Il ritorno del caldo dopo un periodo di temperature persino sotto media identifica la seconda vera ondata di calore della stagione. Leggo del ritorno all’estate dell’africano dopo un periodo di estate in linea con quella di una volta, ma, in verità, quella di parte di luglio non è stata l’estate di una volta o quella tipicamente azzorriana. Le azzorre, infatti, non si sono caratterizzate con la classica espansione verso ovest ad abbracciare buona parte del mediterraneo ma si sono caratterizzate con massimi sul medio-alto atlantico ed a ridosso dell’europa centro-nord occidentale a supportare una corrente dominante nord-ovest o groenlandese capace anche di affondi. Da cui il regime moderatamente instabile con aria mite o, in alcuni casi, fresca. I prossimi giorni intendono appartenere a tutt’altra storia ed a quella, appunto, che delle azzorre non vede neanche l’ombra e che vede, invece, una solida affermazione del sub-tropicale di segno afro-mediterraneo. Tutto questo corrisponde ad una variazione del profilo del grande flusso occidentale, favorevole al determinarsi di una moderata onda negativa a largo in oceano e di una altrettanto moderata onda positiva all’altezza di mediterraneo ed europa centrale. Avremo, in questo modo, rialzi termici apprezzabili, anche se le punte più alte le subiranno l’europa occidentale e poi l’europa centrale. Se osserviamo il disegno della situazione generale prevista intorno ai giorni 11/12 notiamo ancora presente proprio detto profilo. Lo notiamo, tuttavia e rispetto ai giorni precedenti, con qualche elemento di disturbo in più, sia per effetto di diminuzioni bariche in quota ed in loco e sia per effetto di una modesta saccatura atlantica che, presente ad ovest delle isole britanniche, sembra voler guadagnare posizioni verso sud-est. Un quadro del genere può far pensare, correttamente, ad una certa riduzione graduale del caldo ed alla possibilità che, intorno alla metà del mese, si possano anche determinare le condizioni di una certa variabilità se non di un aumento di instabilità sul nord o sul centro-nord. Tuttavia lo vedremo, anche perché non tutti i modelli presentano una tale prospettiva, per quanto l’ipotesi di una riduzione del caldo da metà mese con certi elementi di cambiamento del contesto generale, non appaia così remota…
Pierangelo Perelli






























