La moderata avanzata dell’autunno si rivela più breve del previsto con la conseguenza che la fine del mese viene ad assumere connotazioni da estate matura piuttosto che da autunno. A prescindere dal modo con cui il sub-tropicale tende a rialzare la testa con una certa veemenza occorre, però, anche dire che il medesimo spaventa assai meno di qualche tempo fa, sia perché non può essere in grado di determinare temperature troppo elevate e sia perché è meno probabile che sia in grado di resistere a lungo. Rimane pertanto assolutamente vero che i segni di una stagione che avanza continuano a sussistere, a maggior ragione se si considera che tutti i modelli concordano nel ritenere che a partire dai giorni 4/5 ottobre il fronte polare sembra voler scendere di latitudine in maniera più significativa di quanto non abbia fatto sino a questo momento. Sulla forte instabilità degli ultimi giorni e sui tornado associati ci sarebbe da dire molto, ma è evidente, dovendo farla breve, che si tratta di fenomeni legati alla elevata energia in atmosfera da dissipare a disposizione ed al modo rapido con cui la medesima dissipazione si svolge. In un contesto in cui tale energia, in termini di calore ed umidità, si trova ad interagire con repentine infiltrazioni di aria più fredda e più secca, non può che dar luogo a fenomeni violenti. E le trombe d’aria ne sono una logica conseguenza perché in dette situazioni turbolenza e vorticità fanno spicco. E che si tratti di vorticità orizzontale da wind shear, od orizzontale da thermal boundary, o verticale da misocicloni, o persino, in certi casi, di vorticità in ambito mesociclonico, può tranquillamente accadere che detta vorticità, nell’ambito di forti fenomeni convettivi può finire per essere, dalla stessa forte corrente ascensionale e con i meccanismi del tilting e dello stretching, guidata ed incanalata a produrre la concentrazione della vorticità verticale ascensionale, il classico equilibrio ciclostrofico e la fortissima bassa pressione che caratterizzano il tornado. Tornando alla situazione ed alla evoluzione dei prossimi giorni avremo, per come già accennato, il ritorno ad un contesto stabile da promontorio sub-tropicale, ed avremo, di conseguenza, rialzi termici e, al netto di un residuo di instabilità sul sud-italia causato dalla configurazione ciclonica in quota presente sul basso mediterraneo, una condizione di bel tempo, Vedremo, poi, quanto, nel corso dei primi giorni di ottobre l’autunno, soprattutto a partire, per come detto, dai giorni 4/5, proverà a prendersi la scena. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista per fine mese e mostra, in modo chiaro, l’azione stabilizzante sopra descritta nonché l’azione ciclonica, attualmente in azione su parte d’italia, confinata ben a levante…
Pierangelo Perelli

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