Paganella — 14 Dicembre 2013

11 FEBBRAIO 1956

LUNGHE FILE DI AUTOMEZZI BLOCCATI SULLE STRADE DI GRANDE COMUNICAZIONE

Milano 11 Febbraio 1956

La neve che dopo la tormenta della scorsa notte era continuata a cadere copiosa fino a mezzogiorno,
cessando poi nelle prime ore del pomeriggio, ha ripreso a scendere fitta stasera.
La città è tutta coperta da uno spesso candido lenzuolo alto fino a 25cm.
La temperatura si è ulteriormente abbassata e l’atmosfera è resa estremamente rigida dal gelo pungente.
Nonostante i provvedimenti adottati dal comune, il traffico è ostacolato e la circolazione resa molto difficile dall’insidiosa crosta di ghiaccio formatasi nelle vie dopo il passaggio degli spazza neve: 12 scopatrici, 20 spartineve e 16 fra sabbiatrici e salatrici sono in funzione dalle prime ore di stamane impegnando con gli spalatori 1200 operai.
I treni provenienti dal Brennero, dal Veneto e dalla Svizzera, sono giunti alla stazione centrale con oltre 4 ore di ritardo.
Altri ritardi di due ore e mezzo hanno subito i convogli provenienti da Roma.
per l’insidia delle strade gelate si sono avuti a lamentare numerosi incidenti, specialmente alla periferia: 
parecchie persone hanno dovuto essere ricoverate all’ospedale per ferite o fratture.
Il traffico è semi – paralizzato sulle vie di grande comunicazione come la camionale per Genova, la via Emilia e la strada dei laghi, dove centinaia di automezzi sono rimasti bloccati per lunghe ore.
In un tratto della campagna che fiancheggia l’autostrada Milano – Torino, al 26° chilometro dalla capitale lombarda sono stati visti stamane vagare nella vasta distesa nevosa tre lupi.
La segnalazione è stata telefonata da un automobilista che ha anche precisato al Comando della polizia stradale che le tre belve, evidentemente affamate, si stavano appressando alla scarpata del nastro stradale dell’importante arteria.
La nevicata in corso ha causato un grave incidente stamane sulla Padana Superiore.
Un camion e una automobile sono venuti a collisione e, mentre gli autisti dell’autocarro hanno riportato solo lievi ferite, dei tre occupanti la vettura, il trentaquattrenne Gustavo Furia è deceduto, e gli altri due, Silvio Pontiroli di 31 anni, e Carlo Dominelli di 30, sono stati ridotti in fin di vita.
Il freddo continua implacabile anche in tutta la regione veneta.
A Venezia il termometro è sceso nella nottata fino a -10.2 e la bora ha raggiunto la velocità di 110 chilometri orari.
La città è ammantata di neve e la viabilità è oltremodo pericolosa.
I rifornimenti hanno potuto svolgersi con regolativa regolarità, salvo per il latte.
L’inconveniente è stato determinato dallo scoppio quasi simultaneo, dovuto al gelo di quarantamila bottiglie di latte sulle cinquantatremila giunte dalla terraferma al Tronchetto per essere caricate sui motoscafi e distribuite in città.
Il danno si aggira sui dieci milioni.
La navigazione in laguna è sempre assai precaria.
Al largo del Tronchetto sono state soccorse tre persone che, su una piccola imbarcazione, erano rimaste in balia delle onde, altre 5 persone che presentavano sintomi di assideramento, bloccate su una draga del Genio civile nella canaletta presso l’isola di San Michele, sono state soccorse dai vigili del fuoco. 
Dopo lunghe ricerche stamane sono stati ritrovati e portati in salvo Delfino Pinton e Sergio Scarpa che si erano smarriti su una leggera imbarcazione nelle acque lagunari verso la terraferma.
In città sono segnalati diversi casi di morbillo e di paritite.
In terraferma il traffico stradale è seriamente ostacolato.
Sulla riviera del Brenta una motoleggera sulla quale si trovavano il venticinquenne Antonio Pavanello e il diciannovenne Pietro Tognetto si è rovesciata.
Il Pavanello è morto sul colpo, il Tognetto invece è stato ricoverato all’ospedale in gravi condizioni.
A Musile di Piave il cacciatore Primo Montagner ha avuto le mani completamente congelate.
A Bolzano, nuova eccezionale ondata di freddo e vento fortissimo in Alto Adige.
Temperature minime: al Brennero, 30 sotto zero;
a Monte Elmo 32 sotto zero;
a Sesto Pusteria, meno 29; 
a Brunico meno 24;
a Dobbiacco meno 20;
al Passo Giovo, meno 27;
al passo di Resia, meno 25;
al Rolle meno 24;
a Soprabolzano, meno 22.
Nell’alta Val Gardena dai 25 ai 30 sotto lo zero.
Paralizzato il traffico sulle strade ricoperte da ghiaccio o da banchi di neve accumulata dalla furiosa tormenta.
Quasi tutte le scuole della zona sono chiuse.
A Trieste, cessata la caduta del nevischio, continua a imperversare violentissima la bora, la temperatura si mantiene bassa.
Sull’altopiano, stanotte la bora ha raggiunto raffiche di 156 chilometri orari, mentre il termometro è sceso a diciotto gradi sotto zero.
A Cremona il termometro è fermo sui 10 gradi sotto zero.
Un incidente è avvenuto ieri sera al teatro Ponchielli: il vento ha spalancato una finestra di un abbaino tra le quinte ed un turbinio di neve e di vento gelido si è riversato sul palcoscenico mettendo lo scompiglio fra i cantanti.
A Bologna nevica ininterrottamente da oltre 24 ore; la neve ha raggiunto l’altezza di 34 centimetri.
I treni sono transitati con notevoli ritardi: il diretto Milano – Lecce con 81 minuti;
il Milano – Roma con 27; l’Ancona Milano con 30; il Roma – Venezia con 50; il Roma – Milano con 70; 
la Freccia del Sud con 30, il Brennero – Roma con 30; il Milano – Roma con 50.

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