Nevica, traffico in crisi ma sciatori soddisfatti Un’altra spruzzata di neve ieri su Te rino c cintura. E’ la prima del “ÌR, la quarta nella stagione dopo le tre a «avallo fra novembre e dicembre scorsi. La perturbazione è stata preceduta da un brusco calo della temperatura e da un progressivo annuvolamento del cielo, per giorni interi terso c azzurro. A Torino è ricomparsa la nebbia; l’oscurità ha costretto gli automobilisti a viaggiare a luci accese per quasi tutto il giorno. Nel primo pomeriggio è cominciato a nevicare. La precipitazione è slata abbondante nel Pinerolesc, in Val di Susa, nel Cinerese e sulla collina di Moncalieri. Ecco, comunque, un breve panorama della situazione. PINEROLO — Nevica da ieri mattina, il traffico automobilistico si svolge con difficoltà. La neve, ghiacciata in alcuni punti, causa sbandamenti alle autovetture. I mezzi antineve dellB Provincia e dell’Anas lavorano ininterrottamente per sgomberare le carreggiate. La polizia stradale che disciplina 11 traffico nei punti nevralgici ha consigliato l’uso delle catene per gli autoveicoli che s’ inoltrano nelle vallate. SESTRIERE — Dopo tanti giorni di sole, ieri mattina al Colle del Sestriere le condizioni atmosferiche sono mutate ed è cominciato a nevicare. La precipitazione ha migliorato le piste di sci che erano in stato di precarietà non solo al Sestriere, ma in tutte le località turistiche delle alte valli del Chisone e di Susa. La visibilità è poca a causa della nebbia, le strade sono percorribili solo con catene. MONCALIERI — La neve, farinosa e asciutta, ha coperto verso il tardo pomeriggio di ieri tutto Moncalierl e i comuni limitrofi. La circolazione è difficile soprattutto nella zona collinare: in molti tratti le strade sono ghiacciate e percorribili solo ad andatura ridotta. Nel centro storico, a Testona e a Borgo Santa Maria il traffico è rallentato dalla scivolosità del fondo stradale. IVREA — Nevica dalle 8 di ieri su tutto il Canavese. Mentre nella mattinata la neve è scesa lentamente, nel pomeriggio ha preso a cadere intensamente. In Valchiusella, in serata c’erano 10 centimetri; ad Andiate e sulla Serra in generale, il manto nevoso è più sottile. BARDONECCHIA — Da ieri a mezzogiorno nevica in tutta la Valle Susa. Dopo oltre un mese di sole e di bel tempo, ai centri sciistici dell’Alta Valle finalmente gli imprenditori, gli albergatori e gli sciatori non imprecano più contro il tempo sfavorevole: la neve ha raggiunto uno spessore di quindici centimetri a Bardonòcchia, Cesana, Sauze d’Oulx, Clavicre, Sestriere. In serata, la nevicata è aumentala di intensità. A Bardonecchia, l’Associazione degli Albergatori e l’Azienda di soggiorno hanno indetto, per il 21 e 22 gennaio, un torneo internazionale di bridge, organizzato dalla Fib di Torino, con la partecipazione di giocatori francesi. Ci sarà anche una sfida bridge-rama tra Torino e Grenoble. RIVAROLO CANAVESE — Dal pomeriggio di ieri nevica intensamente anche su Rivarolo e su tutto il Canavese. Problemi per il traffico. Difficoltà soprattutto per gli abitanti della Valle di Forzo, a causa del divieto di transilo sulla strada per Arcando e Forzo. I carabinieri di Ronco, che devono far rispettare l’ordinanza, hanno proibito il transito allo scuolabus, e pertanto gli alunni della vallata di Forzo, sono stati costretti a protrarre le vacanze. Stamane, ima delegazione di valligiani, con la giunta di Ronco in testa, si recherà dall’assessore alla viabilità della Provincia Bozzello, per una manifestazione di protesta.

Persone citate: Ronco

LaStampa 12/01/1978 – numero 9 pagina 6

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

È ritornata la neve su tutto il Nord Italia Un po’ di sollievo nelle stazioni sciistiche Aosta, 11 gennaio. Ig. g.) Nevica in Valle d’Aosta dalle prime ore di stamane. Le precipitazioni sono abbondanti sopra i mille metri di altitudine; a Cervinia sono caduti durante il pomeriggio circa venti centimetri di neve, mentre a Courmayeur il manto nevoso ha superato i trenta centimetri. Nevica pure a Cogne, Gressoney, Champoluc, La Thuile, Champorcher e Pila. Ad Aosta la neve ha appena imbiancato i tetti e le strade, ma è stata sufficiente a rallentare il corso della circolazione veicolare. Il traffico appare difficoltoso anche nelle vallate laterali, a causa del fondo stradale ghiacciato. Rallentata pure la circolazione sulle statali dei Trafori e sull’autostrada, dove però non sono per il momento obbligatorie le catene. Per gli operatori turistici, sono finite le preoccupazioni: da alcune settimane in tutti i centri sportivi valdostani si lamentava la carenza di neve, tanto da temersi una crisi per l’attività turistica invernale. (p. Biella, 11 gennaio. m.) Nel Biellese stama¬ ne sono caduti pochi centimetri di neve, che non hanno creato intralci al traffico. E’ ripreso a nevicare, con notevole intensità, nelle prime ore della notte. Un abbondante innevamento è atteso dagli sciatori sui monti, dove la neve ultimamente scarseggiava. Al Lago del Mucrone sono in funzione le piste dell’Anticima e Busancano, mentre è chiusa quella del Camino. A Bielmonte lo spessore della neve è ridotto sul versante meridionale, ma sono in funzione tutti gli impianti. Cuneo, 11 gennaio. (g. r.) Dalle 13,30 di oggi è iniziato a nevicare in provincia di Cuneo. La temperatura — molto rigida nei giorni scorsi, con punte fino a 10 gradi sotto sero — è salita stabilizzandosi sullo zero, e specialmente in montagna la precipitazione nevosa sta assumendo proporzioni notevoli. A Cuneo questa sera lo spessore nevoso ha raggiunto i dieci centimetri; altrettanti a Limone Piemonte — dove la neve, farinosa, era attesa da tempo per gli impianti sciistici —, ad Entracque, Borgo S. Dalmazzo, Valdieri. Al Colle di Tenda e al valico della Maddalena il manto nevoso è più consistente, e la precipitazione è accompagnata da una tormenta di vento molto forte. I mezzi dell’Anas sono in funzione già dalle prime ore del pomeriggio e anche a Cuneo gli speciali mezzi antineve e spruzzasale stanno percorrendo le strade principali del centro urbano e delle frazioni. Domodossola, 11 gennaio. (a. v.) Le invocazioni degli operatori turistici, che temevano di dover chiudere gli impianti sciistici, sono state esaudite: da stamane nevica abbondantemente su tutta la zona dell’Ossola. A Macugnaga, Santa Maria Maggiore, Formazza e negli altri centri della valle, sono già caduti più d; trenta centimetri di neve, e non accenna a smettere. La nevicata ha fatto la gioia delle comitive di inglesi, tede schi, olandesi che, dopo la partenza di tutti i turisti italiani, sono rimasti completamente padroni d°.\ campo a Macugnaga. Stamane, nonostante il brutto tempo e la visibilità scarsa, gli inglesi si sono riversati a centinaia sulle piste del Moro, a tremila metri di quota. Cortina, 11 gennaio. Nevica a Cortina e sull’inte ra zona dolomitica dal mezzogiorno di oggi, alle quote superiori ai 400 metri. Lo strato nevoso fresco ha raggiunto 27 centimetri nel fondovalle e sui passi. La strada statale 51 d’Alemagna è rimasta bloccata per circa un’ora, in seguito a un incidente stradale avvenuto in località Valle di Cadore. Un camion carico di legname ha sbandato in curva, a causa del ghiaccio, e si è posto di traverso alla carreggiata, scontrandosi con un altro automezzo: nessuno, fortuna tamente, è rimasto ferito. Il transito si svolge nella provincia di Belluno in maniera abbastanza regolare ma con l’uso delle catene o pneumati ci da neve.

LaStampa 12/01/1978 – numero 9 pagina 11

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Neve nell’entroterra e molti incidenti Vento sulla costa, allagamenti a Savona Quaranta centimetri di neve in Val Bormida e nel Sassellese – Si transita solo con le catene (Dal nostro corrispondente) Savona, 11 gennaio. (n. s.) Sono improvvisate mutate le condizioni del tempo in tutto U Savonese. Pioggia, neve, gelo e vento contraddistinguono queste ultime ore della giornata arrecando intralci non indifferenti al traffico. Dalla metà pomeriggio nevica fittamente in tutto l’entroterra, dalla Val Bormida al Sassellese. Già questa sera, nonostante l’intervento degù spazzaneve su tutte le arterie, compresa l’autostrada Savona-Torino, è necessario l’uso delle catene. Sulla nazionale Piemonte, tra Cadibona e Cairo, numerosi automezzi, pesanti, slittati sulla neve,.si sono messi di traverso ostruendo la carreggiata. ‘- Numeróse autogrù comprese, quelle dei vigili dei. fuoco, sono al lavoro per rimuovere i mezzi. Sul posto si trovano anche carabinieri e agenti della Stradale. A Urbe, come a Sassello, Cairo, Cengio e Corcare la neve ha raggiunto i 40 cm di altezza. Anche a Calizzano e Bardineto, dopo un violento tzmporale, ha cominciato a nevicare. Spruzza te di neve anche ned’immedìato retroterra di Savona. . Su tutto il litorale, invece, pioggia accompagnata da for¬ ti raffiche di vento. Le navi in porto hanno dovuto rinforzare gli ormeggi, mentre allagamenti si sono verificati nelle zone basse di Savona. La pioggia che cade incessante dal primo pomeriggio ritarda purtroppo i lavori di risanamento della parete rocciosa che sovrasta l’Aurelia nella zona di Vadoria tra Albissola Mare e Savona, per cui si teme che la statale n. 1 non possa essere riaperta al traffico, come previsto, entro la giornata di sabato.

LaStampa 12/01/1978 – numero 9 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Soddisfatti sono invece gli albergatori: al Mottarone si rilanciano le settimane bianche Novara, 11 gennaio. ] <r. s.) Dopo undici giorni di I sole è tornato il maltempo: | dalle prime ore di stamane | vnevica su tutto il Basso Nova- i Srese. I santi di gennaio che nel Novarese sono chiamati «mercanti di neve» hanno fatto puntualmente il loro dovere. Con la neve però i soliti guai: le difficoltà, per quanto concerne la circolazione si sono subito avvertite. Un camion si e rovesciato, alle 9 sulla provinciale Novara-Biandrate nei pressi di San Pietro Mosezzo; automezzi di ogni genere sono usciti di strada, per il fondo sdrucciolevole. L’incidente pia spettacolare è accaduto nel pomeriggio sulla statale Torino-Milano nei pressi di Trecate: due autotreni che procedevano in opposta direzione si sono urtati finendo entrambi nella scarpata. ‘ — Tutto il disio è ricoperto da uno strato spesso 10 centimetri, e sulla statale litoranea il traffico procede con molta difficoltà: numerosi autocarri che portano combustibile verso l’Ossola sono bloccati ai lati delle carreggiate. In Valstrona la precipitazione ha già raggiunto i 15 centimetri e la circolazione va facendosi precaria: come su tutte le arterie collinari è consigliabile l’uso delle catene. La nevicata ha ridato un po’ di fiato agli albergatori dell’Ossola (ne parliamo a pagina 11) e a quelli del Mottarone che, proprio per mancanza di neve avevano dovuto assistere all’esodo della clientela verso altre località. A Stresa e al Mottarone si spera in un rilancio delle set Umane bianche, un’iniziativa i alla quale quest’anno, per la prima volta, hanno aderito anche una ventina di alberghi del capoluogo. In pratica, una settimana di sci al Mottarone costa da un minimo di 125 mila lire in albergo di media categoria, a un massimo di 210 mila in quelli di lusso; la quota comprende la pensione completa, le tessere per la funivia e quella per gli impianti di risalita, ed infine due ingressi in una discoteca di Stresa. — Nevica fittamente (dopo più di un mese) anche nel Verbano. A Cannobio i primi fiocchi sono caduti intorno alle 5,30 e nel pomeriggio il manto nevoso ha raggiunto i 10 centimetri; 10 centimetri anche a Premeno, dove nevica da stanotte. Squadre dell’Enel con- frollano le linee per evitare interruzioni della corrente, Nel Basso Verbano sta ne vicando da oltre dodici ore. Secondo segnalazioni del «113», la circolazione è particolarmente difficile sulla Statale biellese, dove il fondo è ghiacciato e nevica copiosamente, la visibilità è ridotta e la velocità media è sui 25-30 chilometri. La situazione è invece migliore sulla Statale del Sempione, anche se occorre procedere con molta cautela. • Le condizioni del traffico sono definite difficilissime sulle provinciali del Vergante e fra Castelletto. Borgoticino e Pombia. Nella località al di sopra dei 400 metri occorrono le catene. Non si segnalano incidenti di rilievo, all’infuori di qualche tamponamento; una vettura è finita contro un muretto di recinzione nei pressi di Meina; altre due sono entrate in collisione sul piazzale di San Carlo, ad Arona. — Dalle prime ore di oggi nevica anche su tutta la ValI sesia, con grande «sollievo» I degli albergatori locali. Infatj ti, la neve caduta ai primi di l dicembre era quasi scomparsa e le piste risultavano al li! mite della praticabilità. La circolazione automobili| stica procede a rilento. Le ‘ condizioni delle strade sono l discrete, anche se un po’ | ovunque sono segnalati tamponamenti che hanno provocato lievi danni alle carrozzerie delle auto. I mezzi spartineve sono impegnati da questa mattina a ripulire l’intera rete viaria valsesiana. In serata la neve ha rag giunto i HO centimetri ad Alagna, i 20 a Scopello, i 10 a Borgosesia.

L’ECCEZIONALE NEVICATA A MILANO L’ECCEZIONALE NEVICATA A MILANO Bloccati e treni 1 MILANO — (r.<Lm.) Un’eccezionale nevicala abbattutasi su Milano e Lombardia ha praticamente paralizzato la citta, provocando una situazione analoga a quella che sconvolse Bologna a fine novembre dello scorso anno. Erano anni che nell’alvo di poche ore. dalle 21 di ieri alle 5 di stamane, non si registravano su Milano oltre 25 centimetri di neve. La circolazione in centro è difficoltosa, mentre è addirittura drammatica sulle tangenziali e in periferia, dove auto e camion sono in difficolta. In molto tratti si sono formate stamane vere e proprie colonne di mezzi bloccai i Il ritardato impiego degli spazzaneve rende ancora piU drammatica la situazione. a| gravatasi anche per la caduta di molli fili della rete elettrica di tram e filobus e treni. Oli aeroporti milanesi sono chiusi. Non funziona la ferrovia Nord e ciò ha comportato per decine e decine di migliaia di pendolari l’impossibilita di raggiungere I posti di lavoro. Soltanto sulle autostrade, sia pure lentamente, il traffico e discreto. La polizia stradale ha an- nunciato che sulla MilanoOenova ci sono stati numerosi tamponamenti e che altri se ne sono avuti sulla Milano-Bergamo-Brescia. CUNEO – tg d. m.) Continua anche stamane a nevicare su tutto U Cuneese. Nel capoluogo, alle 8. lo spessore aveva raggiunto i 15 centimetri. 25 al Col di Tenda dove sono obbligatorie le catene. 20 centimetri a Limone. 30 al Colle della Maddalena. AOSTA — tg. gì Cielo in prevalenza nuvoloso In Valle d’Aosta dove Ieri è nevicato su tutta la zona. A Cervinia sono caduti una trentina di centimetri di neve mentre a Courmayeur il manto nevoso ha superato 1 venti centimetri. E’ nevicato anche a Oressoney. Champotuc. Pila. La Thuile. Nelle vallale laterali sono obbligatorie le catene. ASTI — tv. mj Intensa ne¬ vicala nella notte su tutto l’Astigiano. Nella Valle Bormida sono caduti 30 cm di neve. I servizi pubblici che collegano la provincia con ti capoluogo subiscono font ritardi. 8USA — tg d t La neve è caduta anche su tutta la Valle di Susa. A Bardonecchia ha raggiunto 125 cm; a Claviére 30: al Sestriere 30: a Sauze d’Oulx 25. In quota lo N|M\sM»ri* «• quasi doppio

StampaSera 12/01/1978 – numero 10 pagina 2

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Abbondanti nevicate Anche ieri è nevicato su Torino e l’intera cintura. Precipitazioni abbondanti in collina, ma soprattutto sulle Alpi centro-occidentali. A Bardonecchia sono caduti finora 35-40 centimetri di neve fresca In paese e sulle piste; a Sauze d’Oulx 30 centimetri, a Clavière 40. al colle del Sestriere 30: tutte le strade oltre gli 800 metri sono percorribili con catene. A Pragelnto e a Prali il manto nevoso ha toccato 25 centimetri, altrettanti se ne misurano a Balme. Ceresole ed Usseglio. Il servizio antivalanghe della Regione Piemonte segnala pericolo di caduta di slavlne e valanghe nelle valli Sesia e dell’Ossola dove la nevicata ha raggiunto i 70-80 cm. Vi è pericolo di interruzioni di strade e vie di comunicazione. Nei centri Invernali del Sestriere, delle Valli di Lanzo e dell’alta Valle di Susa sciatori e imprenditori turistici sono soddisfatti, la nevicata in corso permette la ripresa della stagione turistica, minacciata fino all’altro ieri dalla mite temperatura e dalla poca neve.

