Editoriali Slider — 08 Novembre 2021

L’azione del vortice mediterraneo guiderà, e senza freddo quanto piuttosto con un rinforzo del richiamo sciroccale, la settimana. Poi, come detto in precedenza, la salita in cattedra dell’anticiclone atlantico dovrebbe sbarrare ulteriormente la via dell’atlantico, operare una azione anticiclonica di segno assai meridiano e, di conseguenza, mutare drasticamente il quadro. Prima di parlare del freddo che potrebbe risultare in relazione c’è, tuttavia, ancora da scrivere un libro. Per arrivare al prossimo fine settimana o a metà mese manca, infatti, un bel pò di tempo. Tuttavia non possiamo neanche nascondere il fatto che, in maniera tra l’altro abbastanza uniforme, i modelli stanno caldeggiando ipotesi di segno settentrionale e, pertanto, orientate ad afflussi freddi. Abbastanza scartata la possibilità che detto blocco di segno oceanico possa finire per risultare effimero o di breve durata e subito aprire verso occidente e accolta la più credibile possibilità che lo stesso, invece, resista e resista con pulsazioni successive, l’ipotesi che l’inizio della seconda metà del mese regali una fase più o meno lunga di impulsi da nord o nord-est, non appare così remota. L’unica cosa che è da vedere e che potrebbe ostacolare le stesse azioni fredde è una invadenza eccessiva dello stesso anticiclone con la possibilità che la strada del freddo finisca per essere confinata ad est. Ma rimane il fatto che, dai freddisti, le più recenti emissioni non possono che essere accolte con favore. Non possono, al contrario, essere accolte con favore, a meno di vorticizzazioni sul mediterraneo centro-occidentale degne di tale nome, da tutti coloro che hanno bisogno delle tipiche precipitazioni. Ma vedremo. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno ai giorni 14/15, delineando la classica situazione rex-blocking che vede l’alta pressione ergersi in direzione di isole britanniche e scandinavia e che vede l’aria fredda dell’europa settentrionale o nord-orientale spingersi sino alla conseguente classica e moderata azione depressionaria in mediterraneo centrale. Detta prima azione fredda potrebbe, in verità, finire per risultare di breve durata, e questo per gli effetti di una chiusura della stessa strada del freddo ad opera dell’alta pressione (vedi trend rappresentato dalle frecce relative), ma occorre dire che l’ipotesi che detta invadenza anticiclonica possa essere durevole è ostacolata dal contesto di successive ulteriori spinte bariche positive verso nord sull’alto atlantico a favorire la persistenza del blocco ad ovest e la genesi di nuove spinte fredde (vedi frecce grandi in alto). Ed insomma, pur dicendolo con tutte le riserve del caso, dal prossimo fine settimana potrebbe iniziare un periodo più o meno lungo di affondi settentrionali e di un tempo più invernale che autunnale…

Pierangelo Perelli

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