Disastri d'Italia — 16 Settembre 2016

SOZZAGO -”Certo è che se questo è il modo di operare in caso di calamità naturali o di incidenti imprevedibili, c’è solo da sperare che non ne avvengano, o pregare che qualche santo provveda…”.

A parlare senza “peli sulla lingua”, è il sindaco di Sozzato, Franco Fossati. Lunedì pomeriggio gli effetti dell’esplosione al pozzo petrolifero Trecate 24 si sono fatti sentire anche in paese. “Abbiamo avvertito per qualche odora l’odore, acre e persistente, e il rumore, come di un aereo che per tutta la notte, avesse rombato sulle nostre teste.

E poi la pioggia “nera”, che per fortuna ci ha lasciato in ricordo soltanto alcuni aloni oleosi nelle pozzanghere”.

Ciò di cui Fossati si stupisce però, “E’ l’assoluta mancanza di informazioni ufficiali.

A tutt’oggi, nonostante si parli di operazioni di “monitoraggio” in corso per circa 40 chilometri quadrati intorno alla zona dell’incidente, non ho avuto il “piacere” di vedere nè di sentire nessuno.

Ho cercato di mettermi in contatto con le autorità competenti e con l’Ussl, per avere indicazioni sul comportamento da seguire, ma anche in questo caso non sono riuscito a sapere nulla”.

Già da mercoledì mattina, il sindaco ha fatto affiggere un avviso in paese, in cui si invita la popolazione a non consumare i prodotti dell’orto. “Una misura precauzionale – spiega – adottata di mia iniziativa, semplicemente per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, almeno fintanto che si riuscirà a saperne di qualcosa di più.

Sono pienamente d’accordo sul fatto che sia inutile creare ingiustificati allarmismi, ma agire con leggerezza o lasciare la popolazione nel dubbio è ancora peggio…”. Polemico, Fossati, anche sulla sua esclusione dalla riunione, svoltasi martedì scorso a Cerano, fra gli amministratori dei comuni interessati dagli effetti dell’incidente al pozzo.

“Non voglio pensare che Sozzago sia ritenuto un paese di serie “B”… Tengo comunque a precisare che io, di quella riunione, non conoscevo proprio l’esistenza.

Non avrei quindi neppure potuto essere nelle condizioni di scegliere se “autoinvitarmi” oppure no”.

Nel frattempo, si cerca di tracciare un primo bilancio. “Fortunatamente – dice il vicesindaco Mario Bosetto – pare che, in paese, l’agricoltura non abbia subito danni, almeno non visibili.

Certo che, per capire se i microrganismi del terreno sono stati intaccati, ci vorrà del tempo…”.

Nessun problema anche ai frutteti dell’azienda Fonio.

“Non prevediamo alcuna perdita – dice Mauro Nuvolone – .

In questo periodo dell’anno, infatti, le gemme sono ancora chiuse, la vegetazione è ferma.

Fosse accaduto solo tra un mese…”.

E la gente? Come ha vissuto i giorni dell’emergenza? “Sinceramente – esordisce Franca Vivacqua, della tabaccheria di via Rosina – l’unica cosa che ho avvertito è stato il rumore, sordo e continuo.

Come quello di una pentola in ebollizione…”.

“Il petrolio è arrivato anche da noi, eccome – dice invece Pietro Rosina – Ho dovuto lavare tutto il cortile: sulle piastrelle si vedeva benissimo l’alone untuoso lasciato da quella pioggia nera.

Per non parlare della puzza.

Sono uscito in campagna e la sentivo addosso, sulle labbra…

E poi ci sono gli orti.

Come dobbiamo comportarci?

Seminarli, correndo magari il rischio di dover buttare via tutto?”.

SERVIZIO DI LAURA CAVALLI

Share

About Author

Meteo Sincero

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi