Editoriali Slider — 23 Settembre 2025

Siamo in presenza di una situazione e di una evoluzione complesse ma anche assai interessanti, anche dal punto di vista didattico. La saccatura, tendente a vortice, in azione sull’europa occidentale e sulla penisola, è programmata per maturare in un contesto bloccato o semi-bloccato, in veste di rex o dipole blocking. In questo modo la relativa circolazione depressionaria in quota, sempre più chiusa e disposta tra europa centro-occidentale e nostre regioni settentrionali, è destinata a pochi spostamenti e ad insistere per qualche tempo, mantenendo un tempo variabile o instabile, segnatamente sul centro-nord, ma non solo. La dinamica troposferica oscilla tra situazioni zonali ed anti-zonali, e quelle anti-zonali maturano in relazione a sviluppi meridiani e a blocchi che ostacolano il fisiologico fluire del grande flusso ovest-est, con il risultato, più o meno, di stagnazioni, flussi meridiani, flussi anti-zonali, retrogressioni. Le due circolazioni chiuse o semi-chiuse, enfatizzate nel disegno della situazione prevista intorno ai giorni 26/27, rientrano in tali scenari e corrispondono alla configurazione bloccata rex o dipole sopra menzionata, costituita da un cut-off o semi cut-off anticiclonico e da un cut-off o semi-cut-off ciclonico. E’ possibile, in virtù del fatto che prima o poi anche le situazioni più stagnanti si sbloccano, che qualcosa tenda successivamente a muoversi, e, sulla base di dinamiche ben note in questi casi, magari con la risalita del vortice (vedi freccia piccola tratteggiata) ed il suo riassorbimento da parte del flusso ovest-est sulla media europa. Ma è altrettanto vero che una tale evoluzione non sembra così semplice da realizzarsi. Ed anzi, potrebbe, invece, accadere che la mobilizzazione del contesto avvenga senza apprezzabili riprese zonali e con un modesto spostamento della depressione verso est o sud-est anziché verso nord o nord-est (vedi freccia piccola relativa), a disegnare un profilo ancora di segno rex blocking (rappresentato dalle due lunghe frecce grandi), più o meno duraturo e, stavolta, rappresentato dalla classica configurazione con promontorio sull’europa centro-settentrionale e con saccatura, ad asse orizzontale est-ovest, balcanico-mediterranea…

Pierangelo Perelli

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