Editoriali Slider — 01 Settembre 2025

La fase meteo delle prossime ore è quella del transito, sembra abbastanza veloce, di una saccatura, che, oggettivamente, presenta connotazioni dinamiche tali da poter produrre, segnatamente al nord, temporali anche di una certa intensità. E temporali di una certa intensità associati ad elementi di instabilità, nonché corso del jet stream e wind shear non estranei alla possibilità di inneschi di significativa vorticità. Ovviamente da qui a dire che avremo le solite supercelle che molti vedono dove non sono ce ne corre, anche se il fenomeno non possiamo escluderlo. La moda della supercella è entrata, prepotente, nelle nostre case.  A suo tempo, su un sito si scrisse che una supercella è un temporale molto esteso ed intenso, con nubifragio, grandine grossa e fore vento. Che è come spiegare cos’è l’elefante e dire che un elefante è un animale molto grosso. Ovvio che il sospetto che chi spiega le cose in questo modo non ne sappia è inevitabile. Ma la moda è moda; e se la moda racconta che va di moda la supecella non si può che rammentarla e vederla a dismisura, anche perché non fa solo moda, ma attira certamente di più del dire semplicemente di un forte temporale. Venendo al razionale ed al tecnico gli elementi del wind shear, per come ho detto, sono di convergenza e di netta vorticità positiva, ragione per la quale, quanto meno temporali a multicella di una certa intensità dobbiamo aspettarceli. Se poi, in qualche raro caso, si innescherà la vorticità orizzontale e l’updraft associato in grado di produrre mesocicloni, lo vedremo. Va, altresì detto, che non necessariamente il temporale a supercella è più intenso o dannoso di quello di una multicella. Dipende, anche perché esistono vari tipi di supercella. E’ vero che in genere il temporale a supercella è intenso o violento, ma forti venti, grandine grossa, nubifragi e persino trombe d’aria, in tal caso non mesocicloniche, possono verificarsi senza bisogno di supercelle. Il disegno segna la situazione prevista nel breve termine, identifica la saccatura dell’affondo e del transito sopra descritto, e, con le frecce, la dinamica di venti al suolo ed in quota, caratteristici della classica situazione di convergenza, wind shear positivo, e, di conseguenza,  tempo assai instabile…

Pierangelo Perelli

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