“Tra atlantico e rimonte del sub-tropicale” è l’espressione che bene sintetizza il corso del tempo di questo inizio di aprile, ancorato ad un grande flusso di alta quota che muove da sud-ovest e che, nella media troposfera, si traduce in una successione di onde comprensive di apprezzabili rimonte anticicloniche. La rimonta che si profila per i prossimi giorni, e del solito promontorio dinamico afro-mediterraneo, è davvero marcata ma, sulla base della dinamica sopra indicata, non dovrebbe essere duratura. La relativa mobilità e la spinta occidentale o sud-occidentale tendono, infatti, a far muovere dette onde ed a determinare, pur nel contesto di ondulazioni di una certa ampiezza, l’alternanza che contraddistingue le situazioni mobili o semi-mobili. Ecco, allora, profilarsi, per la prossima settimana, l’affondo ed il transito di una saccatura, ancora da definire nei termini di estensione, direzione precisa ed intensità, ma certamente capace di allontanare il respiro caldo da tarda primavera che è atteso per il week-end. Dopo detto transito di instabilità potrà quindi essere la volta della stabilizzazione temporanea legata alla nuova onda anticiclonica che il disegno, riferito alla situazione generale prevista per fine prima/inizio seconda decade, mostra disposta tra vicino oceano ed iberia. Saremo, a quel punto, intorno a metà mese, curiosi di verificare se certe prospettive attuali di lungo termine ed indicative di un cambiamento nella direzione di una spinta settentrionale instabile, si stanno concretizzando…
Pierangelo Perelli

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