Editoriali Slider — 18 Luglio 2025

Guardando le mappe previste da qui a fine mese non posso far altro che ribadire il contesto di un mese di luglio molto meno estremo ed anomalo del mese di giugno, e molto più in linea con gli standard stagionali. In tal senso e viste certe osservazioni di lettori al riguardo ancora una volta devo anche precisare che non faccio previsioni ma, da appassionato, altro non faccio che commentare, per pura passione e divertimento, quanto vedo nelle mappe dei vari istituti. La previsione meteo la fanno i servizi meteo ufficiali e riconosciuti dei meteorologi con tanto di analisi approfondite supportate da modelli fisico-matematici e da strumentazione; non spetta o non dovrebbe spettare agli appassionati, per quanto anche un pò esperti, sulla rete e sui social. Una cosa che vale e che dovrebbe valere per tutti i campi della scienza, e non solo. Perché continuo a ritenere che luglio stia riservando una estate più in linea allo standard rispetto a quella di giugno? Beh, non perché abbia offerto chissà quali azzorre; ma perché ha offerto ed offrirà anche nei prossimi giorni una configurazione generale euro-atlantica priva di vere e proprie durature spinte sub-tropicali da onda di calore mediterranea e di quelle che portano a valori molto alti o estremi anche o soprattutto sul nord-italia. Una di queste l’ha offerta giugno. Luglio sta offrendo, è vero, momenti con temperature alte al sud, tant’è che nei prossimi giorni il sud soffrirà temperature ben alte. Ma le soffrirà; 1) in un quadro in cui certe temperature le vede il sud e non il centro-nord, come è più logico che sia in estate; 2) in un quadro mediterraneo o dell’italia di giorni, fatto di variabilità o di oscillazioni, con momenti di disturbi atlantici con anche apprezzabili raffrescamenti; 3) in un quadro del mese in cui il sub-tropicale, seppur con momenti di estremi rialzi barici, ha mantenuto e manterrà detti rialzi barici non oltre una certa latitudine; 4) in un quadro del momento in cui sussiste l’approssimarsi di una saccatura dal nord atlantico e lungo l’europa occidentale, destinata tanto a produrre instabilità e raffrescamenti, quanto un preliminare richiamo anticiclonico pre-frontale dinamico foriero di aumenti della temperatura, anche notevoli, temporanei. La mappa della situazione generale prevista intorno ai giorni 22/23, ed ovvero in un momento di massimi di caldo al sud di questa fase più calda temporanea, nel suffragare dette osservazioni, è estremamente chiara. Vi si nota l’ennesima saccatura di una corrente groenlandese che, da tempo, interessa buona parte del continente e che tende a progredire verso sud o sud-est; e vi si nota, appunto, la conseguente risposta del sub-tropicale che aumenta i suoi valori barici e che produce una sorta di fiammata temporanea al sud. Il tutto da inquadrare in una di quelle fasi che l’estate di luglio più classica ha visto chissà quante volte nella storia del mondo. E, per di più, da inquadrare nell’ambito di una evoluzione destinata, poi, a generali raffrescamenti nel medio o medio/lungo termine (vedi, rappresentata dalle frecce grandi, la transizione del jet-stream dei 250 hPa, dai giorni 22/23 ai giorni 25/26)…

Pierangelo Perelli

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