La gradevole estate di fine luglio continuerà ancora nei primi di agosto, sostenuta da una bella corrente groenlandese capace anche di produrre, seppur in maniera non conclamata, disturbi o affondi mediterranei. Uno di questi è quello di questo fine settimana, che non mancherà, certamente, di determinare una nuova ondata di instabilità sul settentrione o sul centro-nord. Il fatto, poi, che detto affondo potrebbe essere l’ultimo della serie non esclude che, almeno sino ai giorni 5/6, la stagione sia in grado di mantenere le temperature entro un certo limite. Il ritorno ad una estate con le temperature conseguenza di stabilità da sub-tropicale ben presente o, addirittura, da rimonte in sede mediterranea, è, comunque ed inevitabilmente, dietro l’angolo. Si tratta solo di capire in che termini. Ovvero con quali valori barici e con quale fisionomia di profilo il flusso dominante in quota, che corre tra il sub-tropicale e le depressioni oceaniche, andrà a ricollocarsi rispetto all’attuale sua disposizione che lo vede correre da nord-ovest a sud-est. In ogni caso appare assai probabile che la gradevole corrente oceanica, sostenuta da una struttura azzorriana ben disposta in atlantico ed influente, torni ad accompagnare una fisionomia decisamente più estiva con recuperi anticiclonici a tutte le quote, nei termini ancora tutti da decifrare e che, naturalmente, vedremo. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista nei giorni 5/6, presenta ancora il corso atlantico azzorriano in atto, mentre la simbologia serve a proporre l’ipotesi del successivo cambio di circolazione, quale quello di un flusso dominante in quota che tende a ruotare in senso antiorario ed a conseguente risalita di latitudine all’altezza del mediterraneo…
Pierangelo Perelli






























