Editoriali Slider — 19 Giugno 2022

Il problema è sempre quello. Con un azzorriano che, ogni tanto, ci prova (come qualche giorno fa) ma che non trova il modo di affermarsi in modo duraturo, e con la componente africana dello stesso sub-tropicale sempre assai vivace, diventa difficile poter godere di un’estate gradevole e, ogni tanto, anche interrotta da fasi atlantiche più instabili. La competizione tra spinta oceanica ed africano va molto di moda ed è, anche in questo periodo, l’elemento protagonista. Così come lo stesso elemento è e continua ad essere un dilemma anche per i calcoli fisico-matematici dei modelli, tra momenti in cui l’atlantico sembra poter sfondare e momenti in cui tutto rientra e riprendono quota le quotazioni del muro anticiclonico. Detto muro è così presente da rendere relativamente illusorie le prospettive di affondi legate a rimonte anticicloniche sino alla groenlandia ed all’islanda. Tuttora, infatti, la configurazione euro-atlantica vede una discreta rimonta dell’azzorriano in oceano con il conseguente affondo lungo le coste occidentali del continente e fino a ridosso della spagna, ma vede anche il promontorio africano occupare il mediterraneo ed ostacolare detto affondo fino al punto di trasformarlo in una sorta di semi-cut/off bloccato e persino parzialmente in retrogressione. Quanto lo stesso affondo, sulla base di una certa vivacizzazione dello zonale ad una certa latitudine, riuscirà a diventare una moderata ondulazione negativa in grado di procedere verso est o nord-est ed erodere, più o meno parzialmente, l’area anticiclonica mediterranea, è dato di saperlo ancora fino ad un certo punto, giacché regna, al riguardo, un discreto grado di incertezza. Alla luce delle ultime emissioni si può tuttavia e per fortuna, ritenere che, alla fine e seppur con modi non così rapidi e significativi, la spinta atlantica possa, in qualche modo, proporre un disegno euro-oceanico in generale ciclonicamente più incisivo e tale da, intorno ai giorni di metà decade, segnare un certo indebolimento dell’anticiclone, quanto meno sul nord-italia ed associato ad un flusso occidentale relativamente instabile. E ci fermiamo qui perché addentrarci in quello che potrebbe essere il finale di mese o l’immediato inizio di luglio equivarrebbe a fare della letteratura fantasy. Il disegno con la simbologia a supporto si riferisce alla situazione prevista in quota intorno ai gironi 24/25, ed ovvero alla situazione della fase in cui si potrebbe registrare quel più o meno temporaneo indebolimento dell’africano sopra descritto…

Pierangelo Perelli

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