La settimana in corso del perfetto flusso occidentale poco ondulato ed associato ad una certa relativa influenza dell’anticiclone atlantico lascerà spazio, tra fine prima ed inizio seconda decade del mese, a qualcosa di ben diverso e ben più movimentato. Il rapido evolvere nella direzione di un contesto ad ampie onde detterà i termini di un cambiamento mediterraneo nel segno di una preliminare onda anticiclonica di matrice africana ma arrendevole e non in veste di blocco e di un immediato successivo deciso affondo oceanico. Nulla di eclatante per il periodo ma certamente il profilo di una fase assai meno stabile di quella in corso, con la possibilità di un guasto, più o meno generalizzato ma più deciso sul centro-nord, e, forse e nel contempo, probabilmente in grado di richiamare altri impulsi instabili successivi. Occorre mettere in gioco un richiamo di correnti meridionali premonitrici, prodotto della ritornante sud-occidentale disposta tra l’onda africana e la saccatura in movimento dalla francia e dall’iberia, che potrebbe risultare temporaneamente stabilizzante, ma, come già detto, non di blocco. Sembra, infatti, che la dominante di traino sia quella atlantica da ovest e che, pertanto, tutto il sistema sia destinato a procedere da ovest ad est. I modelli denotano la possibilità che detta rimonta anticiclonica, sempre temporaneamente, sia in grado di caratterizzare una disposizione assai positiva ed in veste di cut-off anticiclonico continentale sul nord-est europeo e sia in grado, conseguentemente, di caratterizzare anche un esteso cut-off ciclonico complementare, tuttavia in una configurazione molto decentrata a levante e, forzata verso oriente, non in grado di assumere connotazione retrograda. In questi casi mai dire mai, ma se ci atteniamo alla modellistica delle ultime emissioni, dobbiamo ammettere, sostanzialmente, il corso di una prossima settimana atlantica ed a tratti ben instabile, con passaggi perturbati e con l’occasione per precipitazioni. Il disegno, che segna la situazione prevista in quota tra l’11 ed il 12 maggio, dà l’idea della saccatura atlantica che coinvolge il mediterraneo e la penisola; la simbologia, a sua volta, vuole indicare, in termine di flussi, sempre in quota, la transizione tra la fase attuale (frecce grandi viola) e quella di inizio settimana (frecce grandi blu) e vuole indicare, con le frecce piccole, la dinamica barica evolutiva associata…
Pierangelo Perelli

16 luglio 2025…prosegue l’estate senza eccessi di caldo…
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ivan
E’ da un pò di tempo che va delineandosi una tendenza ad una propensione dell’anticiclone oceanico a posizionarsi nel braccio di mare tra il sud della groenlandia e l’islanda