La situazione attuale e la relativa evoluzione sono da considerare non così infrequenti ma neanche frequentissime. Disegnano qualcosa di particolare che merita la considerazione che meritano i sistemi capaci, su certe aree, anche di situazioni alluvionali. Va detto che, a dispetto del fatto che la ampia saccatura risulta relativamente bloccata, nel corso delle prossime 24/36 ore riuscirà, con la sua parte meridionale e con un moto dell’asse a pendolo, a sfondare. Ma non prima di aver prodotto precipitazioni abbondanti soprattutto sui settori di nord-ovest. La grande onda in quota, che affonda con la forma di una V sino sul nord-africa, rappresenta una rossby il cui flusso in rimonta, orientato lungo i meridiani, alimenta un sistema perturbato, altrettanto disposto ed in sviluppo da sud a nord, e dal nord-africa sino sui mari del nord. In casi come questo, con ampia e stretta saccatura semi-bloccata, il fronte associato presenta le caratteristiche dei fronti freddi adabatici (ana cold front), caratterizzati da elevato spessore in longitudine e con la fenomenologia maggiormente sviluppata dietro al fronte. Detto fronte, come si può vedere nel disegno, si snoda dal nord-africa, lungo il mediterraneo occidentale, e raggiunge le aree depressionarie presenti su isole britanniche e mari del nord. Trasla con difficoltà verso levante e spende energia lungo i meridiani, producendo precipitazioni persistenti sulle zone da esso interessate. In questi casi, e per come si vede sempre nel disegno, possono anche svilupparsi ondulazioni secondarie, sul flusso e sul fronte, in veste di onde secondarie sintomatiche di un flusso attivo, capaci anche di evolvere in vere e proprie depressioni, e nelle quali ogni ondulazione del fronte conforma la struttura di una perturbazione aperta con tanto di ramo caldo e ramo freddo. Accade un pò quello che accade normalmente lungo il normale flusso ondulato da occidente, con la differenza che, in questo caso, il flusso frontogenetico è orientato da sud a nord. In relazione a questa dinamica e nel merito di situazioni molto meridiane come questa può accadere, per ragioni di fisica dell’atmosfera collegate alle leggi della vorticità e ad altre leggi, che la saccatura subisca strozzatura e si formi una depressione indipendente o a sé stante, eredità della parte meridionale della saccatura madre. E non è escluso che questa possa essere, più o meno, e lo accenna lo stesso disegno della situazione di questa mattina, l’evoluzione proprio del sistema in esame, in cui la saccatura genera un polo secondario con associata circolazione ciclonica mediterranea, destinata a muovere verso est o nord-est e poi, per fortuna, anche ad indebolirsi…
Pierangelo Perelli

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