Novembre inizia con l’autunno che fa l’autunno e che, con la saccatura atlantica ampiamente menzionata in precedenza, apporta le attese piogge ben distribuite. La medesima fase instabile potrebbe anche non risultare di così breve durata per gli effetti di una evoluzione che vede l’affondo incastonarsi e risultare in una depressione mediterranea. In linea generale la medesima circolazione dovrebbe, però, maturare e stazionare in loco disponendosi sempre più verso occidente, così da allentare gradualmente la presa piuttosto che delineare un persistente ed insidioso flusso instabile meridionale. In ogni caso una eventuale stabilizzazione di natura occidentale non appare priva di difficoltà tant’è che una certa stabilizzazione potrebbe subentrare piuttosto per effetto del ramo anticiclonico afro-mediterraneo frenante ad oriente. Tuttavia non sono presenti, nelle previsioni dei vari modelli, subitanee significative stabilizzazioni, né per effetto del sub-tropicale ramo oceanico e né per effetto del sub-tropicale ramo africano. Nel lungo termine potremo semmai assistere solo ad un certo miglioramento legato ad un graduale spostamento del tempo perturbato verso occidente e verso l’iberia, e tra l’altro in attesa di un possibile aggancio atlantico della medesima circolazione tra fine seconda ed inizio terza decade. Un tale quadro evolutivo è caldeggiato un pò da tutti i vari principali modelli e segna, sintetizzando, il corso di una fase certamente ad impronta autunnale, a tratti perturbata o variabile e tendenzialmente governata da correnti non fredde di matrice meridionale. Scrutare fino a fine decade è già un modo di andare molto oltre per cui trovo lecito non guardare ulteriormente in là nel tempo, anche in ragione del fatto che la seconda decade appare ancora tutta da scrivere. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 6/7 ed è eloquente nel descrivere un contesto governato da una circolazione ciclonica mediterranea, figlia della saccatura e dell’affondo in atto, ancora a struttura baroclina ed evolutiva ma, per come rappresentato dalla simbologia, nell’imminente stadio maturativo che tende a strutturarla come vortice e come struttura barotropa, nonché in lento spostamento retrogrado (simbologia blu) e destinata a possibile successivo aggancio (simbologia viola)…

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