Editoriali Slider — 26 Aprile 2025

La penisola è interessata da una classica fase da infiltrazioni di aria più fredda in quota, anche sottoforma di vere e proprie gocce fredde, che muovono da nord o nord-ovest, prevalentemente lungo l’adriatico, ma con la possibilità di traiettorie più spostate ad ovest. Non si tratta di chissà che cosa; si tratta infatti di cosa modesta o moderata, ma, quanto basta, dato il periodo climatico/stagionale, per attivare, nel corso soprattutto delle ore pomeridiane, nuvolosità associata a rovesci sparsi, più presenti lungo l’adriatico e nelle zone interne. Detta classica situazione da instabilità moderata non ha nulla a che vedere con cicloni e con perturbazioni organizzate; semmai con linee di instabilità. In scienza ed in meteo è doveroso dare le definizioni corrette alla faccenda; e d’altra parte, e per fortuna, da questo punto di vista, le carte non mentono e non si prestano, quanto meno per chi la meteo un pò la conosce, ad interpretazioni grottesche. Questa situazione, che persisterà ancora per un paio di giorni, è, comunque, destinata poi a sfumare ed a lasciare spazio a qualcosa di molto più stabile. E questo in virtù di una graduale affermazione di un promontorio iberico/mediterraneo, certamente capace di operare una transizione verso un periodo, più o meno duraturo, di tempo decisamente più caldo ed anticiclonico. Ho scritto più o meno duraturo perché detto periodo più stabile potrebbe persistere sino intorno ai giorni 3/4 od oltre, ma con il quadro della minaccia di un affondo settentrionale dopo il 4 maggio. E’ ancora, tuttavia, troppo presto per avere certezze in proposito, per cui vedremo. Il mio disegno indica la situazione generale prevista a 48/72 ore; mostra, in modo evidente, sulla fascia meridionale del mediterraneo, il residuo delle ultime moderate infiltrazioni suddette (con le traiettorie di dette infiltrazioni rappresentate dalle due frecce blu), mentre l’affondo in atlantico è destinato ad evolvere in cut-off ed a rimanere ad ovest dell’iberia (per come indicato dalla relativa simbologia). A loro volta tutte le varie frecce rosse sono da interpretare come rappresentative del quadro evolutivo del fine mese, che vede l’affermazione dell’influente promontorio iberico suddetto, ed anche una espansione azzorriana in corrispondenza dell’europa nord-occidentale…

Pierangelo Perelli

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