LaStampa 13/01/1978 – numero 10 pagina 6

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

L’Italia del Nord, in testa Milano, è paralizzata per la nevicata Alla Montefibre di Verbania mille lavoratori in integrazione 15 giorni a causa della neve r o o nl al i o. , ; e i e ri o i eio o n o a a nn a oo oiii, e, ai s, 0 a i, nnaae di a na oee di nue. a ao, eiio. ia tro ia (Dal nostro inviato speciale) Verbania, 12 gennaio. L’abbondante nevicata della scorsa notte è stata, indirettamente, la causa del blocco del settore nylon della Montefibre di Verbania: per un paio di settimane, più di mille lavoratori dovranno restare in cassa integrazione in attesa che i macchinari intasati dal polimero raffreddatosi appunto per la «fermata» vengano smontati e ripuliti. Nel reparto nylon, la lavorazione è a ciclo continuo su tre turni giornalieri di 300 ; j operai ciascuno: una fermata, anche per breve tempo, trattandosi di materiale che scorre liquido a temperatura elevata, provoca il raffreddamento e quindi il consolidamento sia nelle condutture che nei 240 «blocchi». La «fermata» della lavorazione è avvenuta stamane alle 4, essendo venuta meno la forza motrice che aziona gli impianti. A causa dell’abbondante nevicata della scorsa notte, i cavi dell’alta tensione che portano energia allo stabilimento Montefibre di viale Azari, si sono spezzati a due chilometri dalla fabbrica, verso il Monterosso. Lo stabilimento è alimentato anche da una centrale termica autonoma che fornisce parte dell’energia elettrica e che interviene con un automatismo chiamato «parallelo» quando per un qualsiasi motivo si interrompono le forniture esterne. Stamane l’operazione, piuttosto complessa, per cause che nessuno sa spiegare, non è riuscita e lo stabilimento si è fermato. Per altri reparti, I l’inconveniente non ha avuto, ripercussioni se non un ritar- i do nell’avviamento degli im- j pianti; nel settore nylon, invece, i reparti filatura, stiro e rifinitura, sono rimasti bloccati dal polimero che fermo nei tubi e raffreddatosi, si è consolidato. Non è la prima volta che questo inconveniente si verifica alla Montefibre: era accaduto un paio d’anni or sono occasione di uno sciopero massiccio. Anche allora, per riavviare gli impianti, si è dovuto smontare le condutture e ripulire i «blocchi», un lavoro che si era protratto per una quindicina di giorni. Non è detto tuttavia che i 1000 e più operai dei settori nylon rimarranno inattivi per due settimane. Spiega Arturo Todisco, dell’esecutivo di fab brica: «Pensiamo di poter riattivare una quindicina di blocchi ogni giorno, consentendo un graduale ritorno al lavoro nella misura di una sessantina di operai nei tre turni». Alla Montefibre sono occupati attualmente 3150 lavoratori, un migliaio dei quali (indipendentemente da quelli colpiti dalla fermata odierna) a turno in cassa integrazione. C’è molta incertezza sul futuro di queste maestranze: da tempo si parla di smobilitazione, di difficoltà economiche. La tredicesima non è stata ancora corrisposta e i salari di gennaio sono in forse. Piero Barbe Milano, 12 gennaio. (m.f.j Milano dovrebbe essere abituata alla neve, ma i venti centimetri caduti in poco più di 24 ore, fino alle cinque di stamane, hanno quasi completamente paralizzato la città. Chi doveva provvedere allo sgombero delle strade non ha agito con la necessaria -prontezza, ed a farne le spese sono stati i milanesi, che stamane hanno dovuto affrontare una serie incredibile di difficoltà per raggiungere il luogo di lavoro. I mezzi pubblici su rotaia, specialmente in periferia, sono stati più volte bloccati da scambi che non funzionavano o da alberi caduti sulle linee di alimentazione. Perfino gli autobus, molto più agili rispetto ai mezzi a percorso fisso, hanno dovuto fermarsi. In più punti i passeggeri sono scesi e hanno spinto i pesanti mezzi. Secondo i calcoli dell’Atm, stamane circolava poco più del 30 per cento dei | mezzi normalmente in servizio. Tutto ciò avrebbe potuto essere evitato, se i responsabili dell’Amnu (azienda municipalizzata nettezza urbana) avessero deciso di intervenire un po’ prima. Le « lame » ed i primi duecento uomini hanno infatti cominciato a sgomberare le strade solo poco prima delle 4, a 24 ore dall’inizio della nevicata. In mattinata avanzata l’azienda ha predisposto interventi massicci, con tutti gli uomini a disposizione, quasi 2500, e le 60 « lame » in dotazione. I danni provocati dall’eccezionale nevicata non sono comunque stati limitati a qualche disagio. A Bareggio, 17 chilometri ad Ovest del capoluogo, è scoppiata una tubatura di gas, provocando la interruzione del rifornimento a sette Comuni della zona. A Senago, a Nord di Milano, la neve ha provocato il crollo del capannone in cui ha sede il grissinificio di Aldo e Carlo Del Grosso. Alcuni dipendenti che al momento del crollo, poco dopo le 3,30 di stanotte, stavano lavorando all’interno dello stabilimento, sono riusciti a mettersi in salvo grazie ad uno di loro che, sentito un preoccupante scricchiolio, ha avvertito i colleghi. In numerosi punti, specialmente verso Nord e in Brianza sono cadute linee elettriche e telefoniche, provocando l’isolamento di interi paesi. Critica la situazione anche sulle autostrade, in particolare su quella per Genova, dove il traffico è consentito solo con catene, e su quella dei laghi. Le stazioni ferroviarie periferiche di Greco, Lambrate e Porta Garibaldi sono state bloccate per tutta la giornata a causa del mancato funzionamento degli scambi. Numerosi anche i convogli, carichi di pendolari, bloccati dalla neve alle porte della città. Roma, 12 gennaio. Continua, a causa del maltempo, il blocco totale del trafficò aereo sul Nord Italia. Gli aeroporti di Linate e del- la Malpensa a Milano, quello di Caselle a Torino e gli aeroporti di Genova e Venezia, sono chiusi a causa delle pessime condizioni del tempo. L’Alitalia, che in un primo tempo — in attesa di un mutamento delle condizioni meteorologiche — aveva provveduto a posticipare i voli in partenza dal « Leonardo da Vinci » per gli scali interessati, è stata costretta a sopprimere diversi voli. Genova, 12 gennaio. Il centro di Riva Trigoso, sulla Riviera Ligure di Levante, è rimasto questa sera completamente paralizzato per circa mezz’ora a causa di ima violentissima grandinata. I chicchi, grossi come noci, hanno provocato danni alle carozzerie di alcune au to, infranto qualche vetro, ma soprattutto hanno imbiancato i tetti e le strade come se su Riva Trigoso fosse caduta la neve. Sul passo del Bracco, poco lontano da Riva Trigoso, la circolazione è possibile solo con le catene. Anche nella riviera opposta, quella di Ponente, piove e nevica abbondantemente. Nell’entroterra ligure cade pioggia mista a neve. Ha provocato lo straripamento di alcuni torrenti nel Chiavarese e a Cavi di Lavagna. Lecco, 12 gennaio. (g.p.g.) Un operaio di una impresa lecchese, Luigi Pane, 45 anni che nel pomeriggio lavorava con delle ruspe per cercare di liberare dalle molte slavine la strada BallabioMorterone, piccolo comune rimasto completamente isolato, è rimasto travolto da un’altra slavina e ha rischiato di morire: è rimasto sepolto per circa due ore sotto la neve ed è stato salvato a fatica e appena in tempo dai compagni con l’aiuto dei vigili del fuoco di Lecco. Morterone è uno dei più piccoli (60 abitanti) e più alti comuni d’Italia, ed è tuttora isolato. I carabinieri sono all’opera per portare soccorsi attraverso sentieri. Bergamo, 12 gennaio La parte bassa dell’abitato di Foppolo, stazione sciistica dell’alta Valle Brembana, è stata fatta sgombrare questa mattina verso le undici dal sindaco del paese, Roberto Berera. L’ordinanza rileva l’imminente pericolo di valanghe che minacciano di cadere nello stesso punto in cui un anno fa cadde una enorme massa di neve provocando otto morti. Sono stati sgomberati anche un paio di condomini nella parte più alta. Gli abitanti del paese sono stati trasferiti nella zona del piazzale degli alberghi, dove si trovano circa 200 turisti inglesi e una quarantina di sciatori italiani. Cortina d’Ampezzo, 12 sen. Nel pomeriggio, la neve ha raggiunto a Cortina un’altezza di 110 centimetri e di 140 sui passi dolomitici. La strada statale 48 bis è chiusa al traffico nel tratto Carbonin-Misurina. Sono pure interrotti i passi Pordoi, Falzarego, Valparola e Cibiana, mentre le altre strade della zona sono transitabili solo con catene. Vicenza, 12 gennaio. Una slavina ha interrotto oggi la strada che da Enego porta a Valmaron, sull’altopiano di Asiago (Vicenza), a duemila metri di altezza. Trecento militari americani della «Setaf», che si trovano nella zona per le esercitazioni invernali, sono rimasti isolati. ] i j | i I I i | Milano. Piazza del Duomo ricoperta da numerosi centimetri di neve (Ansa)

LaStampa 13/01/1978 – numero 10 pagina 9

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

L’entroterra è paralizzato Cadibona bloccato tra Altare e Carcare per un autotreno di traverso – La Stradale ha portato generi di conforto agli automobilisti bloccati – Molti gli incidenti – Da un momento all’altro l’intera rete viaria interna può diventare inservibile ■ Per l’acqua minaccia di crollare un soffitto in via Fiume a Savona Savona, 1~ gennaio. (n. s.) Gran parto dell’entroterra savonese, dall’alta Val Borimela al Sassellese, è quasi completamente paralizzato per la neve, che stamane ha latto la sua comparsa anche n Savona. Nevica Incessantemente dalla scorsa notte, quasi ovunque 11 manto bianco ha raggiunto l’altezza di mezzo metro superando In alcune località anche gli 80 cm. La nazionale Piemonte è praticamente bloccata tra Altare e Curcare, nel pressi di Vispa, a causa di numerosi autotreni che, privi di catene, non riescono a muoversi, impedendo anche alle vetture in grado di procedere di proseguire il viaggio. Situazione analoga sulle rampe del Cadibona e nel pressi di Dego, dove un camion con rimorchio, sbandato in curva, si è rovesciato. Sulla Torino-Mare, tra Lesegno e Ceva, è accaduto un grave incidente. Un’Alta 2000 guidata dal francese Broges Da Silva, 53 anni, abitante a Nizza, si dirigeva verso Savona quando, probabilmente per la velocità troppo elevata è sbandata e, dopo aver invaso la corsia opposta, è finita contro un autocarro condotto da Nicola Emanuele Densa, residente ad Albissola Mari, in via Grana 10-1, e di proprietà di Diodato Santoriello, pure di Albissola. Mentre l’autista del camion 6 rimasto incolume, il Da Silva ha dovuto essere ricoverato all’ospedale di Ceva con prognosi riservata. La polizia stradale di Carcare e quella di Savona hanno soccorso, j soprattutto durante la notte, gli occupanti di numerose auto finite | fuori strada o bloccate dalla neve. ! «A molti, chiusi nelle loro vetture tu pcinne — dice il brigadiere del distaccamento di Carcare — abbiamo portalo bevande calde e coperte, altri, che avevano bambini o che erano stati costretti ad abbandonare le vetture, sono stati accompagnati nei bar dell’autostrada, rimasti aperti quasi tutta la notte». Le autogrù del soccorso stradale ed in particolare quelle dell’officina Acl di Germano Mocco di Carcare sono state Impegnate senza soste nella rimozione di vetture e veicoli pesanti; tra le altre è stata recuperata anche una Mercedes finita fuori strada all’altezza di Cosseria. Su tutte le arterie, dall’autostrada alle nazionali, provinciali e comunali, sono in funzione gli spazzaneve, che a stento riescono a tenerle aperte. Si teme però che, se la nevicata non cesserà, molte delle strade minori rimarranno bloccate entro breve tempo C’è il rischio che anche numerose frazioni montane restino isolate. L’abbondante nevicata ha provocato ritardi anche nei servizi ferroviari. Per il peso della neve si è- sviluppato oggi alla stazione di San Giuseppe di Cairo un corto circuito che ha tranciato i fili della linea Alessandria-Savona. Un convoglio passeggeri, appena arrivato, e che doveva proseguire alle 13,45 per Savona, è stato soppresso ed i viaggiatori sono stati trasbordati su un successivo convoglio parlilo alle 14,50. Poi la linea è stata ripristinata. La neve ha raggiunto anche la riviera; stamane 1 quartieri alti di Savona, ed in particolare quelli di Vallarla e della Villetta, erano coperti da cinque centimentri di neve. Poi è sopraggiunta la pioggia, che continua a cadere, accompagnata da raffiche di vento Oggi pomeriggio i vigili del fuoco sono intervenuti in aiuto di una famiglia nel cui alloggio filtrava acqua con minaccia di crollo di parte del soffitto. Si tratta della famiglia Perotta, abitante in via Fiume 7-17, composta dal pa- dre Alberto, dalla madre Carmela Liscv e dai figli Angela di 21 anni, Giuseppe di 19, Antonio di 15, Anna di 12, Nico di 10 e Mauro di 8. «Ci slamo svegliati questa notte alte 3,30 — racconta Angela Perotta — per l’acqua. L’ingresso era già allagato, l’acqua scendeva copiosa dal soffitto. Abbiamo cer- calo di mettere secchi e di asciu-gare, ma pioveva sempre di piit». I vigili sono arrivati al comando del caposquadra Gioacchino Valfré: «La situazione — dice — era veramente difficile. C’era il pericolo che II soffitto crollasse da un momento all’altro. Con l’aiuto di funzionari dell’ufficio tecnico del comune abbiamo sistemato impal- calure di sostegno e messo sul tetto una copertura provvisoria». Altri incidenti. Nei pressi di Vaneggia una «126» condotta da Virgilio Scalas, 45 anni, abitante a Vado in via Caduti della Libertà 22-6, per un colpo di vento è stata ! \ 1 \ j scaraventata contro un’auto in so-1 sta. L’automobilista è stato rico-1 verato al «San Paolo» e giudicato | guaribile in 20 giorni; con analoga prognosi è stata ricoverata anche I la signora Luciana Giordanelli, 60 ! anni, residente a Savona in via i Paganini 14-20 che, mentre andava alla stazione, è scivolata per la neve. Imperia, 12 gennaio. fb.v.) Sulla riviera del fiori pieve quasi ininterrottamente da mercoledì pomeriggio, con un totale di pioggia caduta di 46 millimetri. L’osservatorio metericlogico di Imperia ha registrato ieri sera, durante im violento temporale, raffiche di vento a quasi 100 km erari. La temperatura ha fatto registrare una minima di più 3 gn.di rispetto ai più 13 di ieri. Sulle montagne abbondante caduta di neve. Il traffico è possibile con catene al Col di Tenda :d al Col di Nava mentre continua a nevicare anche al centro sciistico di Monesi deve il manto di neve, farinosa, ha raggiunto, nella zona Alberghi, 70 cm di altezza. Ovunque sono in opera gli spazzaneve per mantenere libere le strade. Sanremo, 12 gennaio. (m. r.) Da ieri pomeriggio il maltempo imperversa anche a Sanremo. A monte Bignone (1300 m. sul livello del mare) sono caduti 10 centimetri di neve. In città piove ininterrottamente da 24 ore. Un fulmine ha fatto tremare i vetri delle case ed ha colpito la linea di alta tensione interrompendo l’alimentazione. Telesanremo ha dovuto interrompere le trasmissioni. Nel porto sono stati rinforzati gli ormeggi. La temperatura è scesa sino a livelli minimi di 3-4 gradi durante la notte. Finale Ligure, 12 gennaio, (r. e.) Su tutto li Finalese piove ormai ininterrottamente da due giorni. La pioggia è accompagnata da fredde folate di vento che hanno fatto abbassare sensibilmente la colonnina del mercurio. I torrenti Pora e Aquila non destano comunque preoccupazione e non si segnalano neppure allagamenti negli scantinati e nelle zone basse della città. Anche in Val Maremola, alle spalle di Pietra Ligure, i corsi d’acqua defluiscono normalmente verso il mare. Sia il Maremola che li Bottassano sono al di sotto del livello di guardia. Nevica nell’immediato entroterra. Al passo del Melogno ci sono quaranta centimetri di neve e la temperatura, oggi pomeriggio, era scesa a due gradi sotto lo zero. Il traffico automobilistico per la Val Bcrmida si svolge con difficoltà. Sestri Levante, 12 gennaio, (e. b.) Violenta grandinata sul litorale e nell’entroterra. La zona maggiormente investita è stata la plana di Sestri Levante e Riva Trlgoso. A Sestri Levante è straripata la Chiusa allagando negozi e scantinati. Il traffico è difficoltoso sulle autostrade e sulla statale del Bracco e di Cento Croci. La neve ha raggiunto un metro di altezza sulle alture di Santo Stefano d’Aveto. nell’entroterra del golfo Tigullio, e i venti centimetri in paese. Mezzo metro di neve si registra al passo di Cento Croci sepra Varese Ligure. Albenga, 12 gennaio. fg.m.) Piove sull’Albenganese da oltre ventiquattr’ore. La temperatura ha subito un brusco abbassamento a causa del vento di tramontana. La perturbazicne ha avuto la maggiore intensità ieri nella tarda serata e nella notte, ma l’unico inconveniente si è avuto con l’intèrruzicne dell’ i energia elettrica per pochi minuti. Spazzaneve e traffico difficoltoso lungo l’autostrada Savona-Torino. Nella notte la situazione è peggiorata (G. Ferrando) La neve ha coperto le strade dell’entroterra. Qui siamo a Vispa di Carcare

LaStampa 13/01/1978 – numero 10 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Caduta una valanga Frontalieri bloccati Caduta una valanga Frontalieri bloccati Tra Re e il confine – L’Ossola semiparalizzata – Disagio dei viaggiatori in treno per l’interruzione della linea del Sem pione IDal nostro corrispondente) Domodossola, 12 gennaio. (a.v.) L’Ossola è semiparalizzata dalla neve che anche oggi ha continuato a cadere senza un attimo di tregua. Il manto nevoso ha raggiunto i cinquanta centimetri a Domodossola e ha superato ormai abbondantemente il metro d’altezza nelle valli. In molti centri di montagna, stamane, la gente ha dovuto scavare veri e propri tunnel por uscire di casa. Nelle scuole e nelle fabbriche ci sono state elevate punte di assenteismo per l’impossibilità da parte di molti «pendolari» di raggiungere i centri del fondovalle. La transitabilità sulle strade delle valli è infatti estremamente difficile, persino con le catene-! La statale della valle Vigezzo è ostruita da una valanga caduta fra Re e il confine svizzero: L’interruzione ha messo in difficoltà centinaia di «frontalieri» che lavorano nel Canton Ticino. Quasi ovunque gli spartineve hanno aperto varchi lasciando altissimi cumuli ai lati della strada che hanno ridotto di parecchio la larghezza della carreggiata. I pullman di linea, sia pure con grosse difficolti e inevitabili ritardi, hanno svolto regolarmente il loro servizio. Ritardi di circa mezz’ora hanno accusato anche i treni sulla linea di Novara. Disagi maggiori, invece, per i viaggiatori costretti ad utilizzare i servizi sostitutivi di pullman fra Domodossola e Stresa a causa del perdurare dell’interruzione della linea ferroviaria del Sempione. na al tribunale di Novara. Oreste Rasetti, 52 anni, Borgosesia, via Fontane 63, detenuto dal 28 maggio dello scorso anno è accusato di favoreggiamento della prostitu| zione. Era stato notato troppe volte nei paraggi del «luogo di lavoro» della figlia, MaI ria Grazia, 17 anni, spoi sa-bambina di un uomo at- tualmentc in soggiorno obbli-gaio. Attraverso minuziosi controlli ed alcune testimo-nianze carpite a colleghe di Maria Grazia, i carabinierihanno appurato che il Rasettile faceva da autista: Tacconi- pagnava al «lavoro» e la rìac-compagnava poi a casa a not-te inoltrata. Del secondo episodio sono protagonisti Mario Casuccio, 45 anni, Borgomanero. viale Zoppis 31; Mario Corona, 60 anni, stesso indirizzo e la figlia tredicenne del Casucci. I due imputati dovranno rispondere di violenza carnale e lo snaturato padre, detenuto dal dicembre del 1376, anche di atti osceni in luogo pubblico.

Da Romagnano sino a Novara non c’è il pane, buio e freddo In tutta la zona è mancata l’energia elettrica dalle 4 alle 16 – A Novara un ramo si schianta sulla facciata di un palazzo: ferito il comandante delle guardie forestali Novara, 12 gennaio. (r, s.) Novara stamane era coperta da venti centimetri di neve. Per tutta la notte è nevicato incessantemente e la situazione delle strade alle prime luci di oggi appariva disastrosa. Per tutta la mattinata il traffico in città si è svolto con grande difficoltà. Non pochi automobilisti sono sluti costretti a rinunciare ai loro automezzi e si sono avviali al lavoro a piedi. Neanche i pedoni hanno avuto vita facile: faticoso camminare affondando nella neve. Gli autobus cittadini hanno accusalo ritardi di un’ora e oltre. E’ successo anche di mezzi pubblici rimasti bloccali fra la neve con i passeggeri che, armali di buona volontà, sono .scesi e hanno dato la «spintarella» per consentire la ripresa della marcia. Un fatto del genere, per esempio, si è verificato in via Grippa. Naturalmente non sono mancate le proteste da parte dei cittadini contro il Comune per lo scarso impiego di spalatori c di mezzi antineve. Il consiglio di quartiere di Santa Rita ha addirittura inviato una denuncia chiamando in causa il sindaco Leonardi, l’assessore ai Lavori pubblici Pagani c quello al Decentramento Nerviani. I rappresentanti della circoscrizione di Santa Rita e Agognate affermano che gli «inammissibili intralci al servizio pubblico» sono da addebitare al «non tempestivo intervento dei servizi di sgombero neve e che, quando questi servizi si sono messi tardivamente in moto, hanno dimostrato di essere ben poca cosa». Oltre che in citta la neve ha provocato disagi e intralci al traffico anche nelle vie d’accesso. I pullman provenienti dai centri vicini sono arrivati a Novara con notevoli ritardi. Anche i treni hanno subito gravi rallentamenti a causa di numerose «cadute di linea». La corrente elettrica è mancata dalle quattro di stamane Jino alle 16 in tutta la fascia che va da Romagnano a Fara e fino alle porte di Novara. I fornai non hanno potuto panificare. Il pane è stato portato da Novara, ma in quantità non sempre sufficiente. Oltre all’elettricità è mancata l’acqua e. ovviamente, non hanno funzionato gli impianti di riscaldamento. La neve ha provocalo un curioso incidente a Novara nel palazzo dove ha sede l’ispettorato compartimentale alle Foreste. Per fortuna tutto si è risolto senza danni gravi atta persona che lo ha subito: un grosso ramo, staccatosi per il sovraccarico di neve da un gigantesco olmo dell’allea, si è schiantato sulla facciata del palazzo adiacente, ha mandato in frantumi una fmestra ed e penetrato nella stanza dove stava lavorando il comandante della stazione novarese delle guardie forestali, Renalo Azzalini, di 34 anni. L’Azzalini, messo in allarme dal rumore provocato dal ramo che si staccava dall’albero, ha. fatto in tempo a spostarsi evitando cosi di essere colpito in pieno dal tronco. Ha riportato solo lievi tagli al volto e alle mani causati dai frammenti di vetro.

LaStampa 13/01/1978 – numero 10 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Cattive notizie dal meteorologo Giorni or sono le carte meteorologiche della circolazione atmosferica mostravano i primi segni di un mutamento in grado di determinate un sensibile peggioramento delle condizioni del tempo sull’Europa occidentale, sul Mediterraneo e sull’Italia: un’intensa depressione sulle coste orientali degli Stati Uniti stava per innescare una forte irruzione di aria artica verso il bacino occidentale del Mediterraneo. Su! giornale di lunedì anticipammo questa prognosi spiegando i motivi di un tale peggioramento e annunciando pioggia, neve e vento. Le precipitazioni al Nord Italia in due giorni hanno raggiunto e talora superato i valori medi mensili; sulle regioni centrali, invece, sono state estese ma non proprio eccezionali, al Meridione fino ad oggi piuttosto contenute. Tanto per fare qualche cifra, a Bergamo in 48 ore sono caduti 79 millimetri di pioggia, a Genova 68 e a Milano 63, contro una media di 60 millimetri mensili a Bergamo, 50 a Milano e 97 a Genova. I venti sciroccali hanno raggiunto intensità notevoli e messo in serio pericolo, localmente, infrastrutture al suolo; forti mareggiate hanno imperversato, soprattutto al Sud lungo le coste sopravvento. I venti caldi dell’Africa hanno instaurato su parecchie zone alpine condizioni propizie al manifestarsi di slavine e valanghe; gli stessi venti. uniti alla componente astronomica di marca costituiranno per qualche giorno ancora un pericolo per il verificarsi dell’acqua alta sulle lagune del Veneto. Allo sviluppo dell’intensa depressione mediterranea (un vero e proprio ciclone), originata dall’irruzione fredda dal Nord Europa, hanno concorso un effetto di «sbarramento» prodotto dalla catena alpina a certe invasioni di aria del Nord ed un effetto di «aspirazione» di masse d’aria calda dall’Africa e dal basso Mediterraneo. Questa depressione appare oggi isolata dalla sacca di aria fredda che l’aveva generata, ha assunto cioè il carattere di un vertice ciclonico che dissipa sul posto la propria energia. Trattandosi però di un vortice di recente origine, potrà ancora influenzare il tempo su gran parte del Paese, soprattutto sulla Sardegna e sulle regioni del versante tirrenico. Un certo miglioramento del tempo potrebbe manifestarsi domani sulle regioni settentrionali, ma si potrebbe trattare di un fenomeno temporaneo e, per di più, poco appariscente sulle località padane. La situazione infatti non favorirebbe neppure il dissolvimento delle nebbie, anzi queste potrebbero divenire più persistenti, generate questa volta da un ispessimento verso il basso di una estesa nube stratificata sulla Pianura Padana, ispessimento che di notte porterebbe la nube a contatto del suolo, proprio come se la nebbia questa volta venisse dall’alto. E’ difficile stabilire al mo! mento quanto potrà durare l’aI zione residua del vortice medij terraneo, anche perché le correnti dei livelli superiori dell’atmosfera mostrano la possibilità di una sua rialimentazione attraverso una nuova irruzione di aria fredda, che potrebbe manifestarsi entro la prossima settimana, al seguito di una nuova perturbazione atlantica in moto verso levante. Il vortice mediterraneo, in via di esaurimento, sarebbe così riagganciato e trasportato verso il Tirreno. Il peggioramento delle condizioni atmosferiche si manifesterebbe prima sull’alto Mediterraneo, poi sull’alto Tirreno e successivamente sull’Italia: un peggioramento del tempo con fenomeni anche intensi; un ritorno alle piogge, alle nevicate e ai venti forti. Andrea Baroni

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 9

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Ancora maltempo nel Nord Italia traffico difficoltoso, paesi isolati Il maltempo continua ad imperversare in tutto il Nord Italia. In VALLE D’AOSTA si registrano interruzioni e rallentamenti alla circolazione. Ad Aosta, dove in 48 ore sono caduti oltre 60 centimetri di neve, nella mattinata di ieri è cominciato a piovere: le strade si sono trasformate in un pantano che ha parzialmente paralizzato il traffico. Nei centri delle vallate laterali situazione ancora più difficile: sono bloccate per valanghe le strade di Cogne, Valsavaranche e Rhèmes. Interruzioni si sono avute anche sulla superstrada del Monte Bianco. Problemi causati dalla neve anche per i collegamenti ferroviari AostaPré St.-Didier. Tutta una serie di strade che collegano CUNEO con le vallate alpine sono bloccate ad una certa quota. Non si arriva alle stazioni sciistiche di Acceglio, Pratonevoso, Artesina, Rucas, Lurisia e Crissolo. Sulla strada del colle di Tenda si è accumulato uno strato di neve alto due metri e 60 centimetri: il valico di frontiera è chiuso. Le statali di San Bernardino e del colle di Nava sono percorribili soltanto dalle auto munite di catene. L’erogazione dell’energia elettrica a Ceva è sempre interrotta; la situazione è critica anche in alta Val Tanaro. Abbondanti nevicate in provincia di SAVONA: in Val Bormida il manto nevoso ha raggiunto il metro di altezza. La strada nazionale tra Savona e il Piemonte è interrotta nei pressi di Carcare. Traffico difficile anche sulla statale del Col di Nava e sull’autostrada Torino-Savona. Quasi isolati i centri dell’entroterra di Pontinvrea, Mioglia e Giusvalla, difficile raggiungere anche Millesimo, Altare e Dego. Sul litorale della Liguria ci sono state violente piogge. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Sestri Levante, Chiavari e Cavi di Lavagna a causa degli allagamenti. Ieri, un’intera giornata di pioggia ha ridotto a poltiglia gran parte della neve caduta su MILANO. Ad eccezione di alcune zone della periferia, le strade sono ormai percorribili senza particolari difficoltà. Gli aeroporti di Linate e della Malpensa sono rientrati in funzione; anche il traffico ferroviario è tornato alla normalità. Lo straripamento dei torrenti Rile e Tenore ha causato disagi e gravi danni alla periferia di Busto Arsizio. In VALSESIA i comuni di Riva Valdobbia e Alagna sono isolati a causa di una slavina caduta sulla statale 229. L’OSSOLA è sconvolta dopo l’eccezionale nevicata di questi giorni: la situazione più grave si riscontra in Valle Vigezzo che per tutta l’altra notte è rimasta completamente isolata per l’interruzione della strada statale e della linea ferroviaria che collega Domodossola a Locamo. La ferrovia è bloccata fra Re e il confine svizzero perché due elettrotreni di manovra sono rimasti intrappolati nella galleria di Olgia, i cui imbocchi erano ostruiti da slavine. Ieri, dopo 48 ore, ha finalmente smesso di nevicare a ì CORTINA, dove sono caduti i complessivamente 140 centii metri di neve. Il traffico è molto difficoltoso in tutta la zona dolomitica. Sono chiusi i passi di Falzarego, Pordoi, Sella, Rolle, Gardena e Valparola. Anche la strada Carbonin-Misurina è bloccata. In provincia di Verona è straripato il torrente Aldegà. Interi quartieri di Vicenza sono allagati. Proseguono sull’altipiano di Asiago i lavori per sgomberare la strada interrotta da una slavina: nella zona imperversa una bufera di neve che ha reso difficoltoso l’intervento. Diverse slavine sono cadute su alcune strade del FRIULI. E’ bloccata la strada tra Forni Avoltri e Sappada, in Carnia. Particolarmente difficile la situazione al valico di confine con l’Austria, a Tarvisio-Coccau. In TRENTINO continua a nevicare, la circolazione è paralizzata in numerose vallate. Valanghe e smottamenti hanno bloccato le strade in Val di Non, Val Giudicane, Valsugana, e nel basso Trentino. In Alto Adige il tratto autostradale Bolzano-Brennero è pericoloso a causa del ghiaccio. Maltempo l’altra notte in VERSILIA: in particolare fra Viareggio e Torre del Lago si è abbattuta una bufera di vento che ha provocato la caduta di diversi pini. Nubifragio a ROMA. I vigili del fuoco hanno ricevuto numerose richieste di intervento. Allagamenti sono avvenuti in centro e in periferia. La situazione più critica si registra alla Magliana. Una violenta mareggiata ha bloccato per molte ore il traffico nello stretto di MESSINA. r. s.

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 9

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Slavine, paesi isolati il traffico è nel caos Stato d’allarme in alta montagna Slavine, paesi isolati il traffico è nel caos Ancora maltempo sulle Alpi occidentali. Bufere di neve hanno isolato numerose località: in bassa Val Susa sono scoppiati temporali con grandinate. A Claviere sono caduti 180 centimetri di neve. Le precipitazioni hanno provocato numerose slavine, che ostruiscono le strade della zona, fino a Cesana. Il valico del Monginevro è chiuso. Gli amministratori di Claviere hanno protestato ieri per le carenze del celi rabineri hanno compiuto nume servizio di sgombero della neve ancora una volta del tutto insufficiente. Il colle del Sestriere è bloccato parzialmente sul versante di Plnerolo. nel pressi di Pragelato (si transita a senso unico alternatoli del tutto sul versante di Cesana. A Sauze d’Oulx sono caduti 90 centimetri di neve in paese, un metro e 40 sulle piste; al Pian del Frais la neve è alta un metro e mezzo. A Bardonecchia, 1 metro e 40 sulle piste. Sulle statali dell’Alta Val Susa la circolazione è precaria. In località Serre la Voute alcuni velsi sono messi di traverso sulla strada. La polizia stradale di Susa, 1 vigili del fuoco e 1 ca- rosi interventi in soccorso di automobilisti blcccati sulla statale del Monginevro rimasta invasa dall’acqua (abbondanti piogge sono cadute fino ai 700-1000 metri) Treni in ritardo sulla Torino-Mo tìane, da Bussóleno a Bardonec chia a causa delle abbondanti ne vicate che hanno bloccato gli scambi. A Meana in un’ora sono cadu ti 40 centimetri di neve. A Bus soleno ieri pomeriggio è scoppiato un temporale con lampi e tuo ni. In Val di Lanzo, Usseglio ] isolata da slavine precipitate ir. località Margone; bloccate anche Balme e la località di Ceresold Reale in vai dell’Orco. In Vali Germanasca sono isolate da slavi ne Prali e Ghigo di Prali. Un me tro di neve all’Aquila di Giave no

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 6

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Nell’Alto Cuneese continua a nevicare Parecchi paesi di montagna sono isolati Drammatiche conseguenze della intensa, prolungata nevicata che ormai eia 48 ore quasi ininterrottamente ha investito tutto il Cuneese. Decine di comuni isolati, linee elettriche e telefoniche interrotte, slavine precipitate in quasi tutte le vallate, i valichi di frontiera del Colle di Tenda, della Maddalena e della Lombarda chiusi al traffico. Sono isolali tutti i comuni della Valle Maira da S. Damiano Macra in poi. compreso Elva Macra, Stroppo. P.-azzo, Marmora. Acceglio e tulle le frazioni. In Valle Po sono tuttora isolati Oncino es Ostana, mentre soltanto nella serata di ieri i mezzi spartineve sano riusciti a ripristinare il traffico stradale fino a Crissolo. Situazione gravissima in tutta la Valle Grana: la strada è interrotta da Monterosso Grana, per cui sono isolate le frazioni Rossa, Sarasin, Ruà, Martin e Marobert. Si giunge a stento fino a Pradleves, dove la strada subisce un’altra grave- interruzione, per cui da ieri notte è completamente isolato il comune di Castelmagno e tutte le sue frazioni. Bloccata anche la strada per Bellino e per Pontechianale in Valle Varalta. Chianale è stato raggiunto ieri pomeriggio alle 16 dai grossi mezzi spartineve, ma continuano le interruzioni dell’energia elettrica e del telefono. L’energia elettrica manca anche a Crissolo mentre sono interrotte le comunicazioni telefoniche con l’alta valle. In Valle Gesso, una gigantesca slavina ha ostruito la strada statale 22 bis fra S. Lorenzo e S. Anna di Valdieri sd in Valle Stura — dove la precipitazione nevosa ha superato i due metri di altezza — il traffico procede con gravi difficoltà fino a Vinadlo. Oltre non è’possibile procedere, per cui sono isolati tutti i comuni dell’alta valle: Sambuco. Pietraporzio. Bersezio. Argenterà, comune che da ieri notte non è raggiungibile per telefono. Nevicate record in tutto l’arco alpino cuneese: due metri al valico di Tenda ed in città a Limone: un metro e mezzo a Pontechianale. Entracque, Crissolo: un metro a Pradleves, 80’erri a Monterosso Grana. Ieri mattina è rimasta interrotta per alcune ore la linea ferroviaria Cuneo-Limone Piemonte. Anche il traffico automobilistico nella valle Vermenagna ha subito diverse interruzioni e dal pomeriggio di ieri, è di nuovo raggiungibile il valico di frontiera del Colle di Tenda, che, tuttavia, è chiuso al transito per le perduranti interruzioni in territorio francese, nella valle Roja. Ancora pioggia e neve su tutto il Monregalese: in città, dopo 48 ore di maltempo, il manto nevoso ha abbondantenjente superato il mezzo metro di altezza, con punte di 70-80 cm sulla collina di Piazza. Il traffico anche sulle principali strade del centro cittadino è tuttora semiparalizzato e, alme no fino a quando i mezzi del servizio sgombero neve non interverranno con un’organizzazione più efficiente di quella palesata nelle prime 48 ore, resta problematico per gli automezzi privati raggiungere la parte alta della città. Notevoli i ritardi dei treni provenienti da Savona e diretti a Torino e delle autocorriere che trasportano a Mondovi i pendolari dai paesi delle vallate monregolesi. Lezioni scolastiche sospese, linee elettriche interrotte, treni in I forte ritardo e circolazione srradaI le problematica, hanno caratteriz| zato l’odierna giornata di maltempo a Ceva ed in Alta Val Tanaro. j dove nevica intensamente e senza | interruzione da oltre 48 ore. Ieri j mattina nefle scuole cittadine gli I alunni assenti erano circa il 70 per cento, poiché anche gli scuolabus non avevano potuto svolgere regolarmente il loro servizio. L’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica ha causato ulteriori disagi: nelle medie e negli istituti superiori gli studenti sono stati rimandati a casa in anticipo. A Garessio e Ormea la neve supera il metro e la situazione dei collegamenti con le borgate montane dell’Alta Val Tanaro è preoccupante, malgrado l’impiego continuo di mezzi sgombraneve. Il traffico è difficile sulla statale del Col di Nava anche facendo uso di catene, che sono pure consi¬ gliate sull’autostrada Torino – Savona nel tratto Ceva – Montezemolo – Millesimo. Dopo oltre 30 ore di precipitazione nevosa è cominciato a piovere. Il traffico su tutte le arterie è difficoltoso. La neve ha raggiunto i 40 cm o Ovada, gli 80-100 nella zona collinare e al Colie di Cremolino. Sempre sospesi il servizio automobilistico di linea e i collegamenti tra Ovada • Molare Cassinelle – Bandita – Castelletto d’Orba – Montaldeo e la Ovada Tagliole – Lerma – Mornese e la Ovada – Roccagrimalda. Numerosi spalatori e spazzaneve sono entrati in aziona per assicurare la viabilità Nell’Astigiano ieri verso le 7 ha cessato di nevicare: poco dopo per un’ora è caduta la pioggia. Nel pomeriggio sulle strade la circolazione degli automezzi è ritornata quasi normale. Non si sono verificati incidenti gravi. Dopo l’abbondante nevicata protrattasi per 24 ore è subentrata una pioggerella continua che ha sciolto buona parte della neve, miI gliorando notevolmente le condiI zioni delle strade, che ora nella zona di pianura sono tutte percor¬ ribili, sia pure con particolare cautela. Diversa, invece, la situazio ne della viabilità collinare, sia per la maggiore quantità di neve caduta sia per la natura stessa del fondo stradale. Parecchie strade comunali e vicinali sono ancora intransitabili per gli automezzi. Trenta centimetri di neve nella Langa astigiana e quindici in Valle Bormida, stato di caos sulle strade che conducono in collina. La circolazione stradale è ripresa fra molte difficoltà soltanto nella tarda mattinata, mentre la rete stradale secondaria è tuttora inagibile’ per la neve. Il tratto della statale Canelli-Asti è rimasto chiuso al traffico per due ore perché gli autotreni non riuscivjno a superare il passo del Magazzino in località Moasca ostruito da trenta centimetri di neve caduta nella notte. Dalla Langa si segnalano danni consistenti al patri| monio forestale perché il peso I della neve ha squarciato gli albeI ri. Ad Olmo Gentile il tetto di I un cascinale di proprietà del con| tadino Pasquale Ariotti è crollato. ! il danno ammonta ad oltre cinque i milioni di lire. Pioggia e nevischio a Novi Li; gure, dopo l’eccezionale nevicata I durata oltre ventiquattrore. In cit! tà. la neve raggiunge i venti cenI timetri, nella campagna i 35. Con, tinua a nevicare nella zona colliI nare e nelle vicine vallate. Alcune frazioni e cascinali in alta Val Lemme sono isolati. Disastrosa permane la situazione del traffico stradale, a causa del fondo ricoperto da uno strato di neve ghiacciata, per cui la circolazione si svolge a rilento. Sono ancora sospesi alcuni autoservizi di linea che collegano Novi Ligure ai centri collinari e alla Val Borbera. Sempre chiusi al traffico i passi della Bocchetta e della Castagnola, ove la neve supera il mezzo metro. La situazione è migliorata nelAcquese. sull’Alto Monferrato. ; dove le precipitazioni nevose si . sono trasformate oggi in una provI videnziale pioggia che in parte ha ricotto i disagi causati alla circolazione stradale dalla fitta nevicata di giovedì. Tuttavia nelle prime ore della mattinata di ieri, numerose auto sono uscite di strada finendo nei fossati laterali a causa del fondo scivoloso. | I I Cuneo. L’abbondante nevicata in una strada del centro cittadino

