Editoriali Slider — 12 Luglio 2020

A dispetto di alcune indicazioni sulla ipotesi che l’africano possa acquisire forza mediterranea verso la fine del mese anche i forecast di questa mattina forniscono l’idea di un mese destinato a scorrere fino alla fine con i modi con cui ha intrecciato un patto ideale con le azzorre. Detto patto si rifà alle cosiddette estati di una volta, ovvero quelle con poca influenza del ramo africano e con influenza dominante di un anticiclone atlantico, solido ma, nel contempo, non completamente invulnerabile agli strascichi di saccature in moto dal nord-atlantico in direzione dell’europa sud-orientale. L’azione di un anticiclone ben disposto ma non così esteso e senza valori barici eccessivi, combinata a quella di un flusso atlantico nord-ovest/sud-est, capace, con periodici moderati assi di saccatura, di lambire il nostro nord-est in primis, dettano le condizioni di una stagione, al netto degli eventuali temporali anche forti ma fisiologici, persino gradevole. Naturalmente vedremo se, effettivamente, luglio proseguirà sulla base di dette condizioni. Quasi certamente lo farà almeno sino a terza decade inoltrata. Il disegno illustra la situazione prevista in quota a circa 72 ore, ovvero a metà mese, indica il nuovo moderato cedimento barico legato al procedere di un nuovo asse di saccatura e fornisce anche, in modo chiaro, l’idea del contesto generale evolutivo sopra descritto.

Pierangelo Perelli

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