Diamo uno sguardo alle anomalie termiche europee riscontrate tra la fine di settembre e l’esordio di ottobre: quali aree dell’Europa hanno visto temperature superiori alla media? Quali aree con valori termici inferiori al periodo?
La situazione atmosferica che abbiamo vissuto in questo scorcio d’autunno meteorologico è stata del tutto singolare e profondamente diversa rispetto agli standard della scorsa estate. Abbiamo infatti avuto a che fare con una forte attenuazione della corrente a getto occidentale che di fatto ha determinato una scarsa incisività delle depressioni atlantiche e nord-atlantiche, in netta contrapposizione con quanto avvenuto durante l’estate.
Ne è derivata una situazione atmosferica che ha funzionato come “compartimenti stagni”. Alcune aree dell’Europa sono infatti ricadute sotto l’influenza delle continue e persistenti risalite d’aria calda provocate dalla depressione di turno, altre aree del continente sono invece state protagoniste di lunghe parentesi anticicloniche che hanno agevolato inversioni termiche, con la precoce discesa delle temperature su valori pienamente autunnali. Il calo termico in questo caso è stato anche agevolato dalla discesa di masse d’aria fresche continentali.
Le anomalie positive hanno riguardato soprattutto la penisola Scandinava, i settori occidentali europei e l’area mediterranea centro-occidentale. Questi scarti termici superiori alla norma sono stati determinati proprio dal tipo di circolazione che negli ultimi giorni ha interessato i settori sopraccitati. La ventilazione è infatti risultata prevalentemente meridionale, trascinando così masse d’aria molto calda ed umida verso latitudini più settentrionali, determinando il consolidarsi dell’anomalia.
Le aree orientali dell’Europa sono state invece interessate da frequenti anticicloni che, come detto sopra, hanno favorito inversioni termiche e temperature già abbastanza fresche. Come anticipato, sul bordo orientale di queste aree anticicloniche abbiamo inoltre assistito alla discesa di masse d’aria più fresca di estrazione continentale che hanno determinato scarti termici inferiori alla media del periodo e locali manifestazioni d’instabilità.
Temperature sopra la media anche sull’Italia, stante la frequente presenza di anticicloni come conseguenza diretta delle depressioni arroccate sull’ovest del continente. Parte di quest’aria calda è riuscita a spingersi persino sull’area scandinava, determinando anche qui scarti termici superiori alla media stagionale.

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