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Traffico semlparalizzato per le strade di Cuneo a causa dell’abbondante e perdurante nevicata (questo pomeriggio la precipitazione è giunta ad oltre 70 centimetri di neve in 48 ore) e della scarsa efficacia del servizio spartineve. In redazione sono giunte telefonate di moltissimi cittadini che hanno voluto denunciare la propria Indignazione per , l’inefficenza del servizio special* mente nelle strade laterali Bll’asse 1 di scorrimento via Roma, corso Nizza, corso Francia. Proteste che ! sono state accomunate, In controI sto, agli elogi per i mezzi dell’A! nas che sono riusciti a rendere ‘ percorribili i principali tratti del! strade statali. In effetti, mentre, per esempio, I da Borgo S. Dalmazzo — dove la I nevicata ha sfiorato il metro di alse so he oAre elo, la di altezza — si poteva percorrere agevolmente la strada statale verso Cuneo fino oltre S. Rocco Castagnaretta, all’altezza del limite «di competenza», cioè all’incrocio con la circonvallazione Gramsci, si riscontrava subito la differenza dol servizio antinevc: da questo ! punto in poi era pressocché Impossibile procedere senza affondare letteralmente nella neve non sgombrata. Cuneo. Il traffico in città è reso difficoltoso dalla neve caduta per parecchie ore

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 2

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Una muraglia di neve

Una muraglia di neve Cadibona bloccato, difficile la Sv-To, treni in ritardo Una muraglia di neve Disservizio dell’Anas sulla nazionale Piemonte – Scarsi i mezzi di soccorso – Centinaia di autotreni bloccati fra Altare e Carcare ■ I reparti della polizia stradale impegnati notte e giorno nei soccorsi – In Val Bormida oltre 80 centimetri di neve – Frazioni isolate – E’ caduta una linea elettrica nei pressi di San Giuseppe (Dal nostro corrispondente) Savona, 13 gennaio. (n. s.) L’insufficienza dei mezzi impiegati nello sgombero della neve è tra le cause della paralisi completa del traffico nel tratto Altare – Vispa – Carcare della statale del Cadibona. Dalla scorsa notte la strada è totalmente bloccata, nonostante l’impiego della polizia stradale, dei vigili del fuoco, dei carabinieri e del soccorso Aci. Oltre un centinaio tra autotreni e autobotti, molti privi di catene, bloccati sullo strato di ghiaccio, spesso oltre 15 centimetri, che copre l’intera carreggiata, hanno l’ormato una barriera insormontabile. Si dice a Carcare: «Se almeno uno dei due spazzaneve impiegati sulla Nazionale Pieinonte fosse rimasto a Vispa e se si fosse fatto un maggiore uso del sale, la situazione sarebbe ora ben diversa». «Sarà difficile aprire un varco entro domattina — si afferma al distaccamento della polizia stradale di Carcare — perché ci sono ancora da rimuovere una trentina di veicoli. Durante la giornata ne abbiamo liberati altrettali- i ti grazie anche ai vigili del fuoco intervenuti con l’autogru, e al soccorso stradale dell’Aci». Si tratta di un lavoro duro. Con l’autogrù, infatti, i veicoli debbono essere agganciati, spostati e poi rimorchiati all’ingresso di Altare dell’autostrada per Torino. In serata ha finalmente cessato di nevicare ma la situazione nell’entroterra è ancora precaria. Non diversa ^.iclla del Sassellese. Quasi ovunque la neve ha raggiunto gli 80 centimetri con punte massime di 1 me- tro e 10 a Bardineto e Calizza no, dove molti per uscire dalle case hanno dovuto passare dalle finestre. A Calizzano sono rimaste isolate per quasi 24 ore le frazioni di Vetria e Barbasiria, mentre non hanno ancora potuto essere ripristinati i collegamenti con numerose cascine. Tutte le strade nazionali e provinciali, eccetto quella del Cadibona, che erano rimaste bloccate durante la notte (e tra queste la Giusvalla-Giovo Ligure) sono state riaperte al traffico. L’uso delle catene è indispensabile ovunque, anche sull’autostrada Tori- no-mare; sui valichi si transita con estrema difficoltà. Notevole il lavoro svolto dai carabinieri della compagnia di Cairo e delle stazioni montane, che nelle operazioni di soccorso hanno impiegato un’ottantina di uomini e trenta automezzi. Si calcola che siano venuti in aiuto dei passeggeri di un centinaio di auto ferme sulla neve, e che abbiano raggiunto decine di case rimaste isolate. L’abbondante nevicata ha avuto conseguenze anche sui servizi ferroviari. Per la caduta di ima linea elettrica primaria è stato sospeso per circa un’ora, dalle 11,30 alle 12,30, il traffico sulla tratta San Giuseppe Cairo, mentre per tutta la notte un locomotore spazzaneve ha percorso la linea Savona-Altare via Maschio, che viene normalmente disattivata durante le ore notturne, per impedire il formarsi di ghiaccio sui binari. Tutti i convogli provenienti dal Piemonte viaggiano con notevoli ritardi: il rapido Torino-Ventìmiglia in transito da Savona alle 10,10 è passato alle 12,30. In riviera dove ha piovuto e grandinato per quasi tutta la giornata, questa sera le condizioni del tempo sono migliorate. Durante un violento temporale abbattutosi sul Savonese, si è verificato un incidente all’interno del deposito «Sarpom» di Quiliano, dove già domenica, per la rottura di un serbatoio, circa 30 mila tonnellate di crudoil erano finite nel bacino di sicurezza. A causa della pioggia questa notte quasi una tonnellata di crudoil mista ad acqua è finita nello scarico delle acque bianche e poi nel torrente Quiliano. Tecnici ed operai della «Sarpom» sono intervenuti immediatamente e la fuoriuscita è stata bloc¬ cata con l’uso di sacchetti assorbenti. Imperia, 13 gennaio. (r. e.) Dopo due giorni consecutivi di pioggia, accompagnata da fredde raffiche di vento, oggi pomeriggio è spuntato ad Imperia un pallido sole. Nella notte, a Diano Marina, allagamenti di scantinati e di negozi. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire per sgombrare l’acqua dalla cabina elettrica sulla via Aurelia, dal night-club «Fieramosca» di via Mortula ed a «Villa Gioiosa» delle Acli di Milano in via G.L. Martino. A San Bartolomeo ha subito una interruzione la rete di alimentazione dell’energia dell’acquedotto. Nell’entroterra continua a nevicare. Albenga, 13 gennaio. ( r. s.) Un violento temporale con forti scariche elettriche si è abbattuto questa mattina sulla piana di Albenga. Verso le 10,30 l’acqua si è trasformata in grandine, all’altezza dell’Autostrada dei fiori, causando danni alle colture. La strada provinciale Ceriale-Cesano si è allagata in frazione San Giorgio. Il livello del Centa è aumentato, ma si mantiene ancora sotto il livello di guardia. Altare. Gino Ferrando) Spazzaneve al lavoro nei pressi di Altare (Ferrando) Molti autotreni fermi sulla nazionale del Piemonte

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

L’Ossola sconvolta dalla neve Strade e ferrovie interrotte, paesi bloccati nell’Alto Novarese e in Valsesia L’Ossola sconvolta dalla neve La Valle Vigezzo è rimasta isolata – Salvi i macchinisti di due elettrotreni intrappolati in una galleria – I “frontalieri” non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro in Svizzera – A Macugnaga situazione caotica: centinaia di turisti stranieri non riescono più a partire – Bognanco: gli abitanti al freddo e senza pane (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 13 gennaio. Strade e ferrovie interrotte, paesi isolati (e al /recido), centinaia di turisti stranieri bloccati nelle stagioni alpine: questo il panorama dell’Ossola dopo l’eccezionale nevicala di questi giorni. La situazione più grave è quella della Valle Vigezzo che per tutta la notte e rimasta completamente isolata per l’interruzione contemporanea delta strada statale c della linea ferroviaria che collega Domodossola a Locamo. Quest’ultima è bloccata Ira Re e il confine svizzero perché due elettrotreni di manovra sono rimasti intrappolati nella galleria di Olgia. i cui imboccchi sono stali ostruiti dalla caduta di slavine. Il personale degli elettrotreni (non c’erano viaggiatori) è riuscito ad uscire dal tunnel attraverso un cunicolo laterale. Sul tratto della linea ferroviaria che scende verso Domodossola sono cadute decine di slavine, alcune di grosse proporzioni (si parla di centinaia di metri cubi di neve). Squadre di operai della «Vigezzina» hanno lavoralo tutta la notte per sgomberare la linea e sono riusciti a far passare due convogli d’emergenza: uno ha portalo una partoriente che è stata ricoverata all’ospedale San Biagio, l’altro due nefropalici della Valle Vigezzo che dovevano raggiungere assolutamente al più presto un centro dialisi per il «lavaggio del sangue». Grazie all’opera degli spalatori, la «Vigezzina» ha ripreso le sue corse, alle 14,30 di oggi ma solo fino a Re: il tratto verso il conline dovrebbe essere liberato in nottata. Sempre ostruita invece la statale dalla grossa valanga caduta fra Re e il valico di Ponte Ribellasca: anche oggi i «frontalieri» della Valle Vigezzo non hanno potuto raggiungere i luoghi di lavoro nel Canton Ticino. La strada è pressoché impraticabile anche verso Domodossola e per la caduta di slavine e per il tardivo impiego degli spartineve che solo oggi hanno aperto alcuni varchi. Anche Macugnaga è completamente isolata per una valanga che ostruisce la statale nei pressi del «Rio Vena» a pochi chilometri dalla stazione alpina. Altre slavine, di piccole dimensioni, sono cadute sulla strada fra Ceppomorelli e Pestarena. Centinaia di turisti stranieri, inglesi, tedeschi, olandesi, sono bloccati nella stazione alpina. Alcune comitive avrebbero dovuto partire domani: si spera di ripristinare il traffico sulla statale già questa notte. A Macugnaga la neve fresca ha ormai superato il metro e mezzo d’altezza. La situazione è abbastanza caotica anche in paese perché un mezzo spartineve che era riuscito a raggiungere la stazione alpina prima dell’interruzione sulla strada si è guastato ed è rimasto bloccato. Anche lo spartineve del municipio è guasto. Restano difficili anche le comunicazioni con gli altri centri della Valle Anzasca, con i quali è impossibile parlare persino per telefono per una serie di guasti sulle linee. Gli abitanti di Bognanco, oltre ad essere isolati per le slavine cadute sulla strada provinciale, sono rimasti anche al freddo perché è mancata da ieri sera la corrente elettrica che alimenta i bruciatori degli impianti di riscaldamento. Questa mattina il paese era anche senza pane. Le scuole sono state chiuse e rìaprirannno solo la prossima settimana. Le linee elettriche cadute o danneggiale dalla neve sono state riparate dalle squadre dell’Enel e la corrente è tornata verso mezzogiorno. Anche sulla statale del Sempione si sono visti pochi mezzi dell’Arias: la strada è ormai ridotta a una lastra di ghiaccio. Ieri alcuni pullman che effettuano il servizio sostitutivo per i viaggiatori dei treni internazionali hanno impiegato quasi due ore per compiere il percorso Domodossola-Stresa. Anche i treni internazionali che passano dalla linea di Novara accusano sensibili ritardi. Le precipitazioni non sono cessale del tutto ma si sono attenuate. A Domodossola oggi ha piovuto quasi tutto il giorno mentre nelle valli è caduto un sottile nevischio. An¬ che a Domodossola e negli altri centri del fondovalle ci sorto state proteste per il mancato sgombero della neve, specie nelle zone periferiche. a. v. S. Maria Maggiore. Una delle slavine cadute sulla statale della Val Vigezzo (Falciola)

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Grossa valanga a Riva Valdobbia Ci sono vittime? Non ancora ritrovati i fratelli dispersi (Dal nostro corrispondente) Varallo, 13 gennaio. (e. p.) Grave situazione in Valsesia dove continua il maltempo. Alagna e Riva Valdobbia sono isolate da una valanga caduta al chilometro 57,5 della .statale tra Riva Valdobbia e Mollia. La neve ad Alagna supera il metro: in serata, squadre di soccorso, che nel pomeriggio, per il persistere delle condizioni avverse del maltempo, non avevano potuto iniziare le operazioni di sgombero, sono partite alla volta delle località isolate. Si teme che sotto la massa nevosa siano sepolti alcuni automezzi con persone a bordo. Sempre isolati Rimella. Ri- ma S. Giuseppe (dove ci sono quasi due metri di neve) e in parte Campertogno. Sono stale vane fino ad ora le ricerche di Elio e Carlo Beretta, i due fratelli dispersi j all’Alpe di Mera. Mercoledì ; pomeriggio i giovani stavano j sciando sulla pista del Cam- j parient (metri 1800) in compagnia di alcuni conoscenti, | quando sulla conca di Mera è scesa una fitta nebbia. Immediatamente gli sciatori sono rientrati agli alberghi, ma all’appello mancavano i due fratelli. Si è atteso fino a sera, poi è stato dato l’allarme. Da ieri pomeriggio le squadre di soccorso alpino di Varallo e Biella stanno minuziosamente setacciando la zona. «Abbiamo battuto metro per metro il versante che congiunge il Lometto con Mezzana — ha detto oggi pomeriggio al suo rientro Giovanni Frigiolini, caposquadra della pattuglia valsesiana — ma invano. Con i volontari di Bielmonte abbiamo perlustrato la cresta spartiacque che dalla Valsesia conduce alla Valsessera, ma dei dispersi non abbiamo rilevato la minima traccia». Potrebbero essersi rifugiati in qualche baita dei dintorni, in attesa di una schiarita o dell’arrivo dei soccorsi. Le operazioni sono rese difficili dalla neve che continua a cadere e che ha già raggiunto il metro e mezzo di altezza. Una squadra del Cai di Biella riposerà questa notte in un rifugio dell’Alpe Orca, in modo da riprendere le battute alle prime luci dell’alba. Questa sera è prevista una riunione dei capisquadra al fine di redigere una «mappa» delle ricerche. Per domani è previsto un incremento delie pattuglie di volontari. E’ stato inoltre richiesto l’intervento di un elicottero della compagnia alpina Rai di Aosta, pilotato dal maggiore Borsa, autore in passato di .numerosi salvataggi in montagna. Purtroppo la neve continua a cadere e per il momento impedisce al mezzo di alzarsi in. volo.

LaStampa 14/01/1978 – numero 11 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

DOPO LA GRANDE NEVICATA IN PIEMONTE Strade bloccate: danni Niente week-end per I torinesi, osci e domani, se le condizioni del tempo non faranno registrare (ed appare almeno improbabile) un netto miglioramento nelle prossime ore. Le montagne che circondano la citta, infatti, sono strette in una morsa di neve e di gelo, che blocca le strade e rende in certi casi anche inutilizzabili gli impianti di risalita. Uopo settimane di «astinenza bianca» dovute alla mancanza di «materia prima», ora le cose si sono capovolte : troppa neve e addio sciate. IN VALLE D’AOSTA il cielo è ancora c tipo, nevica in molte zone, su altre, come Courmayeur, grava una cappa di nubi pesanti. E’ comunque impossibile arrivare ad Aosta con l’autostrada, che è bloccata all’altezza di Nus. Arrivati comunque al capoluogo, diventa impossibile raggiungere il traforo del Bianco perchè la strada è bloccata ad Arvier. Sulla strada del Gran San Bernardo occorrono le catene. Cogne, Valsavaranche. Rhémes sono isolate dalla neve. Nella stessa Aosta il traffico è difficilissimo, con i 60 centimetri di neve cadut’ ieri trasformati in pantano scivoloso dalla pioggia. Il ghiaccio notturno, poi, ha complicato ancora le cose. In VALLE DI SUSA. dove stamattina continuava a nevicare, situazione altret- tanto drammatica: Sestriere è bloccata su entrambi i versanti. Néda Pinerolo(franaa Fenestrelle) né da Cesana. si arriva al colle. Clavière è nelle stesse condizioni. A Bardonecchia e Sauze si giunge solo con le catene, ma una volta lassù si è bloccati da un metro e mezzo di neve che paralizza le piste. Monginevro e naturalmente Moncenisio sono chiusi al traffico e in alcune località comincia anche a scarseggiare il pane. In alta valle c’è pericolo di slavine e valanghe. Più in basso piove ininterrottamente da circa 24 ore. con allagamenti sulla statale 24. Nel CUNEESE la situazione è questa: a Cuneo città la pioggia sta sciogliendo rapidamente la neve, mentre sui rilievi interi paesi sono stati bloccati. Il Colle di Tenda è chiuso da ieri, la Maddalena da tre giorni. Gli impianti di risalita delle stazioni sciistiche sono tutti sommersi dalla neve, quindi è inutile arrivare anche in quelle località, come Limone. Pratonevoso e Franosa, che pure sono raggiungibili con le catene. Completamente isolati, invece. Castelmagno. Elva. Bellino, Oncino e altre decine di paesi più o meno grandi. Le valli Gesso. Stura, Maira e Grana sono assediate dalla neve e numerosissime frazioni sono isolate, senza telefono né luce. Sull’autostrada SavonaTorino il traffico è ripreso, fra notevoli difficoltà e, anche se non è indispensabile montarle, è meglio avere a bordo le catene in quanto, da un momento all’altro, la neve potrebbe ricoprire la carreggiata. dìtÉS- ^

StampaSera 14/01/1978 – numero 12 pagina 2

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Neve, paesi isolati in montagna pioggia, allagamenti in pianura Situazione drammatica, slavine, molte auto bloccate Neve, paesi isolati in montagna pioggia, allagamenti in pianura Sempre drammatica la situazione sull’arco alpino occidentale e il Piemonte in genere. Continua a nevicare, ormai da quattro giorni, sopra I mille metri: tutta la pianura è allagata. Si registrano interruzioni di strade e smottamenti del terreno. Molti centri e frazioni sono isolati. Chiusa al traffico la statale 23 che porta al Sestriere, per una frana caduta nei pressi di Fenestrelle. E’ problematico anche cercare di raggiungere 11 colle (praticamente isolato ria ieri mattina) anche da Cesana. Slavine sono segnalate lungo la CesanaClavierc. Non meno drammatica la situazione sulla statale del Monginevro: il valico è chiuso: da due giorni gli abitanti sono senza pane. La neve ha raggiunto i due metri e quaranta centimetri di altezza. Sta tornando alla normalità invece il traffico ferroviario. A Bardonecchia 1 treni arrivano in stazione con ritardi contenuti. Isolati i centri di Molaretto (una slavina ha sfiorato le casei. della Val Susa. di Pragelato (Val Chisonei, Usseglio, Balme, e frazioni della Valle di Lanzo. A Cerasole Reale (in alta Valle dell’Orco i la neve ha raggiunto i due metri. Fortunatamente illeso il conducente di uno spazzaneve travolto da una slavlna nell’abitato di La Gorgia, in Val Chi- sono. In Val Germanasca si è registrato ieri uno smottamento di terra che ha reso intransitabile la provinciale che da San Germano porta a Inverso Pinasca. Nel Pinerolesc. nel basso Canavese, in tutta la zona precollinare della citta e quella che si estende lungo il corso del Po fino a Carmagnola sono avvenuti numerosi allagamenti. In quest’ili Urna località la pioggia ha impedito la celebrazione di un matrimonio. La chiesetta della Madonna della Bossola, alla periferia di Carmagnola, dove avrebbe dovuto coronarsi 11 sogno di due giovani del luogo, è stata Infatti Inondata ieri mattina da cumuli (li lango e detriti. L’allagamento della chiesa sarebbe però dovuto, oltre al susseguirsi delle piogge, a un presunto pasticcio edilizio. Il creilo di una recinzione abusiva ha impedito il regolare deflusso d !’e aeque davanti all’ingresso principale. Ieri sera poco dopo le 21 una grossa slavlna e caduta presso 11 camping «Mari e menti» di Bardonecchia. sfiorando decine (Il roulotlcs. Nel pomeriggio era stato ordinato lo sgombero appunto per 11 timore di slavlne o valanghe. SI teme, tuttavia, che la massa nevosa, scivolando sulla strada che collega Bardonecchia al Melezet su un fronte di 40-50 metri, possa avere sorpreso qualche automobilista. Pcr questo sul posto si sono recate squadre del soccorso alpino, agenti (Il pubblica sicurezza e carabinieri. Abili bl ll d Bdhi L hi llt Automobili bloccale sulla strada per Bardonecchia – La chiesa allagata

Persone citate: Usseglio

LaStampa 15/01/1978 – numero 12 pagina 8

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Piemonte: paesi isolati dalla neve Limone: slavina su un condominio Centinaia di sciatori bloccati a Sestriere e Claviere Piemonte: paesi isolati dalla neve Limone: slavina su un condominio Feriti tre turisti genovesi che dormivano nell’edificio – Valanghe in Val Germanasca e alta Valle di Susa – In pianura pioggia e allagamenti : ritardi sulla Torino-Modane (Nostro servizio particolare) I Limone Piemonte, 14 gen. L’eccezionale bufera di neve che da oltre 80 ore imperver- sa su Limone Piemonte, iiso- ! landò la città con un muro bianco alto due metri e mezzo e bloccando tutti gli abitanti nelle loro case, ha sfiorato stamane la tragedia: alle 6,30 una slavina di gigantesche proporzioni si è abbattuta sul moderno condominio «Le Gemelle» in regione «Canalino del Monte Morin», sulla strada della seggiovia del Cros, devastando il piano terreno e seppellendo tre genovesi che si trovavano nel loro alloggio. Si tratta di Giovanni Valle, 32 anni, residente a Voltri in via Romana 2-A-8, geometra; di suo fratello Andrea, 27 anni, e di Giovanni Cambino, ventottenne, anch’egli dimorante a Voltri in via Comazzino 20-A, impiegato. I tre uomini sono stati salvati dopo quasi un’ora e mezzo dalla squadra di soccorso alpino della Guardia di Finanza di Limone (che si è avvalsa del cane da valanga «Beril») e sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale San Martino di Genova: tutti presentano sintomi di assideramento ed hanno riportato fratture e ferite in varie parti del corpo. La valanga ha investito il condominio «Le Gemelle» — affollato di villeggianti torinesi, cuneesi e liguri — quando tutti erano ancora a letto. La slavina, lunga 140 metri, larga oltre 60 ed alta una decina di metri, ha colpito in pieno la parte più bassa dell’edificio, invadendo tutto il piano terreno e raggiungendo anche le finestre del primo e del secondo piano. Nell’edificio si sono vissuti momenti di terrore, con scene di panico: molti turisti, hanno pensato dapprima ad una scossa di terremoto. Finestre e porte sono state scardinate dal tremendo urto della massa di neve. Nelle loro camere da letto, i fratelli Valle e Giovanni Gambino sono rimasti sepolti sotto una coltre di quasi 2 metri e mezzo. Appena dato l’allarme per telefono, quattro Guardie di Finanza sono accorse sul posto col cane «Beril», un «pastore» tedesco addestrato alle operazioni di soccorso nelle valanghe: scavando nella massa nevosa e cercando in tutti i locali del piano terreno del condominio, «Beril» ha saputo rapidamente ritrovare i corpi dei tre sepolti. I primi interventi in soccorso dalle vittime sono stati compiuti dalle stesse Guardie di Finanza, che hanno praticato la respirazione artificiale e tutte le operazioni anticongelamento. Poi, a bordo di una autoambulanza, Giovanni ed Andrea Valle e Giovanni Gambino sono stati trasportati direttamene all’ospedale civile di Genova. Stasera la situazione a Limone Piemonte è allarmante e si aggrava di ora in ora mentre prosegue l’eccezionale bufera di neve. Abitanti e villeggianti sono bloccati in città, poiché l’unico collega i mento con la pianura e con j CuneQ fe fomit£ daUe Ferr0. j trica e la massa nevQsa cne ostruisce i binari. La statale «20» del Colle di vie dello Stato, che finora sono riuscite a far viaggiare convogli a composizione speciale, malgrado le frequenti interruzioni dell’energia elet Tenda è interrotta a Vernante. Il traffico al valico di frontiera è bloccato nei due sensi. La strada non è percorribile neanche fra Limone e Limonetto. I mezzi dell’Anas — molti dei quali sono stati concentrati nella zona di Limone — alle 18 hanno dovuto interrompere il loro lavoro perché stanno precipitando un po’ ovunque slavine e valanghe. Giorgio Ravasi Disastrose, anche in provincia di Torino, le conseguenze del maltempo: paesi isolati, comunicazioni interrotte, scarsità di viveri in molti centri tagliati fuori dal mondo, circolazione nel caos. In pianura la neve si è tra¬ sformata in pioggia, provocando allagamenti in molti centri della cintura, da Carignano a Chieri. Drammatica la situazione soprattutto nell’alta VALLE SUSA dove in 4 giorni sono caduti 2 metri di neve. Centinaia di sciatori sono isolati a Claviere, Sestriere e Sauze d’Oulx. Slavine ostruiscono le strade per Claviere sia sul versante del Monginevro, sia su quello di Cesana. Una valanga in località Gimont ha distrutto una cabina dell’Enel: paesi senza luce, bloc- cata la stazione di partenza delle seggiovie. Sulla linea ferroviaria Torino-Bussoleno-Modane i treni viaggiano con ritardi di 2-3 ore. Ghigo di Prali in alta VAL GERMANASCA è isolata da ima valanga. Neve abbondante anche nelle tre VALLI DI LANZO. A Usseglio c’è più di un metro di neve. Bloccata la strada che porta agli impianti seggioviari di Benot. In VALLE D’AOSTA piove e nevica. Sono ancora interrotti i collegamenti stradali a causa di slavine con le valli di Cogne, Rhémes e Valsavarenche. In ALTA VALSESIA continua a nevicare; è stata però riaperta al traffico la statale del Monte Rosa che era rimasta interrotta al chilometro 56,500 per la caduta di una slavina. La stazione turistica di Alagna e il paese di Riva Valdobbia, non sono più isolati. Sono stati ritrovati, oggi, sani e salvi, i due sciatori Edilio e Carlo Beretta, fratelli di 29 e 25 anni, residenti a Milano, dispersi da mercoledì sulle montagne dell’Alpe di Mera, in VALSESIA. I Beretta sono in buone condizioni fisiche. Avevano trovato rifugio assieme ad altre quattro persone, delle quali nessuno aveva segnalato la scomparsa, in una baita semidiroccata. I quattro sono Eustacchio De Tutis, 27 anni, la moglie, Nicoletta, di 26, Giorgio Gascione, anch’egli di 26 e Andrea Bologni, di 20 anni, tutti abitanti a Milano. Il gruppo ha trascorso questi giorni in una baita in località Alper Lavaggi ad oltre 1400 metri di altitudine. Sono stati salvati da una squadra del soccorso alpino del « Cai ». Si stanno normalizzando le comunicazioni stradali e ferroviarie dell’OSSOLA. La statale della Valle Vigezzo è stata riaperta al traffico; i mezzi dell’Anas hanno aperto varchi nella valanga che ostruisce la statale di Macugnaga e qualche auto ha potuto già raggiungere la stazione alpina. Resta ancora chiuso il passo del Sempione: gli automobilisti possono però ancora raggiungere Iselle dove funziona un treno navetta per Briga.

LaStampa 15/01/1978 – numero 12 pagina 11

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Ossola: migliora la situazione Varco aperto per Macugnaga E’ stata riattivata la statale della Val Vigezzo – Nella stazione alpina arrivate le prime auto • In Valsesia sbloccato lo sbarramento per Al gna è isolata Rima San Giuseppe (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 14 gennaio. fu. v.) Persiste l’ondata di maltempo, ma alla neve si e sostituita oggi la pioggia anche nei centri di montagna. Ci si sta comunque avviando alla normalizzazione delle comunicazioni stradali e ferroviarie dopo il caos dei giorni scorsi. La statale della Valle Vigezzo ò stata riaperta al traffico ed ò transitabile, ovviamente con catene, fino a Re: da questa località al valico di Ponte Ribellasca si può transitare a senso unico alternato perché c’è ancora molta neve sulla strada. La statale di Macugnaga è invece ancora «ufficialmente» interrotta per la valanga e le slavine cadute fra Ceppomorelli e Pestarena. I mezzi dell’Arias hanno comunque già aperto consistenti varchi nella massa nevosa e qualche auto oggi ha potuto raggiungere la stazione alpina, dove la neve fresca ha superato il metro e mezzo d’altezza. Non passano ancora invece i pullman: per la partenza di comitive di turisti inglesi e tedeschi, in programma per domani, è stato predisposto un servizio di trasbordo con pulmini fino a Ceppomorelli. Nella stazione alpina oggi hanno ripreso a funzionare gli impianti sciistici del «Burky», mentre sono rimasti ancora fermi quelli del Monte Moro, dove sono caduti più di due metri e mezzo di neve e si stanno ancora battendo le piste. La ferrovia «Vigezzina» ha ripreso fin dalle prime ore di stamane le sue corse regolari fra Domodossola e Locamo. Resta chiuso al traffico il passo del Sempione: gli automobilisti possono però raggiungere Iselle dove funziona il treno-navetta per Briga. Varallo Sesia, 14 gennaio. (e. e.) La situazione stradale nella Val Grande è ritornata normale. Da questa mattina infatti, è possibile raggiungere gli abitati di Alagna e Riva Valdobbia, bloccati ieri sera da una slavina caduta al chilometro 56,600 della statale 299 in regione Boccorio. Mezzi spartineve hanno liberato la strada dall’imponente massa di neve (ricopriva una lunghezza di circa 50 metri) e la circolazione è ritornata normale. Ancora isolati risultano invece i 40 abitanti di Rima S. Giuseppe. Una valanga di circa 60 metri di lunghezza e 15 di altezza blocca le comunicazioni stradali in regione Paut. Una ruspa ha lavorato ininterrottamente fino a tarda sera ma si pensa che il piccolo comune possa essere liberato solo nel tardo pomeiriggio di domani. Le comunicazioni telefoniche con Roma S. Giuseppe sono difficoltose e a tratti manca l’energia elettrica. Oggi, come diciamo in altra pagina, sono stati trovati, salvi, i due fratelli dispersi all’Alpe di Mera. Con loro c’erano, tutti in buone condizioni, altri quattro sciatori, rimasti bloccati dal maltempo. Novara, 14 gennaio. 4R. s.) Continua a piovere su tutto il Basso Novarese e dell’abbondante nevicata dì ieri l’altro non è quasi rimasta traccia. Il traffico è tornato normale su tutte le strade e ripristinata dappertutto è l’energia elettrica che aveva messo in difficoltà alcune fabbriche s interi paesi per via dei forni che non potevano panificare. pronto soccorso dell’ospedale civile, che l’hanno giudicato guaribile in quattro giorni e poi dimesso. Lo sposo aveva invitato il fratello minore a moderarsi nel bere e l’altro aveva risposto in malo modo. Benedetto, incurante della circostanza, ha abbandonato il tavolo e la sposa ed ha immobilizzato il fratello Enzo che, malfermo sulle gambe per aver ecceduto nei brindisi, nel trambusto che seguiva, è finito bocconi sul pavimento ferendosi leggermente ad un ginocchio. Per il malcapitato, l’epilogo del singolare episodio è avvenuto non all’ospedale bensì negli uffici del commissariato di p.s. Qui Enzo Parillo è stato redarguito per il suo comportamento al pranzo di nozze e poi riconsegnato ai genitori. CANNOBIO — La popolazione di C’annobio è aumentata di 17 unità !n un anno. Gli abitanti al 31 dicembre ’77 sono 5673, contro 1 5656 del dicembre 1976. Nel ’77 le nascite hanno superato di 31 unità le morti: 86 contro 55: gli immigrati sono stati 185, mentre gli emigrati hanno raggiunto le 199 unità. I matrimoni sono stati 35.

