Editoriali Slider — 29 Aprile 2025

Dopo, per qualcuno, la moltitudine di cicloni che ha interessato l’italia negli ultimi giorni, il tempo tende a stabilizzarsi. In verità, io, di cicloni, non ne ho visti. Ho visto infiltrazioni e gocce fredde. Personalmente non ascolto e non leggo tutto quello che sulla rete compare con titoloni, a mio parere spesso fuorvianti, e definizioni, sempre a mio parere, inappropriate, perché avverto, nei medesimi titoloni e nelle medesime definizioni, il senso dell’enfasi finalizzata alla raccolta di pubblico e non alla fornitura di corretta informazione. Magari mi sbaglio. Qualcuno, però, mi spieghi il motivo per il quale in certi canali o siti o pagine si deve sempre parlare di cicloni quando neanche sono presenti dei cicloni e mai di infiltrazioni, depressioni o gocce fredde; oppure si deve parlare di medicane quando non esiste la benché minima traccia di medicane e si scambia un ciclone mediterraneo di segno extra-tropicale per un medicane che è tutt’altra cosa, completamente diversa. Come fa a non venirmi spontaneo di diffidare di articoli, a mio parere assai fantasiosi, che trattano del pericolo di fenomeni estremi a 10 giorni, o di quello che di estremo avverrà nella prossima estate; o che parlano di supercelle quando si tratta di multicelle; o che, come sopra scritto, usano sempre, nel caso di semplici depressioni o persino di non cicloni, il termine ciclone? Io sono fatto così; amo la meteo, la sua scienza, il suo rigore, le sue regole, la sua corretta informazione ed anche il corretto atteggiamento nell’esporla. Amo meno quello che, in proposito, mi pare più vetrina che sostanza. Ma magari, lo ripeto, mi sbaglio. Ad ognuno, tra coloro che mi leggono, il libero giudizio o la libera opinione in proposito. Tanto la faccenda, ammesso che il sottoscritto abbia un minimo di ragione, non esistendo un controllo, non cambierà. Chi parla di superallerte e di supercicloni invece che di tempo perturbato e di depressioni continuerà a farlo, chi parla di supercelle invece che di semplici temporali a multicella continuerà a farlo, e così via. E non è che non dormirò comunque. Venendo alla situazione meteo si conferma ampiamente quanto precedentemente visto, ed ovvero una stabilizzazione nel segno di un promontorio afro-mediterraneo, con, come è naturale che sia, anche un certo rialzo delle temperature. E la faccenda dovrebbe resistere sino almeno ai giorni 3/4 maggio; dopodiché, con ancora molta dose di incertezze in proposito, è da tenere presente la possibilità di un indebolimento del campo anticiclonico per gli effetti di una spinta dai mari del nord. Ma vedremo. Il disegno si riferisce alla situazione generale riferibile ai giorni 2/3 maggio che indica in modo chiaro l’espansione dinamica sopradetta ed ancora presente in mediterraneo occidentale e con le azzorre completamente estranee a detta situazione stabile, mentre le frecce piccole intendono accennare alla possibilità che nei giorni successivi possa determinarsi un moderato affondo lungo l’europa occidentale, e con aggancio della circolazione depressionaria sul vicino oceano, ancora, però, da decifrare nei termini di possibilità, intensità, grado di incisività per l’area mediterranea, e durata (acc…ho parlato di spinta, affondo, aggancio di depressione, e non di cicloni…)…

Pierangelo Perelli

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