogliamo però analizzare la possibilità che la saccatura artica, che colpirà il Centro Europa nella terza decade di marzo, possa riuscire a raggiungere anche il nostro paese. La dinamica barica a livello sinottico è presto spiegata. L’elevazione dell’Alta delle Azzorre verso le isole britanniche favorirà lo scivolamento della saccatura artica verso l’Europa centrale, come ben possiamo vedere nella Multimodel a del 22 marzo.
Stando alle attuali elaborazioni modellistiche, il grosso del freddo dovrebbe rimanere confinato a nord e a est delle Alpi, in quanto il blocco altopressorio azzorriano non riuscirà a tenere a lungo. È ancora presto per sciogliere la prognosi, ma per ora sembra che la botta invernale colpirà i paesi dell’Europa centrale e balcanica. L’Italia rimarrà ai margini: ben colpite le Alpi. Ma basterebbe davvero poco perché la lingua fredda possa riuscire a penetrare più a sud-ovest e trasformare un normale peggioramento in una fase di maltempo freddo, un colpo di coda invernale.
Fonte Meteogiornale.it

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