Editoriali — 06 Agosto 2014

Dopo un mese di luglio caratterizzato da ben poche giornate soleggiate, in molti, sia turisti che albergatori, confidano in un agosto stabile e soleggiato che possa permettere il regolare svolgimento delle ferie estive. Sarà effettivamente così oppure l’instabilità avrà ancora una volta la meglio? Per rispondere a questa domanda, facciamo riferimento alle mappe del modello CFS che mostrano le anomalie previste nel corso del prossimo mese.

Seguendo questo modello, le speranze di un agosto stabile si riducono al lumicino: sono infatti previste anomalie termiche principalmente negative sull’Italia, come mostrato dalla figura 1, in particolare al centro-nord si prevedono anche 2 gradi in meno rispetto alla media degli ultimi 30 anni, situazione leggermente migliore al sud. Anche le precipitazioni sono previste più abbondanti del normale al settentrione, specie sulle Alpi, mentre sono previste più scarse al sud, come indicato nella figura 2. Dal punto di vista della pressione atmosferica, sull’Italia non sono previsti grossi scarti rispetto alla media, come riportato dalla figura 3, occorre però evidenziare l’anomalia positiva sulla Scandinavia, zona in cui l’estate sta risultando veramente calda.

anomalie temp agosto

 

Figura 1: Anomalie temperature al suolo nel mese di agosto

anomalie prec agosto

Figura 2: Precipitazioni previste per il mese di agosto

anomalie press agosto

Figura 3: Anomalie della pressione per il mese di agosto

Con queste premesse, cerchiamo di fare il punto su come potrebbe essere il mese di agosto in Italia. Partiamo dall’anomala alta pressione che ha interessato la Scandinavia negli ultimi 30 giorni: è proprio questo il fattore principale che ha causato un luglio instabile sulla nostra penisola e l’alta pressione scandinava pare non voglia abdicare neanche nel mese di agosto, spalleggiata da un’anomalia negativa sull’Atlantico che potrebbe causare infiltrazioni sia da nord est che dall’Atlantico sull’Italia con tempo spesso instabile al centro-nord e sugli Appennini, alternato a giornate più calde e soleggiate, in particolare al sud e sulle Isole maggiori. Il periodo migliore su tutta la penisola dovrebbe essere in seconda decade, anche se non si escludono comunque temporali pomeridiani su rilievi, mentre una perturbazione più intensa potrebbe presentarsi in terza decade, con precipitazioni sparse un po’ovunque: in ogni caso si escludono periodi anticiclonici e caldi di durata superiore ai 4-5 giorni, perché le correnti atlantiche sembrano essere ancora troppo forti per permettere lunghi periodi caldi.

Con questo è tutto, auguro buone vacanze a chi sta per partire per le ferie ma un augurio va anche a coloro che sono costretti a rimanere in città, che spesso risultano più penalizzati dalle lunghe fasi di caldo africano.

Enrico Bocchino

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