STORIA DEL CLIMA
LA VIOLENTA GRANDINATA DEL 26 AGOSTO 1834 A PADOVA.
Fu una gradinata di eccezionale violenza che provocò molti danni nella città di Padova e nelle zone circostanti.
Nella mattinata di quel giorno di fine Agosto a Padova il cielo era nuvoloso, ma non mancava qualche schiarita, niente faceva presagire quello che sarebbe successo nelle primissime ore del pomeriggio.
Passato il mezzogiorno le nubi si fecero sempre più fitte e basse, il vento proveniva da est.
Alle 13,00 il cielo era sempre più oscuro e il vento incominciò a provenire da ovest nordovest, alle 13,27, secondo il racconto riportato ne Giornale Astro- meteorologico del 1836, incominciò a piovere, prima debolmente, poi sempre più forte, nello stesso tempo incominciavano a cadere piccoli chicchi di grandine, che dopo un forte tuono divennero sempre più grossi.
Dopo le 13,30 la grandinata era terribile, enormi chicchi cadevano sulla città e sulle campagne, i testimoni sottolineano non solo la violenza del fenomeno, ma come la grandine fosse di una forma irregolare, parlando di ” pezzi globosi e informi di ghiaccio “.
La grandine si attenuò per due minuti, ma poi riprese violenta alle 13,41, continuando con grade forza fino alle 13,47 circa, solo intorno alle 14,00 il temporale si attenuò e apparvero le prime schiarite.
Grande fu lo spavento per il fenomeno naturale, anche per il terribile fracasso causato dalla grandinata.
Antonio Faggiani nel libro ” Topografia della città e dintorni di Padova ” ( Padova 1837) scrive a pagina 149 che ” le tegole delle case vennero quasi tutte frante in minuti pezzi, le grondaie forate e staccate dai loro arpioni, le statue mutilate, le imposte rovinate, i muri scrostati, le vaste coperture di lastre di piombo di alcuni insigni edifici sembravano percosse da potentissimi colpi di maglio, gli alberi furono non già sfrondati, ma troncati nei loro rami “.
I giornali dell’ epoca riportarono la notizia di questa eccezionale grandinata, la Gazzetta di Firenze del 9 Settembre parla di un flagello che provocò danni indescrivibili, e sottolinea che tra il 26 e il 27 Agosto il maltempo flagellò anche altre zone, sopratutto la Lombardia e il Canton Ticino, in Svizzera .
Fausto Pagnini Ok





























