Editoriali Slider — 06 Luglio 2021

La strada che ci conduce a metà mese potrebbe essere quella di qualcosa che sa un pò meno di africano ed un pò più di atlantico. Nulla di accomunabile, salvo sorprese, ad un vero break e, tanto meno, ad una fase critica della stagione. Inutile ripetere la filastrocca delle temperature che, nonostante determinate sbuffate oceaniche, si mantengono ben elevate al sud. Il sub-tropicale, quando anche si distribuisse in modo da non essere conforme ad ampie onde africane e si distribuisse secondo un profilo più uniforme, si estenderebbe comunque così abbastanza in latitudine da continuare a conglobare in modo ben saldo il mediterraneo meridionale. Ma, più a nord, quanto sembrano indicare i modelli fornisce l’idea di un flusso occidentale relativamente ondulato, tendente a tenere un pò a freno le propulsioni del ramo africano. Non è poco tutto questo; non è poco perché l’estate di un anticiclone ben disposto in oceano e, ancor meglio, associato ad un forcing groenlandese nord-ovest/sud-est, è quella più clemente di un flusso che arriva dall’atlantico e di effetti da subsidenza meno intensi. Nel disegno la freccia rossa rappresenta il profilo sintetico della situazione in atto, conforme ad un sud-ovest assai stabile sul centro-sud e che vede il temporaneo rinforzo di un’onda africana. Ma la freccia blu, con il disegno generale, rappresenta l’esito della evoluzione che ci conduce ad inizio settimana prossima e che vede l’affermarsi, appunto, di quella fisionomia più clemente sopra descritta. In essa si nota l’assenza di vere e proprie sparate di caldo che risalgono da sud e si nota un quadro di onde, o di infiltrazioni oceaniche, a ridosso dell’arco alpino, certamente distanti ma poi neanche tanto, tant’è che l’area ciclonica ben attiva ad est delle isole britanniche potrebbe essere quella che affonda più e meglio delle sue precedenti, sino alla possibilità di una certa destabilizzazione, stavolta su tutto il centro-nord. Mi viene di dire troppo bello per essere vero, ma non bisogna mai non considerare, in detti casi, anche il lato negativo della medaglia, costituito dalla possibilità che certi contesti siano potenzialmente in grado di causare, localmente, temporali di una certa entità. In ogni caso i forecast del momento rendono assai credibile la possibilità persino di un certo temporaneo guasto intorno a metà mese. E se il dopo metà lo vedremo, risiede nelle probabilità che, passata questa temporanea fiammatina in atto, il corso del periodo 9-15 luglio possa davvero essere caldo si ma più gradevole e più variabile…

Pierangelo Perelli

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