La lunga fase anticiclonica, determinata da una sorta di rex blocking in grado di deviare le infiltrazioni oceaniche verso nord-est e di mantenere un contesto climatico torrido ed associato a correnti orientali, tende al termine. Nel complesso non si intravedono, peraltro e nel medio, cambiamenti in grado di produrre guasti duraturi e significativi ma sussiste, comunque, l’evidenza, di un trend orientato nella direzione dell’indebolimento dell’anticiclone, di un suo ritiro e di uno spostamento dei massimi del sub-tropicale verso occidente. La moderata apertura associata a tale evoluzione potrà aprire la strada, nel corso della settimana, ad una infiltrazione atlantica capace di produrre, nel suo graduale trasferimento da nord-ovest a sud-est, un passaggio di instabilità ed una certa flessione termica, più concreti al nord e nelle zone interne del centro. Un possibile cambiamento, ben più significativo, potrebbe, poi, prendere le mosse in oceano nel corso della settimana successiva o del 5 settembre, in un ambito di forecast ancora tuttaltro che definiti ma, comunque, e in generale, maggiormente ancorati a dinamismo meridiano e alle possibilità di una conseguente saccatura oceanica pilotata verso le basse latitudini ed il mediterraneo. La discordanza che i modelli evidenziano riguardo al grado di longitudine coinvolto da tale influenza ciclonica non invoglia a descrivere certezze ma consente comunque di ipotizzare almeno due possibilità: quella di un rialzo barico in europa occidentale con un afflusso instabile di matrice settentrionale diretto da nord a sud lungo la penisola; quella di un rialzo barico in oceano con conseguente genesi di una sacca o di un vortice ben più spostato ad ovest e sull’europa occidentale. In entrambi i casi merita considerare poi anche le tendenze associate di un sub-tropicale poco propenso a ritiri e, invece, piuttosto voglioso di estensioni ed abbracci di latitudini medie o medio-alte, tali da poter produrre blocchi e ristagni delle stesse configurazioni cicloniche suddette. La figura illustra le due ipotesi evolutive segnalando, con i colori e le frecce grandi, l’infiltrazione nord-sud lungo l’europa centro-occidentale e con le linee e le frecce piccole la sacca oceanica in sviluppo a ridosso della francia ed ostacolata nel suo tentativo di movimento verso levante…

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Marco Patitucci
finalmente