Editoriali Slider — 30 Gennaio 2022

Se esaminiamo la situazione emisferica e quella del jet stream da qui a fine prima decade di febbraio deduciamo che non sussistono scossoni tali da modificare la fisionomia che sta coinvolgendo continente e mediterraneo da qualche tempo. In linea generale detta situazione contempla un influente forcing occidentale ondulato con strutture anticicloniche tra il vicino atlantico e lo stesso continente. Con una tale configurazione il tempo della penisola non può che essere quello che sta tra relative stagnazioni anticicloniche ed impulsi freddi destinati principalmente alla penisola balcanica e che rasentano i nostri settori adriatici. L’incipiente impulso che sta per scivolare velocissimo lungo la medesima penisola balcanica e destinato a coinvolgerci in parte, non mancherà certamente di produrre un transito di instabilità e di segni invernali, prevalentemente sui settori dell’adriatico ed al sud, ma, per quanto sopra indicato e poiché associato ad un intenso flusso nord-ovest/sud-est, non potrà anche che finire per salutarci in fretta e per defilarsi verso est o sud-est. Il disegno fornisce la situazione prevista in quota nell’immediato inizio mese e mostra, appunto, l’affondo descritto in rapido spostamento verso sud-est. Il profilo del grande flusso occidentale, che inquadra una apprezzabile ondulazione tra oceano e continente, identifica anche, però, un intenso corso ovest-est con significativo gradiente barico tra il sub-tropicale ed il vortice polare, con un vortice polare relativamente compatto e con un contesto, di conseguenza, non favorevole a quei rallentamenti che spezzano il grande flusso occidentale e che attivano spinte ben più meridiane. Una tale configurazione è sottolineata dalla simbologia che contestualizza l’intenso flusso che risale verso nord-est sull’oceano e che ridiscende verso sud-est sull’europa orientale. Anche per coloro che sperano nei famosi stratwarming il trend appare, almeno per i prossimi 8-10 giorni, abbastanza deludente, anche se va detto che il rapporto causa-effetto tra stratwarming ed afflussi freddi in mediterraneo è una condizione ideale e relativamente rara in quanto non è detto che uno stratwarming abbia ripercussioni sul VP e non è detto che se le ha scateni afflussi freddi alle nostre longitudini. Peraltro è altrettanto vero che il freddo può arrivare anche senza apprezzabili stratwarming, come la storia del grande freddo del febbraio ’56 insegna. Alcuni prestigiosi modelli segnalano che la situazione descritta e possibile protagonista della prima decade di febbraio potrebbe subire una modifica in senso invernale ad inizio seconda decade, ma, evidentemente, c’è tempo per per riparlarne…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi