Editoriali Slider — 01 Ottobre 2021

Sugli esiti della saccatura dei prossimi giorni c’è ancora molto da scrivere. Se i modelli, come già detto, hanno, nelle ultime 24/48 ore, un pò ridimensionato l’attacco atlantico, non lo hanno escluso e considerano, ampiamente, la possibilità di un affondo sull’europa occidentale con un susseguente transito più o meno perturbato sulla penisola. Semmai risulta assai complicato stabilire l’entità di detto peggioramento, e, sempre in virtù di movimenti ancora da decifrare, anche le caratteristiche del suo seguito. Al netto di un passaggio che presenta caratteristiche molto fisiologiche o tipiche, riassumendosi in una saccatura moderata che passa da ovest ad est sul centro-nord e che poi obbedisce alle dinamiche delle saccature che scivolano verso sud-est più o meno sormontate da un promontorio anticiclonico subentrante, va detto che rimane tuttora indaginoso stabilire l’effettivo disegno evolutivo a cui la medesima sacca, una volta transitata, andrà incontro. Le possibilità, infatti, oscillano tra quelle più favorevoli alla spinta occidentale e che vedono la sacca trasferirsi sulla penisola balcanica e poi andare ulteriormente verso levante, e quelle, invece, più favorevoli a ragioni di ristagno e retrogressione. Il disegno mostra la situazione prevista in quota intorno ai giorni 6/7, identificando l’episodio già nella sua fase di esaurimento o allontanamento associato a residui che coinvolgono i settori orientali. Ma, nel contempo, con la simbologia, vuole rappresentare con modi assai sintetici e schematici, quelli che possono essere i destini della stessa struttura ciclonica, i quali, sicuramente, non escludono una certa associata avanzata del promontorio anticiclonico ma, nel contempo e per i giorni immediatamente successivi, neanche la possibilità di un contesto evolutivo più o meno orientato nella direzione di profili rex blocking o dipole blocking piuttosto che fatti di onde mobili. Ecco il motivo per il quale si possono concepire un netto miglioramento ma anche un quadro che tende a mantenere un flusso instabile da nord o nord-est sui settori di levante in primis o che, addirittura, stabilizza un vero e proprio cut-off disposto sul basso mediterraneo. Vedremo. Dopodiché ci fermiamo e non andiamo oltre onde evitare di dire quello che appartiene più alla fantasia che alla realtà…

Pierangelo Perelli

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