LaStampa 15/01/1978 – numero 12 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Dodici paesi sono isolati da slavine nell’alto Cuneese Nevica ancora su tutto l’arco alpino oltre i 1000 metri Non accenna a diminuire Fondata di maltempo che paralizza il Piemonte Dodici paesi sono isolati da slavine nell’alto Cuneese Nevica ancora su tutto l’arco alpino oltre i 1000 metri Il maltempo che infuria sull’Italia settentrionale non accenna a diminuire d’intensità: in alcune zone la neve ha lasciato il posto ad una pioggia sferzante, ma la situazione generale resta grave, con valanghe, slavine, smottamenti, zone allagate ed isolate sia sulle strade, sia nelle comunicazioni telefoniche. Punte drammatiche si registrano soprattutto nel cuneese, mentre la valle d’Aosta pare uscire dalla bufera: Cervinia e Courmayeur da ieri sera non sono più bloccate, il traffico, sia pure fra molte difficoltà, è ripreso a fluire. Le piste da sci, in tutta la conca di Courmayeur sono in perfetta efficienza ed i tre metri di neve caduti in questi giorni hanno fatto la felicità degli sciatori. Ecco, comunque, la situazione zona per zona. Situazione sempre più critica nelle vallate del Cuneese sepolte da metri di neve che continua inesorabilmente a crescere, con le popolazioni terrorizzate dalla caduta di decine di slavine che sfiorano i paesi, travolgono casolari Stasera risultavano isolati i seguenti comuni: Limone (si può però arrivare col treno), Pietraporzio, Argenterà, Sambuco, Castelmagno, Elva, Casteldelfino, Pontechianale, Bellino; parzialmente bloccati altri cinque comuni: Acceglio, Prazzo, Canosio, Marmora, Celle Macra. Valle Vermenagna: la stata- le del colle di Tenda è bloccata poco oltre Vernante per il pericolo gravissimo di valanghe. Da Limone si può scendere verso il fondovalle con colonne motorizzate di turisti che vogliono andare via e che sono scortati da carabinieri e finanzieri. A Limone oggi ha funzionato qualche impianto ma con scarsa affluenza; in paese domani dovrebbe iniziare lo sgombero della neve che ostruisce le strade e la spalatura dei tetti degli oltre due metri di neve caduta; al valico del Colle di Tenda la neve supera i tre metri, il transito è interrotto sul versante francese dove non sono ancora in azione i mezzi antineve. Alta Valle Stura: non si circola oltre Vinadio per le molte slavine cadute sulla statale 21; ad Argenterà e Bersezio manca anche la luce aumentando i già pesanti disagi; ostruito il valico internazionale della Maddalena, decine di automezzi sono bloccati a Larche. Alta Valle Grana: tutto il comune di Castelmagno è isolato da 4 giorni, interrotti i telefoni e la luce, le comunicazioni con gli abitanti assediati avvengono con apparecchi ricetrasmittenti che fanno capo ai vigili del fuoco di Caraglio; stamane un fresaneve che cercava di aprirsi la strada fino al capoluogo di Campomolino si è rotto e si spera che domattina ne arrivi un altro; isolati a Castelmagno anche otto obiettori di coscienza che svolgono il servizio civile. Alta Valle Maira: la circolazione è precaria e pericolosa, frequenti le interruzioni per caduta di valanghe da Ponte Marmora ad Acceglio; a Preit di Canosio una slavina ha tra¬ volto e sepolto due persone che sono state però salvate. Alta Valle Varaita: non si viaggia da Casteldelfino a Pontechianale e Bellino; in questi ultimi due comuni manca anche la luce, fermi gli impianti di riscaldamento con notevole disagio per i turisti; a Pontechianale ieri sera è arrivato il medico con gli sci e accompagnato dai carabinieri. Alta Valle Gesso è isolata Sant’Anna di Valdieri. Si calcola comunque che le borgate bloccate da muraglie di neve siano sull’arco alpino cuneese almeno un centinaio ed essendo abitate in prevalenza da persone anziane suscitano le maggiori preoccupazioni. Nella tarda serata è giunta notizia che ai nove cornimi completamente bloccati si sono aggiunti Crissolo, Oncino, Ostana, in Alta Valle Po. dove sono interrotti anche i telefoni. In Alta Valle di Susa la neve si misura a metri. E stasera in più zone continua ancora a scendere. Sono oltre tre metri a Claviere bloccata da 4 giorni da continue slavine, dove oggi è tornata l’energia elettrica. Il colle del Sestriere è ancora isolato sul versante di Pragelato e di Cesana. Migliaia di sciatori prolungano così le vacanze in attesa dei mezzi sgombraneve. La nevicata supera i due metri. A Sauze d’Oulx è bloccata la strada che porta a Oulx. Tra Bardonecchia e Oulx stasera il traffico è ripreso e molti possono rientrare a Torino, ma la situazione è delicata e le interruzioni sono continue. In città la neve misura un metro e mezzo. I ritardi sulla ferrovia TorinoBussoleno-Bardonecchia sono contenuti in 30-60 minuti, ma la circolazione è precaria. Per tutta la giornata la Polstrada di Susa ha impedito agli automobilisti di salire in alta valle. In località Serre la Voute numerosi autotreni sono stati abbandonati negli ultimi giorni causando ingorghi incredibili. In bassa Valle i violenti acquazzoni hanno provocato allagamenti ovunque: cantine e campi. I pompieri di Condove sono dovuti intervenire più volte per allagamenti e una frana è caduta sui monti di Condove in località Bellafugera trascinando alberi che hanno bloccato il transito. In serata il maltempo non accenna a diminuire e coloro che dai centri sciistici dell’alta Valle di Susa si apprestano a rientrare in auto a Torino, affrontano un viaggio pieno d’incognite. Ancora critica la situazione dei collegamenti stradali in Valle d’Aosta causa l’abbondante nevicata. Sono interrotte per slavine le strade delle valli laterali di Cogne, Cham- poluc, Gressoney e Valsavaranche. Il traffico sulle strade di Champorcher e Rhemes è stato temporaneamente chiuso per il pericolo di valanghe. Congestionamenti alla circolazione stradale sono segnalati anche sulla statale del Monte Bianco, dove si sono formate nei giorni scorsi lunghe code di camion. Continua a nevicare su tutto l’arco alpino delle Valli Pinerolesi e la perturbazione non accenna a diminuire d’intensità. Piove a dirotto al di sotto dei 500 metri con un consistente aumento del livello delle acque di tutti i torrenti che stanno raggiungendo aspetti preoccupanti. La situazione in Val Chisone e Val Germanasca si drammatizza di ora in ora e mancano comunicazioni con alcuni centri isolati. La statale 23 del Sestriere è bloccata a Perosa Argentina e risultano isolati i comuni di Fenestrelle, Usseaux e la frazione Laux, Pourrieres, Fraise e Pragelato.

Persone citate: Bellino, Bersezio, Maira, Prazzo, Sambuco

StampaSera 16/01/1978 – numero 13 pagina 8

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

A Claviere 4 metri di neve Paesi isolati, frane e danni

A Claviere 4 metri di neve Paesi isolati, frane e danni L’ondata di maltempo paralizza il traffico A Claviere 4 metri di neve Paesi isolati, frane e danni A Bardonecchia centinaia di auto abbandonate dai turisti rientrati in treno; polemiche per il ritardato intervento dell’Anas Le condizioni del tempo su tutta la provincia non accennano a migliorare: paesi isolati, fiumi in piena, strade interrotte. Tentare I un primo bilancio del danni è, ‘ per ora. Impossibile anche perché le previsioni meteorologiche non sono favorevoli per i prossimi giorni e l’elenco dei danni potrebbe ulteriormente allungarsi. La situazione più drammatica si registra nelle alte valli dove molte borgate sono isolate da cinque giorni, scarseggia 11 pane, manca l’energia elettrica e sono interrotte le comunicazioni. La neve che continua a scendere con In- sistenza rende impossibile agli elicotteri del carabinieri e della guardia di finanza di intervenire con tempestività. Forti timori si nutrono anche per il pericolo di valanghe e slavine. Questo un quadro della situazione: BARDONECCIA — Centinaia di auto sono state abbandonate dai turisti torinesi, costretti a rientrare in treno. Per buona parte le auto sono rimaste sulle strade, sepolte dalla neve, creando gravi difficoltà ai mezzi comunali sgombraneve. Una « 500 » è stata completamente distrutta dalle ruspe in quanto resa invisibile dalla neve che l’aveva ricoperta. 11 sindaco, Corino, ha emesso un’ordinanza con la quale vieta il parcheggio nelle vie cittadine e informa I turisti olle le auto abbandonate che costituiscano ingombro saranno forzosamente rimosse e trasferite nel piazzali Stati Uniti, della Fiera, Melezet, Campo Smith, Les Arnauds. E’ stato anche sospeso il trasporto pubblico. Ieri centinaia di turisti diretti al Colle del Sestriere sono stati dirottati su Bardonecchia. La stazione ferroviaria da alcuni giorni è semiparalizzata dalle nevicate. Centrala di spalatori sono all’opera, da Meana a Brdonecchla, sulla linea Torino-Modane. Decine di alberi sono caduti, fra Oulx e Bardonecchia, sulla linea ferroviaria, causando ritardi. Dalla Francia è giunta anche un’pposita fresa meccanica sgombrablnari, per liberare la sede terroviarla. PINEROLESE — Situazione Immutata nelle vallate alpine del Pintrolese, sulle quali continua a nevicare. Alcune zone, nelle quali era stata segnalata la mancanza di pane, sono state rifornite dai carabinieri del reparti alpini. Il lavoro di sgombero della neve procede a rilento per i continui smottamenti della massa nevosa. Lungo la statale 23 del Sestriere opera un solo spartineve del comune di Fragolaio. Il grave disservizio dell’Anas, che tiene fermi I suol mezzi antineve a Sestriere ed a Fenestrbllc per il timore che vengano travolti da slavine, è stato denunciato dai sindaco di Pragelato. Alex Berton, 11 quale si è espresso con duri termini In proposito. « A quest’ora la strada sarebbe transitabile se l’Anas avesse provveduto a mettere in funzione le sue attrezzature — ria dichiarato — adottando provvedimenti di emergenza come ha fatto l’Enel. Le Interruzioni alle linee elettriche sonò state subito riparate da squadre di operai che sono giunti a piedi, mentre dobbiamo assistere, come negli anni precedenti, al completo abbandono delle popolazioni alpine al loro destino per II disinteresse dell’Anas ». ESTRIERE — Al Colle gli spazzaneve sono riusciti ad aprire il tratto Sestriere-Cesana. Dalla Val di Susa: il traffico si svolge a senso unico. CLAVIERE — Dopo cinque giorni di Isolamento, da Ieri alle 18 è raggiungibile, ma con transito a senso unico alternato; stamane alle 9 la strada verrà nuovamente chiusa per cercare di sgomberarla definitivamente. Ci sono oltre quattro metri di neve. SAUZE D’OULX è raggiungibile, ma il transito è precario in quanto continua a nevicare e la neve ha raggiunto I due inetri e mezzo. La Polstrada di Susa vieta l’accesso per l’alta Val di Susa ai camion: possono transitare solo le auto munite di catene. CESANA — Una valanga ha spazzata via la frazione Ferrei. A SAUZE DI CESANA il sindaco, Vittorio Narelto, ha chiesto al prefetto di Torino l’intervento di reparti alpini in quanto nelle borgate da alcuni giorni non si hanno più notizie di varie famiglie VAL DI LANZO —i La strada che da Viù porta al colle del Lys è bloccata dalla neve. Gli abitanti della borgata Niquidetto di Viti e quelli del Colle sono isolati. BALME — E’ tutt’ora sconsigliabile, per Umore di slavine, raggiungere lungo la provinciale Il centro di Balme, dove ieri pomeriggio è accaduto un singolare infortunio. Una fresa spazzaneve che aveva lavorato tulio il giorno per allargare il piazzale del villaggio Albaron era ferma in sosta col motore acceso, e gli addetti erano andati -a. prendere qualcosa di caldo in un bar. E’ passato un giovane, Bnmo rianalto, 23 anni, Torino, corso Regina Margherita 310. frequentatore abituale di Balme, che scivolando su un mucchio di neve è caduto proprio davanti alla fresa il cui meccanismo l’ha risucchiato. Richiamati dalle sue urla, sono accorsi gli operai .che hanno bloccalo la macchina. Il Pianaito ha subito lesioni alle gambe. Traffico impossibile sulle strade di montagna: troppe auto sono state abbandonate

Persone citate: Alex Berton, Corino, Viti

LaStampa 17/01/1978 – numero 13 pagina 6

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Maltempo: pericolo di valanghe a Limone mentre nel Cuneese è tornato a nevicare

Maltempo: pericolo di valanghe a Limone mentre nel Cuneese è tornato a nevicare Situazione drammatica in molti centri alpini con paesi isolati Maltempo: pericolo di valanghe a Limone mentre nel Cuneese è tornato a nevicare Limone Piemonte, 16 gennaio. (g. r.) E’ ripreso a nevicare intensamente prosegue l’assedio Limone Piemonte è paralizzata a causa della nevicata che prosegue quasi ininterrottamente da mercoledì della scorsa settimana: in città non è possibile procedere allo sgombro delle strade, poiché il muro di neve raggiunge ormai le finestre dei primi piani degli edifici: le misurazioni effettuate in serata, mentre prosegue la forte preColle di Tenda lo spessore del manto nevoso ha superato I tre metri. La Valle Vermenagna è chiusa al traffico a partire da Vernante: unico mezzo di collegamento è il treno, fino a Limone. Anche Limonet-1 to ed il valico di frontiera — che è chiuso al traffico nei due sensi I — non sono raggiungibili via strade. Carabinieri e Guardie di Finan za, in collaborazione con il Comi:ne di Limone, hanno organizzato staffette per accompagnare i turi- ‘ sti che sui propri automezzi la- ! sciano i posti di villeggiatura par raggiungere Cuneo e la pianura. Le colonne procedono a velocità | ma tra le automobili di cinque metri e con il divieto tassativo di i usare i clacson. A nessuno, invece, è consentito di inoltrarsi per I la strada statale n. 20 in senso | ascendente, da Vernante in pei. Su Limone è incombente una grossa slavina dal Monte Vecchio, all’inizio nel centro abitato. Si spera che la temperatura — che si è abbassata notevolmente — ne stabilizzi l’enorme massa di neve, evitandone la caduta sulla strada e sulle case. Un’altra slavina incombe sulla strada statale, 700 metri a valle di Limone: oggi si è spaccata in due e si teme che possa precipitare da un monento all’altro. Anche in località Rio, fra Limone e Limonetto, c’è l’imminente pericolo di una grossa slavina. Borgo San Dalniazzo. 16 gennaio (g. m.) Situazione sempre preoccupante e in diversi casi drammatica in molti Comuni delle Valli Gesso e Stura, a causa, ariche, della ripresa della fittissima nevicata. La strada statale del Col- < le della Maddalena è interrotta su- bito dopo Vinadio. Stasera I grossi 1 spartineve hanno raggiunto Pietra- Porzio, aprendo un cunicolo fra j due giganteschi muri di neve. La strada del vallone dell’Arma sopra Demonte è bloccata. Le frazioni S. Lucia e S. Mauri- ‘ zio sono isolate e squadre di cara- binieri e di volontari stanno ten- : tando di raggiungerle per recare i soccorsi più urgenti. Chiape di Valloriate è pure isolata ed un anziano abitante è stato soccorso da squadre di sciatori che sono riusciti a trasportarlo fino al’ospedale di Demonte. A Vinadio continua a nevicare: la neve ormai ha raggiunto I primi piani delle case. Le scuole sono chiuse e non potranno riaprire — se la situazione non migliorerà — sino a venerdì. La strada per Bagni è chiusa e non si può prevedere quando potrà essere riaperta al traffico. Gli spartineve hanno aperto un varco sino alla località detta – Il salto del camoscio”. Cuneo, 16 gennaio. (g.r.) A Cuneo è ripreso a nevicare intensamente dalle 13 di 1 oggi, dopo la breve tregua conces j sa dal maltempo nella giornata di ieri. Anche nelle vallate, al di so pra dei 700 metri, la nevicata, ini ziata mercoledì della scorsa setti ‘: mana, non accenna a diminuire; in giornata, anzi, la precipitazione ha ripreso vigore, rendendo dramma- tica la situazione in tutti i Comuni di montagna. Praticamente, le vai- late sono tutte isolate ed anche laddove i mezzi speciali spartineve (le potenti «frese» e le turbine) riescono ad aprire varchi nelle strade, pochi osano inoltrarsi per le strade, a causa delle valanghe e delle slavine che incombono ovunque. Questa sera una squadra di carabinieri è riuscita a raggiungere l’abitato di Upega, sopra Ormea, portando viveri e soccorsi alla popolazione che era rimasta Isolata da sei giorni. Sono sospesi I servizi delle autolinee con tutti i Comuni di montagna Piasco, 16 gennaio. 4D. c.) Sempre critica la situa- zione in Val Varaita. aggravata dal- l’intensificarsi della eccezionale nevicata. Pontechiantle è raggiun- gibile soltanto da squadre di soc- corso particolarmente attrezzate. I carabinieri di Casteldelfino hanno organizzato squadre che fanno laspola verso Pontechianale e si stanno prodigando per mantenere i contatti telefonici con tutti i co-muni e le boreale isolate. Bellino è ancora Isolato, manca anche l’energìa elettrica. I mozzi spartineve hanno raggiunto poco dopo le 16 la borgata tina. Gli abitanti di Balz, la frazione investita sabato da una valanga che ha ricoperto quasi tutte le case, hanno scavato scalini nella neve per poter portare il cibo alle mucche, rimaste imprigionate nelle stalle. Nell’alta valle lo spessore della neve supera abbondantemente i due metri e mezzo e continua a nevicare intensamente. Chianale è completamente isola, ta. Si ha notizia che per il momen t0 j viveri non mancano, perché i negozianti, in previsione del mal \ tempo, avevano costituito scorte ; abbondanti. Manca l’energia elet ‘ trica da venerdì ed a Chianale la j neve ha raggiunto i quattro metri j di altezza, j Ribiera. In tutta l’tita valle manca ! l’energìa elettrica da venerdì mat- I 1 Sanfront, 16 gennaio. Ii 4P. Ir.) Dal pomeriggio ha ripre- so a nevicare intensamente In Val- ! le Po: la precipitazione sta renden-: do la situazione di ora in ora Più precaria, specialmente per quanto riguarda le comunicazioni con l’Ita Valle. Gravi disagiper i duecento abitanti della frazione Mombracco di Sanfront a causa della caduta del ponte sul Po e della chiusura di un altro viadotto che la piena del fiume ha reso malsicuro. Intanto vengono segnalati altri danni provocati dall’ondata di maltempo che prosegue ininterrottamente — salvouna breve pausa nella giornata di ieri — da cinque giorni. Lo straripamento di un «Dedale- nella frazione Serre di Sanfront ha causato li’nterruzione delle comunicazioni stradali con il concentrico. La situazione si sta normalizzando nei comuni della bassa valle ed a Paesana. Nell’alta valle, invece, dove Imperversa la bufera che ha accumulato oltre due metri di neve, la situazione è sempre molto grave. Sempre difficoltose e pericolose le comunicazioni stradali con Crissolo. Onclno ed Ostana (le cui frazioni più alte sono tutte isolate), comuni con i quali non è possibile collegarsi telefonicamente. I mezzi di trasporto pubblici non funzionano per il grave pericolo di slavine e di smottamenti del terreno. Desta preoccupazioni anche la frana che lo scorso anno aveva interrotto la strada provinciale Paesana-Crissolo, poco oltre l’abitato di Calcinere. Caraglio, 16 gennaio. (b. a.) Situazione drammatica in Valle Grana a causa del persistere della eccezionale precipitaprattutto per le persone anziane che abitano nella media ed alta Valle. Castelmagno e le sue frazioni restano isolate ed è segnalata la mancanza di pane e l’esaurimento delle scorte di viveri. Oggi una squadra di soccorso composta da vigili del fuoco di Caraglio e carabinieri di Pradleves ha iniziato la marcia per tentare di raggiungereCastelmagno. portando viveri e medicinali. Manca l’energia elettrica e non funziona II teisfono. Un’altra squadra di soccorso dei carabinieri di Caraglio. con i vigili del fuoco di Cuneo e di Caraglio e con il medico condotto dott. Silvio Ricca, ha soccorso in frazione Tetsloolaata da sei giorni, un abitante colpito da broncopolmonite: si trattadl Antonio Chiappello, di 57 anni, che in -taboga- è stato trasportato fino al ponte di S.Maria di Monterosso Grana e quindi ricoverato all’ospedale specializzato ■ Carle» di Cuneo-Confreria. Drammatica la situazione di molte frazioni di Monterosso Grana.completamente Isolate da mercoledì della scorsa settimana. Gli appelli del sindaco dott. Franco Ripa all’aministrazione provinciale] non hanno avuto esito. Sono segnalati crolli di vecchie case disabitate ed altre minacciano di cade- j t re sotto il peso di tre metri di ne] ve, con ulteriore, grave pericolo ‘ per gli abitanti. Il sindaco dott. Ripa è riuscito a a raggiungere con ! squadre di volontari le frazioni Armandi, Crosasso e Sarasin. ttgpzladspuldlioi tiDronero, 16 gennaio. g(g. te.) La strada statale n. 22 è nstata aperta al traffico fino ad Ac- Cceglio, ma sono pochi coloro che vi si avventurano a causa del peri- icolo di valanghe e di slavine. | sBloccati anche tutti i mezzi di tra- : isporto pubblico. Ieri era stato I «aperto un varco oltre Stroppo, I mOggi gli spartineve hanno raggiun. j fto Accegllo, aprendo un cunicolo ] neve alto 1 ! attraverso un muro d I quasi tre metri. La situazione si I 1 sta aggravando nuovamente di ora j in ora. a causa della abbondante precipitazione nevosa, che ha ripreso vigore da questa mattina. Sono tuttora isolati i comuni di Canosio ed Elva e anche le comunicazioni con Marmora sono difficilissime. I tentativi dei carabinieri e delle squadre di soccorso di raggiungere tali centri apitati sono stati impediti dalla ripresa della furiosa nevicata. Operai del comune di Roccabruna hanno tratto in salvo nel pome- riggio un anziano abitante di Roc- ! cabruna Alta: si tratta di Chiaffre- ! do Bagliardo. di 76 anni, che era rimasto isolato nel suo casolare. Mondovi, 16 gennaio. (g. t.) E’ ricominciato a nevlcaI su ?u”° 11 Monregalese alle 17 – i * «BB ■ Allai stesse1 orairiiw – ! d?J!f ^i”* „ J^.^J? -1 ” : situazione s. va tacendo precao ; ‘P*r • ™ nC0Twra sola? n a !apme ?°n0 Iu.ttor.a isolati, m o ; alta va !<L Corsaglia e isolato II o Paese di Fontane e tutte le frazioa “‘ 3 mQnle del capoluogo 1 I ‘ ! t ] ‘ Vernante. Una strada della località nel Cuneese sommersa dalla neve

LaStampa 17/01/1978 – numero 13 pagina 2

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Maltempo: pericolo di valanghe a Limone mentre nel Cuneese è tornato a nevicare Situazione drammatica in molti centri alpini con paesi isolati Maltempo: pericolo di valanghe a Limone mentre nel Cuneese è tornato a nevicare Limone Piemonte, 16 gennaio. (g. r.) E’ ripreso a nevicare intensamente prosegue l’assedio Limone Piemonte è paralizzata a causa della nevicata che prosegue quasi ininterrottamente da mercoledì della scorsa settimana: in città non è possibile procedere allo sgombro delle strade, poiché il muro di neve raggiunge ormai le finestre dei primi piani degli edifici: le misurazioni effettuate in serata, mentre prosegue la forte preColle di Tenda lo spessore del manto nevoso ha superato I tre metri. La Valle Vermenagna è chiusa al traffico a partire da Vernante: unico mezzo di collegamento è il treno, fino a Limone. Anche Limonet-1 to ed il valico di frontiera — che è chiuso al traffico nei due sensi I — non sono raggiungibili via strade. Carabinieri e Guardie di Finan za, in collaborazione con il Comi:ne di Limone, hanno organizzato staffette per accompagnare i turi- ‘ sti che sui propri automezzi la- ! sciano i posti di villeggiatura par raggiungere Cuneo e la pianura. Le colonne procedono a velocità | ma tra le automobili di cinque metri e con il divieto tassativo di i usare i clacson. A nessuno, invece, è consentito di inoltrarsi per I la strada statale n. 20 in senso | ascendente, da Vernante in pei. Su Limone è incombente una grossa slavina dal Monte Vecchio, all’inizio nel centro abitato. Si spera che la temperatura — che si è abbassata notevolmente — ne stabilizzi l’enorme massa di neve, evitandone la caduta sulla strada e sulle case. Un’altra slavina incombe sulla strada statale, 700 metri a valle di Limone: oggi si è spaccata in due e si teme che possa precipitare da un monento all’altro. Anche in località Rio, fra Limone e Limonetto, c’è l’imminente pericolo di una grossa slavina. Borgo San Dalniazzo. 16 gennaio (g. m.) Situazione sempre preoccupante e in diversi casi drammatica in molti Comuni delle Valli Gesso e Stura, a causa, ariche, della ripresa della fittissima nevicata. La strada statale del Col- < le della Maddalena è interrotta su- bito dopo Vinadio. Stasera I grossi 1 spartineve hanno raggiunto Pietra- Porzio, aprendo un cunicolo fra j due giganteschi muri di neve. La strada del vallone dell’Arma sopra Demonte è bloccata. Le frazioni S. Lucia e S. Mauri- ‘ zio sono isolate e squadre di cara- binieri e di volontari stanno ten- : tando di raggiungerle per recare i soccorsi più urgenti. Chiape di Valloriate è pure isolata ed un anziano abitante è stato soccorso da squadre di sciatori che sono riusciti a trasportarlo fino al’ospedale di Demonte. A Vinadio continua a nevicare: la neve ormai ha raggiunto I primi piani delle case. Le scuole sono chiuse e non potranno riaprire — se la situazione non migliorerà — sino a venerdì. La strada per Bagni è chiusa e non si può prevedere quando potrà essere riaperta al traffico. Gli spartineve hanno aperto un varco sino alla località detta – Il salto del camoscio”. Cuneo, 16 gennaio. (g.r.) A Cuneo è ripreso a nevicare intensamente dalle 13 di 1 oggi, dopo la breve tregua conces j sa dal maltempo nella giornata di ieri. Anche nelle vallate, al di so pra dei 700 metri, la nevicata, ini ziata mercoledì della scorsa setti ‘: mana, non accenna a diminuire; in giornata, anzi, la precipitazione ha ripreso vigore, rendendo dramma- tica la situazione in tutti i Comuni di montagna. Praticamente, le vai- late sono tutte isolate ed anche laddove i mezzi speciali spartineve (le potenti «frese» e le turbine) riescono ad aprire varchi nelle strade, pochi osano inoltrarsi per le strade, a causa delle valanghe e delle slavine che incombono ovunque. Questa sera una squadra di carabinieri è riuscita a raggiungere l’abitato di Upega, sopra Ormea, portando viveri e soccorsi alla popolazione che era rimasta Isolata da sei giorni. Sono sospesi I servizi delle autolinee con tutti i Comuni di montagna Piasco, 16 gennaio. 4D. c.) Sempre critica la situa- zione in Val Varaita. aggravata dal- l’intensificarsi della eccezionale nevicata. Pontechiantle è raggiun- gibile soltanto da squadre di soc- corso particolarmente attrezzate. I carabinieri di Casteldelfino hanno organizzato squadre che fanno laspola verso Pontechianale e si stanno prodigando per mantenere i contatti telefonici con tutti i co-muni e le boreale isolate. Bellino è ancora Isolato, manca anche l’energìa elettrica. I mozzi spartineve hanno raggiunto poco dopo le 16 la borgata tina. Gli abitanti di Balz, la frazione investita sabato da una valanga che ha ricoperto quasi tutte le case, hanno scavato scalini nella neve per poter portare il cibo alle mucche, rimaste imprigionate nelle stalle. Nell’alta valle lo spessore della neve supera abbondantemente i due metri e mezzo e continua a nevicare intensamente. Chianale è completamente isola, ta. Si ha notizia che per il momen t0 j viveri non mancano, perché i negozianti, in previsione del mal \ tempo, avevano costituito scorte ; abbondanti. Manca l’energia elet ‘ trica da venerdì ed a Chianale la j neve ha raggiunto i quattro metri j di altezza, j Ribiera. In tutta l’tita valle manca ! l’energìa elettrica da venerdì mat- I 1 Sanfront, 16 gennaio. Ii 4P. Ir.) Dal pomeriggio ha ripre- so a nevicare intensamente In Val- ! le Po: la precipitazione sta renden-: do la situazione di ora in ora Più precaria, specialmente per quanto riguarda le comunicazioni con l’Ita Valle. Gravi disagiper i duecento abitanti della frazione Mombracco di Sanfront a causa della caduta del ponte sul Po e della chiusura di un altro viadotto che la piena del fiume ha reso malsicuro. Intanto vengono segnalati altri danni provocati dall’ondata di maltempo che prosegue ininterrottamente — salvouna breve pausa nella giornata di ieri — da cinque giorni. Lo straripamento di un «Dedale- nella frazione Serre di Sanfront ha causato li’nterruzione delle comunicazioni stradali con il concentrico. La situazione si sta normalizzando nei comuni della bassa valle ed a Paesana. Nell’alta valle, invece, dove Imperversa la bufera che ha accumulato oltre due metri di neve, la situazione è sempre molto grave. Sempre difficoltose e pericolose le comunicazioni stradali con Crissolo. Onclno ed Ostana (le cui frazioni più alte sono tutte isolate), comuni con i quali non è possibile collegarsi telefonicamente. I mezzi di trasporto pubblici non funzionano per il grave pericolo di slavine e di smottamenti del terreno. Desta preoccupazioni anche la frana che lo scorso anno aveva interrotto la strada provinciale Paesana-Crissolo, poco oltre l’abitato di Calcinere. Caraglio, 16 gennaio. (b. a.) Situazione drammatica in Valle Grana a causa del persistere della eccezionale precipitaprattutto per le persone anziane che abitano nella media ed alta Valle. Castelmagno e le sue frazioni restano isolate ed è segnalata la mancanza di pane e l’esaurimento delle scorte di viveri. Oggi una squadra di soccorso composta da vigili del fuoco di Caraglio e carabinieri di Pradleves ha iniziato la marcia per tentare di raggiungereCastelmagno. portando viveri e medicinali. Manca l’energia elettrica e non funziona II teisfono. Un’altra squadra di soccorso dei carabinieri di Caraglio. con i vigili del fuoco di Cuneo e di Caraglio e con il medico condotto dott. Silvio Ricca, ha soccorso in frazione Tetsloolaata da sei giorni, un abitante colpito da broncopolmonite: si trattadl Antonio Chiappello, di 57 anni, che in -taboga- è stato trasportato fino al ponte di S.Maria di Monterosso Grana e quindi ricoverato all’ospedale specializzato ■ Carle» di Cuneo-Confreria. Drammatica la situazione di molte frazioni di Monterosso Grana.completamente Isolate da mercoledì della scorsa settimana. Gli appelli del sindaco dott. Franco Ripa all’aministrazione provinciale] non hanno avuto esito. Sono segnalati crolli di vecchie case disabitate ed altre minacciano di cade- j t re sotto il peso di tre metri di ne] ve, con ulteriore, grave pericolo ‘ per gli abitanti. Il sindaco dott. Ripa è riuscito a a raggiungere con ! squadre di volontari le frazioni Armandi, Crosasso e Sarasin. ttgpzladspuldlioi tiDronero, 16 gennaio. g(g. te.) La strada statale n. 22 è nstata aperta al traffico fino ad Ac- Cceglio, ma sono pochi coloro che vi si avventurano a causa del peri- icolo di valanghe e di slavine. | sBloccati anche tutti i mezzi di tra- : isporto pubblico. Ieri era stato I «aperto un varco oltre Stroppo, I mOggi gli spartineve hanno raggiun. j fto Accegllo, aprendo un cunicolo ] neve alto 1 ! attraverso un muro d I quasi tre metri. La situazione si I 1 sta aggravando nuovamente di ora j in ora. a causa della abbondante precipitazione nevosa, che ha ripreso vigore da questa mattina. Sono tuttora isolati i comuni di Canosio ed Elva e anche le comunicazioni con Marmora sono difficilissime. I tentativi dei carabinieri e delle squadre di soccorso di raggiungere tali centri apitati sono stati impediti dalla ripresa della furiosa nevicata. Operai del comune di Roccabruna hanno tratto in salvo nel pome- riggio un anziano abitante di Roc- ! cabruna Alta: si tratta di Chiaffre- ! do Bagliardo. di 76 anni, che era rimasto isolato nel suo casolare. Mondovi, 16 gennaio. (g. t.) E’ ricominciato a nevlcaI su ?u”° 11 Monregalese alle 17 – i * «BB ■ Allai stesse1 orairiiw – ! d?J!f ^i”* „ J^.^J? -1 ” : situazione s. va tacendo precao ; ‘P*r • ™ nC0Twra sola? n a !apme ?°n0 Iu.ttor.a isolati, m o ; alta va !<L Corsaglia e isolato II o Paese di Fontane e tutte le frazioa “‘ 3 mQnle del capoluogo 1 I ‘ ! t ] ‘ Vernante. Una strada della località nel Cuneese sommersa dalla neve

LaStampa 17/01/1978 – numero 13 pagina 2

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Grossi massi precipitano sulla via Aurelia a Varigotti grandinate nell’Albenganese, danni e gravi incidenti

Grossi massi precipitano sulla via Aurelia a Varigotti grandinate nell’Albenganese, danni e gravi incidenti Cede un muraglione dell’Autofiori a Pietra: traffico a corsia unica Grossi massi precipitano sulla via Aurelia a Varigotti grandinate nell’Albenganese, danni e gravi incidenti (Dal nostro corrispondente) Finale Ligure, 16 gennaio. (s. d.) Tre macigni di grosse proporzioni sono precipitati, questa sera, poco prima delle 21, sulla statale Aurelia, tra Finale Ligure e Varigotti, all’altezza della Colonia «La Fiorita». Fortunatamente, in quel momento sulla strada non transitava nessuno. Sul posto si è subito recata la polizia stradale di Finale Ligure, per regolare il traffico, che si svolge a senso unico alternato. Tecnici dell’Anas hanno compiuto un primo sopralluogo nella zona. Era presente anche il professor Roberto Gonella, vicesindaco di Finale Ligure. «Bisogna accertare se è in movimento l’intera parete rocciosa e se sono possibili nuove frane — ha dichiarato Gonella —. Nel caso di questa eventualità, saremmo costretti a chiudere al transito la statale per qualche giorno, almeno fino a quando non sia stata bonificata la zona con la rimozione di altri massi pericolanti». Lo smottamento di questa sera è da imputare alla pioggia che da qualche giorno cade incessantemente sul Finalese. Si teme che si ripeta la situazione di un anno fa, quando, sempre vicino alla colonia «La Fiorita», si verificarono due frane analoghe, la prima, a fine febbraio, in località Prietti, la seconda un mese dopo, in località Costastelli. Quest’ultima ostruì la galleria ferroviaria e determinò l’anticipata entrata in fun¬ zione della nuova linea Savona-Finale. La corsia Savona – Ventimiglia dell’autostrada dei Fiori è interrotta al transito da stamane per una frana caduta alle 6,30 nei pressi del casello di Pietra Ligure. Il traffico è stato deviato sulla carreggiata opposta, quella a mare, dove si svolge per circa un chilometro a senso unico alternato, con qualche difficoltà anche a causa del maltempo. Sulla sede stradale è crollato un muraglione laterale di sostegno. Per il momento non sono segnalati danni alla soprastante via comunale che collega Pietra Ligure alla frazione Ranzi. Albenga, 16 gennaio. (g. m.) Grandine e violenti acquazzoni si sono abbattuti nell’entroterra di Albenga. La zona più colpita da grossi chicchi di grandine dalle dimensioni di un acino d’uva è localizzata sul versante sinistro del torrente Arroscia a mezza costa nel territorio dei comuni di Vendone, Arnasco, Onzo in provincia di Savona e Ranzo in provincia di Imperia. Centinaia di ettari si sono imbiancati come dopo una nevicata. Imperia, 16 gennaio. (r. c.) Ancora maltempo in tutto l’Imperiese. Piove lungo la costa e nevica nell’entroterra. La strada che collega Nava a Monesi è interrotta per pericoli di slavine ed il traffico è deviato sulla Pieve di Teco – Mendatica. A Nava c’è un metro di neve, a San i Bernardo un metro e mezzo. Bordighera, 16 gennaio. (I. I.) Oltre a considerevoli danni per allagamenti, smottamenti di terreno e cedimenti di muri in tutto l’entroterra, il maltempo dei giorni scorsi è stato la causa principale di una serie di incidenti stradali dei quali il più spettacolare si è verificato ieri sera sulla provinciale che collega Isolabona ad Apricale. A causa infatti dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, una Volkswagen «Maggiolino», che percorreva la strada in direzione di Apricate, è sfuggita al controllo del guidatore finendo in un sottostante burrone, dopo un pauroso volo di una ventina di metri. A prestare i primi soccorsi ai tre occupanti della vettura, rimasti feriti, Giorgio Murialdi, 31 anni, funzionario di un istituto bancario monegasco, sua moglie Frieda Weidlich, 30 anni e suo padre Tullio Murialdi, di 76 anni, tutti abitanti a Ventimiglia in via Sealza 85, è stata una famiglia di agricoltori che la Weidlich stessa era riuscita ad avvertire dopo aver raggiunto | un casolare poco distante dal luogo dell’incidente. All’ospedale, i medici hanno riscontrato a Tullio Murialdi la sospetta frattura della gamba sinistra ed al figlio Giorgio un trauma cranico, giudicandoli entrambi guaribili in un mese, mentre la donna ne avrà per soli dieci giorni, a causa di contusioni ed ematomi vari.

LaStampa 17/01/1978 – numero 13 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Maltempo in Piemonte Viveri con l’elicottero

Maltempo in Piemonte Viveri con l’elicottero Maltempo in Piemonte Viveri con l’elicottero Cuneo. Una tregua del maltempo ha consentito ad un elicottero dei carabinieri di portare viveri e medicinali alle frazioni del comune di Castelmagno, isolate ormai da sette giorni. Oggi, se le condizioni del tempo Io permettono (ma ieri sera è ripreso a nevicare intensamente su buona parte dell’arco alpino) l’elicottero tenterà di raggiungere gli altri comuni del Cuneese completamente isolati a causa dell’eccezionale nevicata durata ininterrottamente per 6 giorni

Luoghi citati: Castelmagno, Piemonte

LaStampa 18/01/1978 – numero 14 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Grave pericolo di valanghe sui monti della Val d’Aosta

Grave pericolo di valanghe sui monti della Val d’Aosta Grave pericolo di valanghe sui monti della Val d’Aosta Aosta, 18 gennaio. (g. g.) Il maltempo è tornato a imperversare sulla Valle d’Aosta, dove nella tarda mattinata è ripreso a nevicare. Le precipitazioni sono per il momento sporadi che e di scarsa consistenza, soprattutto al di sopra dei mille metri di quota. La circolazione stradale non ha su bìto interruzioni. Sulle strade delle vallate laterali occorrono invece le catene al di sopra dei mille metri. Le vallate di Rhèmes e Valsavaranche sono interrotte per slavine, mentre col riprendere del maltempo è in aumento il pericolo delle valanghe sopra i 1500 metri. I centri sportivi sono innevati in abbondanza. A Cervinia, dove nevica, lo spessore della neve supera il metro e mezzo, a Plain Maison due metri e mezzo, al Plateau Rosa raggiunge i tre metri e settanta. A Courmayeur, dove pure nevica, l’altezza della neve sfiora il metro; al Pian Checrouit supera il metro e mezzo. Sulle piste di AyasChampoluc la neve varia dal metro ai due metri. A Pila supera il metro, mentre a Cogne il metro e mezzo. Ad Aosta, dove cade soltanto nevischio, i problemi della circolazione stradale sono creati dalla carenza di zone di parcheggio. Pinerolo, 18 gennaio. (d. de.) E’ ripreso a nevicare su tutto il Pineroìese rendendo più precaria la già grave situazione nel’3 vallate. La statale 23 del Sestriere è nuovamente interrotta nei pressi di Usseaux per la caduta di cinque slavine. In Val Germanasca la fresa spartineve della provincia avanza lentamente in località « Tre ponti » per aprire un passaggio nella valanga caduta sulla zona, ma i detriti e i tronchi d’albero sradicati intralciano le operazioni. Sono sempre isolati Ghigo di Frali, Massello e Salza di Pinerolo. Gli elicotteri dei carabinieri che avrebbero dovuto prelevare a Ghigo di Prali alcuni valligiani anziani bisognosi di ricovero ospedaliero non hanno potuto levarsi in volo per le precarie condizioni atmosferiche e di visibilità. Su tutto l’arco alpino nelle valli pineroles. al maltempo si è infatti unita la nebbia che ostacola gli interventi aerei. Per il momento non vengono segnalati casi di emergenza in nessuno dei centri isolati ma è incombente su tutte le strade il pericolo di cadute di slavine.

