Climatologia — 15 Marzo 2016

L’abbiamo seguito nel suo peregrinare fin dalla sua nascita sul Canada alcuni giorni fa e ora, dopo un giro di tutto rispetto, lo ritroviamo alle spalle, pronto ad agguantarci in corner con un plateale rientro da est. Stiamo parlando di un nucleo di aria fredda, recentemente transitato sull’Artico e poi disceso lungo le pianure orientali europee raccogliendo nei bassi strati aria continentale, asciutta ma meno fredda.

La traiettoria a boomerang vedrà colpite le nostre regioni settentrionali, seppur con i dovuti distinguo.

Per via della dinamica sinottica, che qui abbiamo descritto in video nel dettaglio, ma anche per motivi legati all’orografia, i fenomeni associati al rapido transito di questo buco di bassa pressione si presenteranno in modo piuttosto sbrigativo all’infuori dell’estremo nord-ovest.

radaraNel pomeriggio di oggi (martedì 15) si sono avute le prime nevicate oltralpe, tra la Baviera e l’Austria. In serata, mentre stiamo scrivendo, deboli piogge hanno guadagnato anche parte della val Padana, mentre nevica sulle Alpi Orientali (vedi scansione radar qui a fianco). L’ultima immagine satellitare disponibile (figura in alto) ci mostra l’arco frontale (trattasi di occlusione a carattere freddo) sta infatti già affrontando le nostre regioni di nord-est, per poi arcuarsi nella notte in corrispondenza della Francia orientale per l’approfondimento di un minimo relativo al suolo. Quest’ultimo poi domani (mercoledì), di concerto con il passaggio del cut-off in quota appena al di là della cresta alpina (al momento lo vediamo sull’Austria orientale), si porterà verso il mar Ligure da dove inizierà a spingere umidità verso Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il disallineamento del cono vorticoso alle varie quote darà vita a una fascia di confluenza tra quest’aria umida e i venti di Bora più freddi che percorreranno la val Padana per l’intera sua lunghezza. 

fSaranno pertanto queste ultime regioni a ricevere gli apporti precipitativi più consistenti, ancorchè nevosi sino a quote prossime al piano, segnatamente sul Piemonte occidentale. La neve cadrà anche sul resto dell’arco alpino e sull’Appennino settentrionale a quote diverse da settore a settore. Una sintesi dei principali fenomeni è riportata nella figura qui a fianco.

Il vortice andrà poi diluendosi entro al saccatura principale che si snoda dall’Europa dell’est, tant’è che giovedì al nord, fatta eccezione per le ultime precipitazioni ancora una volta più probabili e frequenti sulle regioni nord-occidentali, si andrà verso un generale miglioramento, con rapido rialzo delle temperature.

Con l’avanzata di un diaframma anticiclonico dalle Isole Britanniche, questa parentesi fredda sul nord Italia sarà poi rapidamente archiviata, per ritorno di condizioni più miti e soleggiate, mentre tutta l’instabilità si andrà concentrando soprattutto al centro e al sud. Il meridione, in particolare, potrebbe averne sino al weekend, come poi approfondiremo in un prossimo articolo dedicato.

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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