Scrutando le carte di previsione sino ai primi di marzo sembra che l’inverno abbia, oramai, poco da dire. Quanto attiene al freddo appare chimerico e lontano, e, a meno di sorprese marzoline con ritorni di inverno assai tardivi, i freddisti possono mettersi l’anima in pace. L’attuale corso moderatamente anticiclonico con altrettanto moderata estensione di un promontorio sul continente ha, e per come precedentemente indicato, assai ben poco favorito il richiamo di masse d’aria orientali. In altre parole l’esteso polo freddo dislocato sull’europa orientale non ci ha considerato più di tanto, rimanendo confinato su quelle terre. Il medesimo, intorno a metà terza decade, e per come ci dice il disegno della situazione generale prevista per quei giorni, risulta ancora lì presente, praticamente rappresentando l’unico strappo di un VP per il resto ben compatto. Ecco che per quanto attiene al tempo delle nostre zone non possiamo che considerare la tendenza verso un corso mediamente occidentale, moderatamente ondulato e caratterizzato da modeste infiltrazioni atlantiche. Di fatto l’alta pressione sul continente andrà gradualmente perdendo di consistenza, provando a riprendersi, senza eccessi, in pieno oceano, e con la conseguenza di un disegno ovest-est, fatto appunto di modeste ondulazioni e della possibilità, probabilmente almeno sino ai primi di marzo, del classico tempo occidentale variabile…
Pierangelo Perelli

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