LaStampa 19/01/1978 – numero 15 pagina 11

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Piemonte: da giorni nevica senza soste paesi isolati, mancano luce e viveri Il maltempo non dà tregua: la situazione è drammatica Piemonte: da giorni nevica senza soste paesi isolati, mancano luce e viveri In Val Soana una frazione è sepolta dalla neve – Soccorsi ostacolati dalla nebbia e dalle slavine – Strade interrotte anche nelle vallate alpine del Cuneese – Da decenni non si ricordava una simile nevicata (Dal nostro inviato speciale) Cuorgnè, 18 gennaio. La Val Soana, nell’alto Canavese, è coperta da almeno 4 metri di neve. Dalla scorsa settimana una bufera di inaudita violenza flagella la montagna e tutti i comuni e le frazioni sopra quello di Ronco sono isolati, manca anche la luce e il telefono. La situazione è drammatica per 18 persone bloccate da giovedì nei loro casolari. I viveri incominciano a scarseggiare e oggi solo una squadra di soccorso partita da Valprato Soana (impensabile per ora l’impiego dell’elicottero) ha potuto portare pane, latte e generi di conforto alle famiglie più bisognose. Dice il parroco di Valprato, Giuseppe Rogano: «Se continua a nevicare con questa intensità la loro vita è in pericolo. La neve potrebbe sfondare i tetti delle baite da un momento all’altro. Speriamo che non capiti di notte altrimenti non sappiamo come raggiungerle. Per fortuna tutti stanno bene, solo un’anziana donna accusa leggeri malesseri». L’evolversi della situazione è costantemente tenuta sotto controllo dal Centro di soccorso alpino del Cai, attraverso collegamenti radio con le zone più inaccessibili. A Piamprato, la frazione più alta della valle, a quota 1300, ci sono 9 persone fra cui un bambino torinese, ospite della nonna, mentre a Pianetto e a Fontanetta sono 6, tutte donne fra i 60 e gli 85 anni. Sono meno preoccupanti le condizioni di due sorelle settantenni e del loro nipote di 35 anni, abitanti in borgata Balme: la strada che collega la frazione a Valprato è stata infatti sgombrata dai mezzi dell’amministrazione provinciale. Il maggiore pericolo per gli abitanti della zona viene comunque dalle valanghe e dalle slavine che continuano a staccarsi dalle pareti della montagna trascinando a valle enormi massi e tronchi di alberi. Sulla provinciale che scorre lungo il torrente Soana ne sono cadute oggi almeno una decina e in alcuni casi hanno sfiorato baite abitate. «E’ un incubo per tutti — continua il viceparroco — perché abbiamo ancora in mente il ricordo della nevicata del ’72, quando numerose famiglie furono salvate in extremis dalle squadre di soccorso prima che si abbattesse una valanga di enormi proporzioni. Impiegammo due mesi per aprire la strada». Il timore di essere investiti dalle slavine ha costretto gli operai a sospendere il lavoro di sgombero della strada provinciale, dopo appena due ore. La fresa si è fermata a due chilometri da Pienetto, davanti ad un \iuro di neve alto 10 metri, caduto nella notte dal fianco sinistro della valle. Solo i tecnici dell’azienda elettrica municipale di Torino hanno potuto proseguire con gli sci per cercare i guasti sulle linee ma la loro opera è difficile perché la neve cadula sulle mensole che sorreggono gli isolatori è gelata. Il centro delle operazioni di soccorso e punto di partenza per i tecnici dell’Aem di Torino e della Sip è il bar «Foglietta» di Valprato. Qui, nel tardo pomeriggio è ritornata la squadra del Cai, comandata da Giovanni Balma Gallo: «Abbiamo impiegato 8 ore per fare il giro di tutti i paesi isolati perché la visibilità è ridotta a causa della tempesta di neve che non accenna a diminuire di intensità. Se continua gli abitanti dovranno prendere la decisione di abbandonare le case e rifugiarsi a Valprato. Emanuele Monta Cuneo, 18 gennaio. (g. r.) Dopo una breve parentesi, durata neanche dodici ore, il maltempo imperversa di nuovo in tutto il Cuneese. La temperatura è rigida e dalle 13 è ripreso a nevicare a Cuneo; nelle zone montane al di sopra dei 700 metri la precipitazione è più consistente. La situazione è tuttora molto grave in diverse decine di comuni e borgate che sono irraggiungibili per l’eccezionale spessore raggiunto dalla neve: quasi ovunque tre metri. Gli abitanti vivono ore drammatiche per la mancanza dell’energia elettrica e per le frequenti interruzioni anche dei collegamenti telefonici. Particolarmente grave la situazione di oltre duecento abitanti della frazione Fontane di Frabosa Soprana, nel Monregalese, che sono completamente rimasti isolati per sette giorni, da quando, cioè è iniziata questa eccezionale nevicata che trova riscontro soltanto con quella del dicembre 1928. Solo nel tardo pomeriggio di oggi gli spartineve dell’amministrazione provinciale hanno raggiunto la frazione, su cui incombe una gigantesca slavina. Stamane gli elicotteri dei carabinieri che avrebbero dovuto paracadutare viveri e medicinali sui comuni e sul¬ le frazioni isolate hanno dovuto desistere a causa del maltempo. Tuttavia un elicottero ieri pomeriggio, approfittando di una breve interruzione della nevicata, ha potuto sorvolare Castelmagno facendo cadere pane, carne in scatola ed altri viveri essenziali. Lo stesso elicottero non ha potuto raggiungere Elva (in Alta Valle Maira) e le frazioni isolate dei comuni di Oncino e Crissolo, in Alta Valle Po, isolate da sette giorni, per il sopraggiungere della nebbia. In Valle Vermanagna il traffico sulla strada statale n. 20 del Colle di Tenda è interrotto all’altezza di Vernante per motivi precauzionali: enormi slavine incombono sulla sede stradale. Alcuni turisti che dovevano fare ritorno a Cuneo e, quindi, in pianura sono scortati da pattuglie dei carabinieri e della Guardia di Finanza: le vetture devono procedere a bassissima andatura, alla distanza minima di cinque metri l’una dall’altra e con la proibizione assoluta di suonare i clacson. Il traffico per il valico di Tenda è interrotto anche dalla parte francese in Valle Ro.la. In Valle Stura è ancora isolata la grossa frazione Bagni di Vinadio: la strada è interrotta da una valanga e ieri sera i tecnici dell’Enel sono riusciti a ripristinare l’energia elettrica che mancava ormai da sei giorni. In Valle Varaita è stata sgomberata la strada per Bellinoil comune che — con diverse frazioni — era isolato da sei giorni. Casteldelfino è stato rifornito di viveri dai carabinieri, che domani tenteranno di raggiungere le borgate più alte i cui abitanti da ieri lanciano razzi luminosi di colore verde. Balme (Val di Ala). Una donna deve aprirsi col badile un varco in un muro di tre metri di neve, per raggiungere il pozzo (Foto « La Stampa » – Sergio Solavaggione)

LaStampa 19/01/1978 – numero 15 pagina 11

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

In tutta Italia sta ritornando il freddo In tutta Italia sta ritornando il freddo Centinaia di frazioni e molti comuni del Piemonte e della Val d’Aosta soho rimasti seriamente colpiti dalle intense nevicate degli ultimi giorni. 11 maltempo non ha risparmiato anche le altre Regioni d’Italia, dove è piovuto o nevicato in misura sensibile e in maniera piuttosto estesa. Il relativo miglioramento di ieri potrebbe indurre il profano o i meno cauti ad azzardare previsioni ottimistiche. La realtà è un’altra. Al centro meteorologico nazionale dell’Aeronautica molti esperti ritengono estremamente probabile il ritorno entro le prossime 12 ore ad una condizione di serio maltempo. Le prime avvisaglie di questo cambiamento dovrebbero in tal caso manifestarsi da questa sera su tutte le regioni nord-occidentali, sulla Sardegna » sulla Toscana per estendersi domani alle altre regioni settentrionali, alle regioni centrali del versante tirrenico e un po’ più tardi alle regioni centrali adriatiche, a quelle meridionali e alla Sicilia, dove assumeranno carattere di maggiore persistenza. r; Si ripeterà in modo più o meno analogo la situazione che interessò l’Italia fra il 12 e il 14 di questo mese: un’intensa irruzione fredda dall’Europa nord-occidentale sta per investire la Penisola iberica e il Marocco, contribuendo ad una riattivazione della complessa area depressionaria che interessa tutt’ora il bacino occidentale e quello centrale del Mediterraneo. In casi di questo genere lungo la linea di separazione fra le masse fredde ed umide del nordAtlantico che affluiscono sul Marocco-e quelle calde, che dall’entroterra algerino invadono tutta la nostra Penisola con forti venti meridionali a notevole componente ciclonica, si originano tanti piccoli vortici ciclonici, difficilmente rilevabili dalle comuni carte meteorologiche ma tali da instaurare pessime condizioni del tempo sull’Italia. L’intensificazione dei .venti intorno Sud oltre a deterrriittare situazioni favorevoli aUJenomeno dell’acqua alta sulla laguna veneta, a mareggiate e burrasche, prima sui mari occidentali e più tardi su quelli orientali, contribuirà all’estensione e all’intensificazione delle precipitazioni, che assumeranno carattere nevoso sui rilievi al di sopra dei 1000 metri. Molte regioni italiane risentono di un effetto di «convogliamene» delle masse calde che affluiscono da Sud. Tali masse infatti sono costrette ad un sollevamento forzato lungo i ‘ versanti dei rilievi montuosi disposti.’data’la configurazione della catena appenninica e quella dell’arco alpino, quasi diagonalmente al moto. La conseguenza di un tale stato di cose è che le precipitazioni possono raggiungere in poche ore valori eccezionalmente elevati e contribuire a quei massimi di pioggia che nel trimestre invernale superano anche i 500 millimetri, come accade per alcune località dell’Appennino tosco-emiliano, per le Alpi Apuane, per l’Appennino campano, per quello sannita e per quello lucano, nonché per la Sila e l’Aspromonte, per l’Etna e per i monti Peloritani in Sicilia. Andrea Baróni

LaStampa 19/01/1978 – numero 15 pagina 11

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Nevica di nuovo: disagi e pericoli Alcune località isolate da 7 giorni Il maltempo è tornato ad abbattersi sul Piemonte Nevica di nuovo: disagi e pericoli Alcune località isolate da 7 giorni E’ ripreso a nevicare anche a CUNEO dalle 13 e la temperatura — che in mattinata era salita a due gradi, grazie ad uno squarcio di sole — nei pomeriggio è divenuta molto rigida. L’assedio del maltempo che avvolge tutto il cuneese ormai da sette giorni, non accenna così a diminuire. La nuova precipitazione nevosa rende ulteriormente difficoltosa l’opera di ripristino delle linee elettriche e telefoniche abbattute dalle slavine e dalle valanghe da parte dei tecnici dell’Enel e della Sio. Dopo una parentesi durata neanche dodici ore. il maltempo ha ripreso ad imperversare in tutto l’ALTO CUNEESE. Nevica di nuovo, rendendo difficile l’opera di soccorso delle squadre dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. La strada del Colle di Tenda è sempre chiusa al traffico da Vernante, per motivi precauzionali, poiché sulla sede stradale incombono numerose, enormi slavine. Pattuglie dei carabinieri e della guardia di finanza accompagnano i turisti che hanno lasciato le stazioni sciistiche sui propri automezzi, facendoli procedere in colonna, a distanza di cinque metri uno dall’altro, a bassa andatura e con la proibizione di suo-1 nare il clacson. In VALLE GESSO la situazione è leggermente migliorata: le frazioni S. Lorenzo e S. Anna di Valdieri sono state raggiunte dalle squadre di soccorso ed è stata ripristinata l’energia elettrica. Ancora interrotte le linee telefoniche, travolte da valanghe e slavine. Ad Entraque i mezzi spartineve dell’amministrazione provinciale stanno per raggiungere, fra due alt muri di neve, la frazione l Trinità. isolata da sette giorni. ; — In VALLE STURA è sempre : isolata Bagni di Vinadio. Una com-|pagnia di alpini sta lavorando per | raggiungere Valoriate e le frazio- | ni superiori, sepolte sotto tre I metri di neve. Ripristinate le co- I munìcazioni con Sambuco, dove, tuttavia, persiste la mancanza dell’energia elettrica per le comunicazioni telefoniche. E’ ripreso a nevicare in tutta la VALLE GRANA. Nella zona di Mon terosso Trana sono state raggiun te le frazioni di Armandi, Ruà ed Oggeri. Molte difficoltà incontra il mezzo cingolato inviato dalla pro vincia per sgomberare la strada che porta alle frazioni Sarasin e Crosasso a causa dell’enorme quantità di neve. Alla prefettura è stata richiesta una squadra di soccorso per raggiungere Colletto, una borgata in cui vive l’anziana Margherita Lerda. 64 anni, della quale non si hanno notizie. La potente fresa-turbina giunta da Millesimo, scavando una autentica galleria nella strada sepolta dalla neve ha raggiunto Campo Molino di Castelmagno. In VALLE VARAITA è stata finalmente sgombrata la strada per BELLINO, che era Isolato da una settimana. Casteldelfino è stata raggiunta da squadre di carabinieri, che hanno portato a spalla viveri e medicinali. Oggi, se il tempo lo consentirà, le squadre tenteranno di arrivare fino alle borgate più alte. I Sono ancora molti i comuni e le frazioni isolate dalla neve nella VALLE MAIRA. Tre potenti mezzi antineve stanno tentando di raggiungere il comune di Elva, che è privo di energia elettrica da una settimana. Ancora isolate molte frazioni di Prazzo, Stroppo, Marmora in alta valle. I servizi delle autocorriere sono sospesi da diversi giorni. Nevica nuovamente dal pomeriggio a CEVA. Le condizioni atmosferiche sono peggiorate all’improvviso, dopo una mattinata in cui era apparso un pallido sole. Durante la scorsa notte la temperatura è scesa bruscamente, provocando gelate; la circolazione continua a svolgersi a rilento sulla statale del Col di Nava e sulle provinciali della Langa. Dopo la schiarita di martedì è ripreso a nevicare su tutto l’ALBESE. Le nuove precipitazioni sono accompagnate da un notevole abbassamento della temperatura, che ha favorito il formarsi sulle strade di una consistente patina di ghiaccio, che rende ovunque difficoltosa la circolazione. Quasi impercorribili sono le arterie dell’Alta Langa. in particolare la Alba- I i n.iu uanvia, in umii^uiaic la «luci- Bossolasco-Montezemolo e la Alba Cortemilia. Sulla provincia di ASTI, in mattinata, per due ore è caduta la neve. Le strade sono nuovamente ghiacciate. Diversi gli incidenti, con feriti che hanno riportato fratture e lesioni. Una serie di frane sono in movimento. La provinciale Moncalvo-Odalengo è stata chiusa (il traffico è stato deviato per Alfiano Natta) a causa del cedimento d’un tratto di strada. A Montechia- ro è pericolante un edificio a causa del crollo di un muro di sostegno. Parzialmente interrotta la Castello d’Annone-Nizza Monferrato. Con la ripresa del maltempo, pioggia alternata a nevischio, vanno assumendo proporzioni sempre più preoccupanti nel BASSO ASTIGIANO i fenomeni franosi che stanno sconvolgendo la rete stradale di Incisa Scapaccino e Monibaruzzo. Sulla provinciale Incisa Scajìacclno-Castelnuovo Belbo, nel tratto soprastante la stazione ferroviaria, si è abbattuto nella notte un ammasso di terriccio. Nel comune di Mombartizzo due importanti strade, quella denominata dell’ » Asino morto», che collega Casalotto a Bazzana alla stazione ferroviaria di Mombaruzzo, e quella di accesso a Mombaruzzo-paese, sono interessate da un grosso movimento franoso. Ancora neve (la quinta della stagione) in VALLE BORMIDA e sulla LANGA ASTIGIANA. La circolazione stradale si è fatta nuovamente molto insidiosa. Un’auto condotta dall’agricoltore Giovanni Scotti, 25 anni, residente a Moasca d’Asti, è uscita di strada ed è precipitata nella scarpata laterale compiendo un volo pauroso. Il conducente ha riportato lesioni guaribili in venticinque giorni. Disagio nell’ACOUESE per l’interruzione della statale n. 334 defila vai d’Erro causa il maltempo. Nel pomeriggio di martedì l’Anas ha sbarrato la sede stradale in località Filatore nel territorio del Comune di Melazzo ad una decina di chilometri da Acqui Terme. Il torrente Erro, in piena, ha ulteriormente eroso la sottostante massicciata e ha reso impossibile il transito sulla statale. Vinadio. La piazza della cittadina cuneese coperta da cumuli di neve

LaStampa 19/01/1978 – numero 15 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Nevica In Valsesia e Ossola Nevica In Valsesia e Ossola Domodossola, 18 gennaio. (a. v.) In serata ha ripreso a nevicare su tutta la zona dell’Ossola. La transitabilità è nuovamente difficile specie sulla statale del Sempione dove, anche in seguito al mancato sgombero della neve caduta nei giorni scorsi, si è formata una crosta ghiacciata che è un pericolo costante per tutti gli automobilisti. Borgosesia, 18 gennaio. (r. e.; Dopo una giornata di sole, in Valsesia nevica nuovamente. Alagna e Riva Valdobbia, due dei paesi isolati, sono da ieri raggiungibili grazie ad una pista « tagliata » nell’imponente slavina caduta in località Alzarella. La rete viaria della Val Grande appare comunque in buone condizioni ed è percorribile senza l’uso delle catene. La situazione è più precaria a Rima, dove i sei abitanti (tre donne, una ragazza, due uomini), da diversi giorni, risultano isolati dal resto del mondo.

LaStampa 19/01/1978 – numero 15 pagina 1

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa – Tutti i diritti riservati

Share

About Author

Meteo Sincero

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi